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La nostra storia
Da circa 160 anni MeteoSvizzera misura, osserva, studia e prevede il tempo e il clima della Svizzera.
Da circa 160 anni MeteoSvizzera misura, osserva, studia e prevede il tempo e il clima della Svizzera.
Sotto la direzione della Società elvetica di scienze naturali, è avviato un programma di osservazioni meteorologiche coordinate in 88 stazioni di rilevamento in tutta la Svizzera. Quale centro di coordinamento e analisi è allestito un ufficio meteorologico situato presso l’Osservatorio astronomico di Zurigo. Il 1864 è l’anno dell’inizio delle misure, nel 2024 si festeggiano dunque 160 anni di osservazioni meteorologiche
A seguito della crescente richiesta di previsioni meteorologiche giornaliere da parte del settore agricolo, come già disponibili in Francia, aumenta la domanda di previsioni frequenti e regolari. A partire dalla fine del 1879 le previsioni sono elaborate giornalmente per il giorno successivo.
Dopo la decisione del Consiglio federale del 1880, un anno più tardi viene istituita a Zurigo la Stazione centrale svizzera di meteorologia, oggi MeteoSvizzera.
Con l’aumento del traffico aereo è attivato un servizio di meteorologia per l’aviazione quale servizio esterno della Centrale Meteorologica Svizzera. Presso gli aeroporti di Zurigo-Dübendorf, Ginevra-Cointrin e Basilea-Birsfelden vengono effettuate osservazioni meteorologiche per l’aviazione
Oltre alla sede di Zurigo vengono aperti il Centre météorologique di Genève (1931) e l’Osservatorio Ticinese di Locarno-Monti (1935), conosciuti oggi come MétéoSuisse Centre Régionale Ouest e MeteoSvizzera Centro Regionale Sud. Nel 1941 è messa in funzione la Stazione aerologica di Payerne (stazione per i sondaggi dell’atmosfera).
Attivazione della rete di radar meteorologici della Svizzera con stazioni sull’Albis e su La Dôle. L’osservazione dell’atmosfera consente di raccogliere e analizzare importanti informazioni soprattutto sulle precipitazioni e i temporali. Nel 1994 è installato il terzo radar meteorologico sul Monte Lema, a cui fanno seguito due nuove stazioni radar nel 2014 e 2016.
Messa in funzione del primo modello numerico di previsione meteorologica di MeteoSvizzera. Il modello ha una risoluzione di 14 km (la cosiddetta distanza fra i punti di griglia). La risoluzione degli odierni modelli numerici di previsione meteorologica (COSMO-1E e COSMO-2E), pari a 1 o 2 km, è sensibilmente superiore.
Il 1° aprile 2000 entra in vigore la nuova Legge federale sulla meteorologia e la climatologia, completamente rivista, che sostituisce la Legge federale del 27 giugno 1901 concernente la Stazione centrale svizzera di meteorologia. Il nome viene cambiato in "Ufficio federale di meteorologia e climatologia MeteoSvizzera".
Per la prima volta nella nuova banca dati di MeteoSvizzera, denominata Data Warehouse, tutti i dati di tutte le stazioni di misura al suolo sono disponibili centralmente
I sei servizi specializzati in pericoli naturali della Confederazione si riuniscono nel Comitato direttivo «Intervento pericoli naturali» (LAINAT) e collaborano strettamente in tutte le situazioni. In qualità di membro del LAINAT, MeteoSvizzera sorveglia costantemente l’evoluzione del tempo, elabora previsioni meteorologiche e allerte per la popolazione e le autorità in caso di maltempo potenzialmente pericoloso.
MeteoSvizzera lancia l’app MeteoSwiss, con la quale mette a disposizione in tempo reale informazioni meteorologiche provenienti da tutta la Svizzera. Nell’app sono pubblicati le previsioni del tempo, i valori attuali misurati, il blog di MeteoSvizzera sul tempo e sul clima, come pure informazioni su tutte le allerte per pericoli naturali.
Quale servizio nazionale per la meteorologia aeronautica, MeteoSvizzera è un cosiddetto Meteorological Watch Office (MWO) ed è responsabile delle previsioni e allerte meteorologiche per lo spazio aereo svizzero. Poiché molte organizzazioni partner di MeteoSvizzera da molti anni si trovano presso l’Aeroporto di Zurigo, la sede principale di MeteoSvizzera è trasferita all’Operation Center 1 presso l’Aeroporto di Zurigo.
MeteoSvizzera conclude il rinnovo e l’ampliamento della rete nazionale di stazioni di misura al suolo. SwissMetNet, la rete di rilevamento automatica di MeteoSvizzera, conta circa 160 stazioni di rilevamento automatiche. Ogni dieci minuti queste stazioni forniscono numerosi dati meteorologici e climatologici sulla situazione in Svizzera. La rete comprende anche 100 stazioni automatiche per il rilevamento delle precipitazioni. Insieme, queste stazioni costituiscono la base per l’elaborazione di previsioni meteorologiche su scala locale affidabili e di allerte in caso di maltempo.
