Ambito dei contenuti

Quando le correnti si rendono visibili
MeteoSvizzera-Blog | 25 maggio 2025

Il più delle volte quando si parla di vento, correnti ascensionali o discendenti, brezze, si intendono dei movimenti dell'aria che non sono visibili ad occhio nudo. In alcuni casi però ce li si può ben immaginare guardando ciò che accade in cielo. Prendiamo l'esempio di ieri sera.

Il cielo sopra il piano di Magadino ieri sera, 25.5.2025, era popolato da diversi generi di nubi, ognuna ci parla di ciò che si sta muovendo sopra le nostre teste.
(Il cielo sopra il piano di Magadino ieri sera, 25.5.2025, era popolato da diversi generi di nubi, ognuna ci parla di ciò che si sta muovendo sopra le nostre teste. )
  • Tempo

Piè di pagina

Navigazione top bar

Autorità federali svizzere

Navigazione di servizio

La formazione delle nubi, e in seguito eventualmente anche delle precipitazioni, si origina il più delle volte da un sollevamento della massa d'aria. Questo può accadere in diversi modi.

Sollevamento orografico

La massa d'aria incontra sul suo cammino una catena montuosa (perpendicolarmente ad essa) ed è costretta a salire. Sollevandosi la massa d'aria si espande e si raffredda attivando la condensazione dell'umidità che contiene. Ne deriva la formazione di nubi ed eventualmente anche di precipitazioni. Sul lato sottovento la massa d'aria ridiscende (favonio) e in taluni casi si formano delle onde, come in un corso d'acqua che supera un ostacolo e poi assume un movimento ondulatorio. Sulla cresta dell'onda successiva si verifica una nuova condensazione e si formano le cosiddette nubi lenticolari (Altocumuli).

Fig. 1: Schema del percorso di una corrente che incontrando un rilievo risale per poi andare a formare delle onde nella parte sottovento.
Fig. 1: Schema del percorso di una corrente che incontrando un rilievo risale per poi andare a formare delle onde nella parte sottovento.

Sollevamento per convezione

In particolare nella stagione calda, l'aria che si riscalda a contatto con il terreno, in particolare lungo i pendii, diventa meno densa e dunque più leggera. Tende dunque a salire e, a determinate condizioni, si verifica la condensazione del vapore acqueo contenuto nella massa d'aria e la conseguente formazione di nubi.

Fig. 2: Le bolle di aria calda, che si sono formate al contatto con il terreno riscaldato dal sole, si sollevano da terra e salgono. Il vapore acqueo condensa dando origine ai cumuli.
Fig. 2: Le bolle di aria calda, che si sono formate al contatto con il terreno riscaldato dal sole, si sollevano da terra e salgono. Il vapore acqueo condensa dando origine ai cumuli.

Sollevamenti frontali

In questo caso abbiamo delle masse d'aria con caratteristiche diverse fra loro, in particolare legate alla temperatura. Queste masse d'aria si incontrano in zone più o meno ben definite che prendono il nome di "fronti". L'aria fredda essendo più densa e dunque più pesante si incunea sotto la massa d'aria più calda, mentre al contrario, se è l'aria calda che si dirige verso una zona in cui è presente aria più fredda, la prima si adagia sopra la seconda. Si parla nel primo caso di fronte freddo e nel secondo di fronte caldo. In entrambi i casi si ha un sollevamento di aria con conseguente formazione di nubi ed eventualmente precipitazioni. Dedicheremo maggiore attenzione alla descrizione dei fronti in un altro blog. Qui vogliamo invece chinarci sulla situazione meteorologica di ieri, in cui erano presenti contemporaneamente tutti e tre i tipi di sollevamento appena descritti.

Il mix è servito

Ieri in serata le nubi a sud delle Alpi ci hanno offerto un bello spettacolo, come sempre a farla da padrone sono stati gli Altocumuli lenticolari, molto spettacolari.

Nella foto qui sotto abbiamo indicato i movimenti ascensionali e discendenti che si possono immaginare osservando queste formazioni nuvolose.

Fig. 3: Immagine scattata da Locarno-Monti ieri sera verso le 19. Le frecce blu indicano le correnti ascensionali, con conseguente condensazione e formazione delle nuvole. Le frecce verdi indicano le correnti discendenti con dissoluzione della nuvola. Le linee rosse indicano uno strato dell'atmosfera relativamente stabile che impedisce lo sviluppo ulteriore dei cumuli e separa le due dinamiche, la corrente favonica sopra e la convezione sotto.
Fig. 3: Immagine scattata da Locarno-Monti ieri sera verso le 19. Le frecce blu indicano le correnti ascensionali, con conseguente condensazione e formazione delle nuvole. Le frecce verdi indicano le correnti discendenti con dissoluzione della nuvola. Le linee rosse indicano uno strato dell'atmosfera relativamente stabile che impedisce lo sviluppo ulteriore dei cumuli e separa le due dinamiche, la corrente favonica sopra e la convezione sotto. In giallo una corrente questa volta meno visibile ma che ha soffiato per tutto il giorno da sud-ovest e aiutando il sollevamento sui pendii.

La formazione dei cumuli lungo i rilievi è stata "aiutata" anche dalla corrente da sud-est descritta nel blog di ieri. Questi afflussi da sud-est che hanno dato vita alle formazioni nuvolose estese di ieri mattina sono in pratica a loro volta una sorta di fronte; infatti l'aria in questi casi si incunea sotto l'aria già presente sollevandola e dando origine alla nuvolosità bassa, che si è poi dissolta per irraggiamento solare.

Ulteriori informazioni:

Fronti

Nuvole

Cielo ondulato (blog)

Situazioni meteorologiche tipiche