La seconda metà del 19esimo secolo, nell’ambito della meteorologia si manifestò un crescente interesse ad estendere le misure meteorologiche anche in quota. I meteorologi teorici erano alla ricerca di informazioni allo scopo di ampliare le loro conoscenze anche allo stato degli strati più alti dell’atmosfera, con l’obiettivo di comprendere meglio i processi meteorologici. Tuttavia, nel 19esimo secolo la raccolta di dati dipendeva dalla disponibilità di osservatori sul posto durante tutto l’anno e dalla possibilità di effettuare misurazioni in modo regolare. In Svizzera, le stazioni a quote elevate erano in funzione sui passi alpini abitati tutto l’anno come il Gran San Bernardo o il San Gottardo. Tuttavia, queste misurazioni erano soggette ad influenze locali.
Durante il secondo congresso meteorologico internazionale tenutosi nel 1879 a Roma, venne approvata una risoluzione in cui si chiedeva alla Svizzera di allestire un osservatorio su una delle vette del Paese. Su proposta di Robert Billwieler, primo direttore della Centrale Meteorologica Svizzera fondata nel 1881, fu scelto il Säntis, una vetta a 2500 m di quota in una posizione aperta e facilmente accessibile. Oltre al sostegno finanziario della Confederazione, anche il Club Alpino Svizzero, alcune società attive nella ricerca ambientale come pure i governi di alcuni cantoni contribuirono così alla costruzione di una stazione meteorologica ben attrezzata presso l’Ospizio del Säntis. La stazione di misura, attiva tutto l’anno, fu inaugurata nel mese di settembre del 1882.
Gli strumenti di misura venivano letti manualmente cinque volte al giorno e l’osservatore era in contatto quotidiano con la Centrale di Zurigo tramite una linea telegrafica. Tuttavia, si scoprì presto che gli strumenti posizionati nel piano superiore della locanda erano soggetti a vibrazioni, specialmente durante i fine settimana estivi molto frequentati dai turisti. Di conseguenza, nel 1886 iniziarono sul Säntis i lavori di costruzione di un osservatorio riservato unicamente alle attività scientifiche e che entrò in funzione già l’anno seguente.
La stazione di misura del Säntis, inaugurata nel 1882, diventò così l’allora sito di osservazione meteorologica permanente più alto d’Europa. Nel corso degli anni ’80 del 19esimo secolo, si aggiunsero altri osservatori di questo tipo, ad esempio sul Pic du Midi nei Pirenei o sul Sonnblick (D) nelle Alpi orientali. Le misure effettuate in queste località d’alta quota, insieme ai dati provenienti dai voli in mongolfiera, hanno contribuito in quel periodo significativamente a migliorare le conoscenze sulla struttura verticale dell’atmosfera.
Fonte: Hupfer Franziska (2019): Das Wetter der Nation. Chronos Verlag, Zürich. ISBN 978-3-0340-1502-8