Queste “bolle” di aria più fredda in quota si formano a partire dalle ondulazioni della corrente a getto (jet stream), il corridoio di forti venti in quota che determina la provenienza delle masse d'aria. Quando la corrente a getto ondula verso sud, si forma un'area di bassa pressione contenente aria più fredda chiamata saccatura. Se l'ondulazione è molto pronunciata, la bolla d'aria fredda può staccarsi e continuare il suo percorso indipendentemente dalla corrente a getto, formando così una goccia fredda o una depressione in quota che ruota su sé stessa in senso antiorario. Talvolta viene utilizzato anche il termine inglese cut-off.
Nell'animazione sottostante, che mostra l'evoluzione della pressione e del vento a 9 km di altitudine, si osserva la formazione di due gocce fredde a est della Svizzera in seguito alla formazione di una saccatura, seguita dal loro spostamento verso ovest lungo il margine meridionale di un anticiclone. Queste due gocce fredde completano il loro percorso venendo riassorbite dalla corrente a getto sull'Europa occidentale.
La presenza di aria più fredda in quota genera instabilità nella colonna atmosferica, nella quale l'aria tende spontaneamente a salire. Maggiore è la differenza di temperatura tra gli strati bassi e le alte quote, maggiore è l'instabilità e più forte è il sollevamento. Questo sollevamento dell'aria favorisce la formazione delle nuvole e può portare a precipitazioni, o addirittura a temporali, in particolare nella stagione estiva, nel bacino del Mediterraneo anche in autunno (a causa della superficie ancora calda del Mar Mediterraneo).
Le gocce fredde sono quindi spesso associate a tempo nuvoloso con precipitazioni o addirittura temporali. Per quanto riguarda il vento, l'assenza di un’estesa corrente a getto in quota e di un forte gradiente di pressione al suolo spiegano l'assenza di venti forti generalizzati, mentre sono possibili raffiche in prossimità dei temporali.
Isolate e talvolta bloccate da forti anticicloni, generalmente le gocce fredde restano pressoché stazionarie o si spostano solo lentamente. A volte possono rimanere bloccate sulla stessa zona per diversi giorni, o addirittura settimane. In queste condizioni, le precipitazioni associate alla goccia fredda interessano a lungo le stesse regioni e possono causare inondazioni. È quanto è accaduto sulla costa spagnola nel mese di ottobre 2024, con le inondazioni eccezionali nella regione di Valencia. Un altro esempio più recente è quello delle inondazioni del luglio 2021 in Svizzera causate da una goccia fredda stazionaria a nord delle Alpi.
A causa delle loro dimensioni relativamente modeste, poche centinaia di chilometri di diametro per le più grandi, le gocce fredde sono fenomeni generalmente difficili da prevedere. Più la scala spaziale di un fenomeno meteorologico è piccola, più i modelli di previsione meteorologica faticano a simularlo con precisione.
Per definizione, la goccia fredda è causata dalla presenza di aria fredda associata a una bassa pressione in quota. In alcuni casi, la depressione in quota è sufficientemente profonda da generare anche un minimo di pressione al suolo, ma ciò non accade regolarmente.
È quindi molto difficile individuare le gocce fredde sulle carte delle isobare e dei fronti, che forniscono il valore della pressione atmosferica prevista a livello del mare. Tuttavia, è possibile sapere quando esse sono previste grazie, tra l'altro, alla situazione generale riportata nel bollettino meteorologico redatto quotidianamente dai nostri meteorologi.
Di seguito è riportato l'esempio del 14 novembre 2022, che può essere analizzato attraverso la mappa delle isobare e dei fronti e il bollettino meteorologico, entrambi disponibili nella nostra app mobile o sul nostro sito web. Guardando solo la mappa delle isobare, è difficile dire a cosa sia dovuta la pioggia prevista a Berna: al fronte freddo in avvicinamento da ovest o a un'altra forza presente ma invisibile sulla mappa? Il bollettino meteorologico generale che accompagna questa mappa chiarisce il mistero, segnalando il passaggio di una goccia fredda lunedì 14 novembre 2022.
Si comprende quindi il carattere potenzialmente instabile del tempo previsto per lunedì 14 novembre 2022. Inoltre, è da attendersi una maggiore incertezza nelle previsioni meteorologiche sensibili rendendo opportuno adottare una certa cautela nei confronti delle previsioni automatiche.