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Le città sono edificate più densamente e la superficie del suolo è maggiormente impermeabilizzata di quella nelle zone adiacenti. Inoltre, nelle città vengono emesse più sostanze inquinanti e energia termica residua. Questi fattori determinano uno specifico clima locale per quel che riguarda la temperatura e l’umidità dell’aria, la radiazione, il vento, ma anche la qualità dell’aria e il rumore.

L’isola di calore urbana

L’isola di calore urbano è una caratteristica tipica del clima urbano e la sua intensità varia a seconda della dimensione della città e della sua struttura (materiali di costruzione, densità delle costruzioni, percentuale di zone verdi, ventilazione). L’isola di calore urbana si manifesta durante tutto l’anno. La maggiore differenza di temperatura tra l’area cittadina e le zone circostanti si verifica tuttavia in estate ed è particolarmente marcata durante la notte. Nelle città svizzere la temperatura notturna è da 5 a 7 °C più elevata di quella nelle zone rurali adiacenti. Di giorno le differenze tra città e zone periferiche sono meno marcate e nelle città le temperature dell’aria sono solo di poco superiori. Perciò nelle città il numero di notti tropicali (temperatura minima giornaliera ≥ 20 °C) è nettamente maggiore a quello nelle zone circostanti, mentre il numero di giorni tropicali (giorni con una temperatura massima maggiore o uguale a 30 °C) è solo leggermente superiore. Tuttavia, lungo le strade racchiuse tra alti edifici o nei luoghi privi di vegetazione anche la temperatura diurna può essere sensibilmente superiore a quella rilevata nelle zone periferiche

 	Due grafici per il periodo 1991-2020. A Zurigo Kaserne le notti tropicali sono state per lo più superiori a 5 all’anno, in singoli anni oltre 25. A Zurigo Affoltern sono state registrate singole notti tropicali solo nel 2015 e nel 2017. L’andamento del numero di giorni tropicali è simile in entrambe le ubicazioni.
Confronto tra numero di notti e di giorni tropicali tra città e periferia utilizzando come esempio le due stazioni di Zurigo Kaserne (città) e Zurigo Affoltern (periferia).

L’effetto isola di calore urbana ha le seguenti cause:

  • Poiché le costruzioni sono eccellenti accumulatori di energia termica, di notte essi rilasciano solo lentamente l’energia termica che accumulano durante il giorno. Inoltre i materiali di costruzione e l’asfalto delle strade si riscaldano più velocemente rispetto al terreno delle zone rurali.
  • A causa della concentrazione di numerosi edifici e dell’elevata percentuale di superfici impermeabilizzate, in città la ventilazione è limitata a causa della minore dispersione dell’energia termica e perdita di energia per irraggiamento.
  • La vegetazione e le superfici naturali nelle zone periferiche hanno un effetto raffreddante perché la condensazione sottrae energia all’aria circostante. Poiché nelle città il suolo è in gran parte impermeabilizzato e le precipitazioni faticano a essere immagazzinate nel suolo, questo scambio termico è assente.
  • Le emissioni di sostanze inquinanti provocate dalle attività umane nelle città (come ad esempio dal traffico) riducono ulteriormente la dispersione per irraggiamento. Un’ulteriore fonte di energia termica è quella rilasciata dai riscaldamenti, dai sistemi di raffreddamento e da altri impianti tecnici.

L’isola di calore urbana si manifesta maggiormente durante i periodi di alta pressione, vale a dire quando la ventilazione è scarsa, la copertura nuvolosa assente e la radiazione solare elevata; queste sono le medesime condizioni che favoriscono l’insorgere delle ondate di caldo.

Sono soprattutto le elevate temperature notturne nelle zone urbane a rappresentare un pericolo per la salute di chi vive in città. Se di notte le temperature non scendono sufficientemente, il corpo ha difficoltà a recuperare e di giorno anche lo stress generato dalle temperature elevate è più difficile da sopportare. Per evitare o arginare gli effetti negativi, è importante adottare adeguati provvedimenti architettonici e di pianificazione urbana, come pure emettere allerte tempestive ed efficaci per segnalare l’imminente arrivo delle ondate di caldo. Queste ultime sono emesse a stretto contatto con le autorità comunali e cantonali. Nelle sue allerte canicola MeteoSvizzera segnala il maggiore stress dovuto alle elevate temperature nelle città. I Cantoni e le grandi città hanno elaborato dei piani canicola e stanno già adottando provvedimenti di adattamento e mitigazione degli effetti.

