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Isoterma di zero gradi

In Svizzera dall’inizio delle osservazioni meteorologiche oltre 150 anni fa l’isoterma di zero gradi si è alzata di 200-700 metri, soprattutto in inverno. Dagli anni ‘70 del secolo scorso questo rialzo ha subito un’accelerazione, soprattutto in primavera e in estate. La principale causa di questa evoluzione è il riscaldamento del clima dovuto alle attività umane.

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Autorità federali svizzereAutorità federali svizzere

Salendo di quota normalmente la temperatura diminuisce. L’altitudine al di sopra della quale la temperatura scende sotto 0 °C cambia a seconda della stagione e della situazione meteorologica. Questa superficie “virtuale”, chiamata isoterma di zero gradi, separa gli strati di aria con temperature superiori a 0 °C da quelli con temperature sotto il punto di congelamento. L’isoterma di zero gradi ha effetti ad esempio sullo sviluppo della vegetazione, sul limite delle nevicate e sul ciclo dell’acqua, con ripercussioni decisive sugli habitat degli esseri umani, degli animali e delle piante. Questo spiega anche perché nelle previsioni meteorologiche per la regione alpina l’isoterma di zero gradi è sempre indicata e ci condiziona nella vita di tutti i giorni.

Due diverse isoterme di zero gradi

Esistono due diverse isoterme di zero gradi. Una è determinata mediante i palloni sonda nell’atmosfera libera, l’altra attraverso le misurazioni al suolo presso le stazioni di misura. Nelle previsioni meteorologiche viene indicata la quota dell’isoterma di zero gradi dell’atmosfera libera. L’isoterma di zero gradi in prossimità del suolo è utilizzata per l’analisi dell’andamento meteorologico pluriennale poiché per le stazioni di misura sono disponibili dati di elevata qualità risalenti a molto più tempo nel passato.

Soprattutto nel semestre invernale la distribuzione spaziale della temperatura al suolo, e con essa la quota dell’isoterma di zero gradi, possono variare molto anche su brevi distanze. Un esempio è dato dalle situazioni di nebbia: sotto la nebbia fa molto freddo, mentre al di sopra il Sole rende le temperature piacevoli (Inversione). Con queste condizioni meteorologiche nelle zone alpine l’isoterma di zero gradi può situarsi a una altitudine più elevata rispetto all’Altopiano, che risulta coperto dalla nebbia.

Determinazione dell’isoterma di zero gradi in prossimità del suolo

È raro che l’isoterma di zero gradi in prossimità del suolo si trovi esattamente all’altitudine di una stazione di misura. Nella maggior parte dei giorni questo limite si trova tra le varie stazioni. Per questo motivo l’isoterma di zero gradi in prossimità del suolo deve essere stabilita sulla base dei valori misurati.

Alcune serie di dati giornalieri della temperatura delle stazioni di misura di MeteoSvizzera risalgono fino al 1864. Questo consente di ricostruire in modo preciso l’andamento dell’altezza dell’isoterma di zero gradi dall’inizio delle registrazioni sistematiche per grandi regioni come il Nord e il Sud delle Alpi. A tale scopo vengono utilizzati i dati delle temperature misurati da tutte le stazioni di misura disponibili nella rispettiva regione in un determinato giorno in base all’altitudine della stazione. In questo modo per ogni giorno è possibile ricostruire il profilo della temperatura, dal quale si può determinare l’isoterma di zero gradi per una determinata regione. La media delle quote dell’isoterma di zero gradi di tutti i giorni di anno indica la media annua dell’isoterma di zero gradi misurata in prossimità del suolo.

Innalzamento significativo in tutti i mesi

Le analisi per il Nord delle Alpi dimostrano che nel periodo 1871-2019 la quota dell’isoterma di zero gradi si è alzata in modo marcato in tutti i mesi dell’anno. Il rialzo è stato compreso in genere fra 300 e 400 metri. Rialzi inferiori di 200-250 metri sono stati registrati in aprile e in settembre, più marcati in ottobre (circa 500 metri) e molto più marcati arrivando a 600-700 metri in dicembre e gennaio. Se nel periodo preindustriale 1871-1900 in inverno l’isoterma di zero gradi si situava all’altitudine delle grandi città di Zurigo o Ginevra, oggi essa si situa a una quota corrispondente ad Einsiedeln. Un altro esempio che mette in evidenza il rialzo: oggi in marzo l’isoterma medio di zero gradi raggiunge quasi l’altitudine per la quale in passato era tipica di aprile.

Accelerazione negli ultimi decenni 50 anni

Dal 1970 il rialzo della quota dell’isoterma di zero gradi ha subito in parte una notevole accelerazione, soprattutto in primavera e in estate, ovvero le stagioni in cui l’innalzamento è stato anche di 100 metri per decennio. Questo rialzo è da ricondurre ai cambiamenti climatici dovuti alle attività umane. La media climatica attuale è già di 2,8 °C superiore alla media preindustriale del periodo 1871-1900 (stato 2024).

Rialzo meno marcato al Sud delle Alpi

Al Sud delle Alpi la quota dell’isoterma di zero gradi è di alcune centinaia di metri più alta rispetto al Nord delle Alpi Soprattutto in modo particolare in inverno. Nella maggior parte dei mesi il rialzo è tuttavia meno marcato che al Nord delle Alpi.

Inverni poveri di neve in futuro

Entro la metà di questo secolo, se le emissioni di gas a effetto serra continueranno ad aumentare senza freno, in Svizzera occorrerà prevedere un ulteriore rialzo della quota dell’isoterma di zero gradi di 400-650 metri. Di conseguenza in Svizzera le regioni in cui la neve è generalmente presente si ridurranno notevolmente (Inverni poveri di neve).