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L’inverno 2022/23 a sud delle Alpi

MeteoSvizzera-Blog | 24 aprile 2023
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A sud delle Alpi l’inverno meteorologico 2022/23, che include i mesi di dicembre, gennaio e febbraio, è risultato mite e asciutto. Le uniche precipitazioni di rilievo si sono verificate a inizio dicembre. Di conseguenza, anche l’innevamento in montagna è stato molto scarso, seppur di poco superiore a quello della stagione invernale 2021/22. Il soleggiamento è stato invece vicino alla media.

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Stagione mite e asciutta

Mediata su tutto il territorio sudalpino, la temperatura media dell’inverno 2022/23 è risultata di 1.3 °C, superiore alla norma 1991-2020. Si è trattato del settimo inverno più mite dall’inizio delle misure nel 1864. Le precipitazioni sono state scarse, è infatti stata registrata la metà del quantitativo invernale normalmente atteso. Mentre l’aumento delle temperature invernali è una caratteristica del clima degli ultimi 40 anni, stagioni invernali povere di precipitazioni si sono verificate con una certa regolarità anche in passato.

Mite soprattutto in febbraio

Dal punto di vista delle temperature, il mese di dicembre 2022 ha mostrato due facce opposte: ad una prima metà del mese caratterizzata da temperature generalmente inferiori alla media è seguita una seconda metà più mite con valori termici abbondantemente più elevati della norma. Sono state proprio le marcate anomalie positive della seconda metà del mese ad aver causato una temperatura media mensile superiore alla norma 1991-2020 di circa mezzo grado. Iniziato con temperature molto elevate, nella Svizzera italiana il mese di gennaio è risultato più mite della norma di 0.7 °C a causa della seconda parte del mese piuttosto fredda, soprattutto in montagna. Per Lugano si è trattato del terzo mese di gennaio più mite dall’inizio delle misure nel 1864, alla pari con il mese di gennaio dell’anno scorso. Febbraio è risultato molto mite, soprattutto in montagna; si è trattato del quinto mese di febbraio più mite dall’inizio delle misure nel 1864.

Precipitazioni significative solo a inizio dicembre

In dicembre le precipitazioni si sono verificate soprattutto nelle prime due settimane con nevicate non solo in montagna, ma anche alle basse quote. Mentre sul Locarnese e sulla parte occidentale del Ticino centrale sono stati misurati quantitativi superiori alla norma, altrove essi sono risultati inferiori alla media 1991-2020. Mediata sull’intero versante sudalpino, la somma delle precipitazioni del mese di gennaio è stata pari al 38 % della media pluriennale. Febbraio è stato invece eccezionalmente asciutto: la maggior parte delle stazioni pluviometriche non ha superato i 5 – 6 mm. Si è trattato del tredicesimo mese di febbraio più asciutto dall’inizio delle misure nel 1864.

Innevamento molto scarso

Anche nell’inverno 2022/23 l’innevamento sui monti del versante sudalpino è risultato molto scarso. Seppur generalmente superiore a quello dell’inverno 2021/22, la media dell’altezza della neve presente al suolo è risultata molto più bassa della norma 1991-2020.

L’andamento stagionale dell’altezza della neve mostra come le nevicate di inizio dicembre siano state le più significative della stagione invernale (mesi di dicembre, gennaio, febbraio).

Soleggiamento attorno alla norma

Ad un mese di dicembre con meno sole del normale è seguito un mese di gennaio in cui il numero di ore di sole si è situato attorno alla norma. Il mese di febbraio è risultato invece più soleggiato della media 1991-2020. Nel suo complesso, il soleggiamento della stagione invernale è risultato attorno alla norma, con valori poco superiori ad essa verso le Alpi, soprattutto grazie alle frequenti situazioni favoniche.

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