Di seguito trovate rapporti sulle temperature elevate nelle città e le basi per i provvedimenti di adattamento fondate sui precedenti scenari climatici per la Svizzera:

Misure in città

Negli ultimi anni le reti di misura con stazioni meteorologiche nelle città sono state notevolmente ampliate per disporre di dati più precisi sull’intensità e sulla distribuzione temporale e spaziale dello stress dovuto alle elevate temperature nelle città. I dati sono estremamente utili quale base di pianificazione importante per uno sviluppo urbano adattato ai cambiamenti climatici. Essi consentono ad esempio di pianificare in modo mirato i provvedimenti per ridurre l’isola di calore urbana. Queste reti e le singole stazioni di misura sono gestite dalle amministrazioni urbane o cantonali, dalle università o da privati cittadini. MeteoSvizzera non gestisce stazioni di misura nelle città perché qui non è possibile rispettare le prescrizioni definite a livello internazionale per misure omologabili (soprattutto in merito ai dintorni liberi e non edificati.

Confrontando i dati di due stazioni di misura vicine – una in città e l’altra in una zona periferica – è possibile mettere in evidenza l’isola di calore urbana giornaliera. Due stazioni che mostrano questo fenomeno a Zurigo sono la stazione di periferia di Zurigo Affoltern di MeteoSvizzera e la stazione urbana di Zurigo Kaserne (tedesco) della Rete nazionale d’osservazione degli inquinanti atmosferici (NABEL) dell’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM).

Lo stress da elevate temperature nel contesto urbano del futuro

Quale conseguenza dei cambiamenti climatici globali, lo stress da temperature elevate aumenta sempre di più per le persone che vivono nelle città. Alla luce del forte aumento di popolazione atteso nelle città di tutto il mondo, è indispensabile comprendere le future condizioni climatiche negli ambienti urbani. Solo così si potranno sviluppare efficaci strategie di mitigazione e di adattamento adeguate alle zone urbane.

Nel quadro degli attuali Scenari climatici CH2025 MeteoSvizzera illustra anche la possibile futura evoluzione di alcuni indicatori climatici in cinque città svizzere: Basilea, Berna, Ginevra, Losanna e Zurigo. Per queste città vengono elaborate proiezioni climatiche per le stazioni in città e in periferia. In tal modo è possibile mettere in evidenza il futuro aumento delle temperature elevate nelle città.

Anche se nelle zone urbane e rurali il riscaldamento medio evolve in modo analogo, la maggior parte delle zone urbane saranno più colpite dall’aumento delle temperature rispetto alle zone rurali circostanti. Lo dimostra, ad esempio, il crescente numero di notti tropicali all’anno o l’aumento della temperatura della notte più calda dell’anno. Nel periodo 1991-2020 presso la stazione urbana di Zurigo Kaserne sono infatti stati registrati in media quasi otto notti tropicali all’anno, mentre nella stazione di Zurigo Fluntern, situata in periferia e un po’ più alta, si è verificata una sola notte tropicale. Con un riscaldamento globale di 3 °C rispetto al periodo preindustriale (in un cosiddetto mondo a una temperatura media globale di +3 °C (GWL3.0), a Zurigo Fluntern si prevedono in media circa 18 notti tropicali all’anno e nel centro urbano di Zurigo addirittura 41. Negli anni temperature elevate estreme le notti tropicali saranno addirittura molte di più. Quattro altre città svizzere esaminate (Basilea, Berna, Ginevra e Losanna) mostrano una tendenza simile.