Il monitoraggio dell’atmosfera e dell’evoluzione del tempo costituisce uno dei compiti principali di MeteoSvizzera. Con la messa in servizio del radar sulla Pointe de la Plaine Morte nel 2014 e di quello sulla Weissfluhgipfel nel 2016, MeteoSvizzera gestisce complessivamente cinque radar meteorologici. Essi rilevano le varie forme di precipitazioni e le cellule temporalesche sull’intero territorio nazionale, in modo automatico, senza interruzione, giorno e notte. I dati forniti dal radar sulla Pointe de la Plaine Morte in Vallese e da quello sulla vetta della Weissfluh consentono di rilevare meglio le precipitazioni nelle regioni alpine
Dal 2015 le previsioni meteorologiche di MeteoSvizzera sono calcolate da un innovativo supercalcolatore situato presso il Centro Svizzero di Calcolo Scientifico (CSCS). Nuovi processori grafici consentono di incrementare la capacità di calcolo di 40 volte. Con il passaggio a un’architettura eterogenea basata su acceleratori grafici (GPU), l’efficienza energetica del calcolo delle previsioni è inoltre stata migliorata di oltre tre volte.
Nel 2016 MeteoSvizzera e il CSCS vincono lo Swiss ICT Award per il loro progetto congiunto volto a sviluppare un innovativo supercalcolatore meteorologico. Le nuove modalità sviluppate per elaborare enormi quantitativi di dati meteorologici con un supercalcolatore sono ritenute esemplari dalla giuria.
Ogni giorno, a mezzogiorno e a mezzanotte, dalla sede di Payerne viene lanciato nell’atmosfera un pallone sonda per effettuare un radiosondaggio. Esso consente di misurare importanti grandezze meteorologiche dell’atmosfera fino a quote molto elevate. Questi dati forniscono importanti informazioni per l’elaborazione delle previsioni meteorologiche e per le ricerche sul clima. Dal 2018 la stazione aerologica di Payerne, in cui sono effettuati i radiosondaggi, è gestita in modo completamente automatico durante la notte.
Pubblicazione degli scenari climatici CH2018. L’elaborazione regolare di scenari climatici costituisce un incarico ufficiale dell’Ufficio federale di meteorologia e climatologia MeteoSvizzera. Essi mostrano dove e come i cambiamenti climatici toccheranno la Svizzera e mettono in luce il potenziale dei provvedimenti globali di protezione del clima volti a mitigare i cambiamenti climatici in Svizzera.
L’ex-direttore di MeteoSvizzera Peter Binder (2013-2022) subentra alla presidenza di EUMETNET, la rete dei servizi meteorologici nazionali europei. La strategia di questa organizzazione consiste nella collaborazione e nella complementarietà tra i servizi meteorologici dei 31 Paesi membri. A questo scopo essa realizza tutta una serie di progetti.
Nel 2022 è messa in servizio, quale novità a livello mondiale, la rete di misura automatica di polline Swisspollen: al posto dei valori medi giornalieri, disponibili solo dopo una settimana, la rete di stazioni automatiche fornisce dati sui pollini orari e in tempo reale. Da allora MeteoSvizzera è il primo servizio meteorologico nazionale a mettere a disposizione i dati delle concentrazioni dei pollini in tempo reale sulla sua pagina web e nella sua app MeteoSwiss.
Dal 2009 MeteoSvizzera gestisce il sistema di analisi dei venti e di previsione meteorologica EMER-Met in caso di incidente nucleare in Svizzera e nelle regioni estere confinanti. Nel 2022 si conclude con successo il progetto EMER-Met StArt, realizzato in collaborazione con l’Ispettorato federale della sicurezza nucleare (IFSN) e l’Ufficio federale della protezione della popolazione UFPP, volto a migliorare ulteriormente le previsioni sulla diffusione delle sostanze nucleari o chimiche.
Dopo uno sviluppo durato oltre 20 anni, EUMETSAT (Organizzazione europea per l’esercizio dei satelliti meteorologici) lancia una nuova generazione di satelliti meteorologici geostazionari nello spazio. In futuro sei satelliti MTG (Meteosat Third Generation) daranno un contributo decisivo al monitoraggio del tempo e alla ricerca meteorologica e climatologica. Nel 2022 una nuova stazione di ricezione dei dati satellitari è inaugurata a Leuk, in Vallese. Con tre antenne dall’altezza di 6,5 metri e i più recenti standard tecnologici, con il lancio del primo satellite, ogni minuto l’impianto riceverà grandi quantitativi di dati meteorologici e li inoltrerà a EUMETSAT a Darmstadt in Germania.
Open Government Data
Il 17 marzo 2022 il Parlamento approva la legge federale concernente l’impiego di mezzi elettronici per l’adempimento dei compiti delle autorità (LMeCA). Questa legge costituisce la base per la modifica della legge federale sulla meteorologia e la climatologia (LMet) e l’introduzione dell’OGD. In tal modo viene fatto un passo importante per l’abolizione dell’obbligo generale di pagare gli emolumenti per i dati meteorologici e climatologici forniti da MeteoSvizzera. Con il progetto OGD24 viene proseguita l’attività per l’attuazione tecnica dell’OGD e della revisione totale dell’ordinanza sulla meteorologia e la climatologia (OMet).
Da gennaio 2024, il modello di previsione meteorologica e climatologica ICON è disponibile al pubblico tramite una licenza open source.
Il nuovo e innovativo modello di previsione meteorologica e climatologica di MeteoSvizzera è entrato in servizio operazionale nel mese di giugno del 2024:
Comunicato stampa.
ICON utilizza un'innovativa griglia triangolare, permettendo una risoluzione più uniforme e più elevata. Grazie a una mappatura più accurata della complessa topografia della Svizzera, ICON è in grado di fornire previsioni meteorologiche più precise rispetto al precedente modello COSMO. ICON è il risultato di un'intensa collaborazione nell’ambito di un partenariato internazionale. Ciò mette in evidenza i vantaggi della stretta collaborazione tra la ricerca e i servizi meteorologici nazionali.