Cinque diagrammi a colonna; per Basilea, Berna, Ginevra, Losanna e Zurigo è indicato il numero medio di notti tropicali all’anno in una stazione in centro città e in una in periferia. Sono rappresentati i valori per il clima attuale (periodo di riferimento 1991-2020) e per il clima futuro in un mondo a una temperatura media globale di +1,5 °C,  uno a +2 °C e in uno a +3 °C. Il numero medio di notti tropicali all’anno aumenta con il progressivo riscaldamento globale, le stazioni in città mostrano un numero più elevato di notti tropicali delle stazioni rurali.
Numero medio di notti tropicali all’anno nel clima attuale (periodo di riferimento 1991-2020) e con il clima futuro in un mondo a una temperatura media globale di +1,5 °C (GWL1.5), uno a +2 °C (GWL2.0) e in uno a +3 °C (GWL3.0). Le colonne mostrano il valore previsto (media di tutte le simulazioni) e la fascia del possibile 90° percentile (ampiezza delle simulazioni). Le stazioni in centro città sono rappresentate con colonne completamente colorate, le stazioni in periferia con colonne con barre tratteggiate. Il numero medio di notti tropicali nel periodo di riferimento 1991-2020 è raffigurato con due set di dati: i valori basati sulle simulazioni di modelli climatici sono indicati con colonne grigie, quelli derivanti dalle misurazioni con punti neri. Poiché per tre stazioni urbane (Basilea, Berna e Ginevra) il periodo di osservazione è più breve del periodo di riferimento 1991-2020, i valori osservati sono leggermente più alti di quelli simulati. (Adattamento di MeteoSwiss & ETH Zurich (2025), capitolo 3)

L’effetto isola di calore urbana risulta evidente anche nel previsto aumento della temperatura della notte più calda dell’anno. Nel clima odierno (1991-2020) questa temperatura è ad esempio di 22,3 °C nella stazione urbana di Zurigo Kaserne e di 19,6 °C nella stazione in periferia di Zurigo Fluntern, quindi appena sotto la soglia dei 20 °C, temperatura a partire dalla quale la notte è definita “tropicale”. In un mondo a una temperatura media globale di +3 °C, a Zurigo Kaserne la temperatura della notte più calda dell’anno aumenterà a 25,6 °C e a Zurigo Fluntern a 23,2 °C. Una tendenza analoga può essere dimostrata anche per le altre quattro città svizzere analizzate (Basilea, Berna, Ginevra e Losanna).

Cinque diagrammi a colonna; per Basilea, Berna, Ginevra, Losanna e Zurigo è indicata la temperatura media della notte più calda dell’anno in una stazione in centro città e in una in periferia. Sono rappresentati i valori per il clima attuale (periodo di riferimento 1991-2020) e per il clima futuro in un mondo a una temperatura media globale di +1,5 °C, uno a +2 °C e in uno a +3 °C. La temperatura media della notte più calda dell’anno aumenta con il progressivo riscaldamento globale, le stazioni urbane mostrano una temperatura più elevata delle stazioni rurali.
Temperatura media della notte più calda dell’anno nel clima attuale (periodo di riferimento 1991-2020) e con il clima futuro in un mondo a una temperatura media globale di +1,5 °C (GWL1.5), uno a 2 °C (GWL2.0) e in uno a +3 °C (GWL3.0). Le colonne mostrano il valore previsto (media di tutte le simulazioni) e la fascia del possibile 90° percentile (ampiezza delle simulazioni). Le stazioni urbane sono rappresentate con colonne completamente colorate, le stazioni rurali con colonne a barre tratteggiate. La temperatura media della notte più calda dell’anno nel periodo di riferimento 1991-2020 è raffigurato con due set di dati: i valori basati sulle simulazioni di modelli climatici sono indicati con colonne grigie, quelli derivanti dalle misurazioni con punti neri. Poiché per le stazioni urbane (Basilea, Berna e Ginevra) il periodo di osservazione è più breve del periodo di riferimento 1991-2020, i valori osservati sono leggermente più alti di quelli simulati. (Adattamento di MeteoSwiss & ETH Zurich (2025), capitolo 3)

Lo stress generato dalle temperature elevate può avere un’intensità molto diversa a seconda della posizione all’interno di una città. L’impatto dipende molto dalla percentuale di superfici edificate, come pure dalla struttura esatta delle superfici verdi e impermeabilizzate all’interno della città. Lo mostra molto chiaramente anche un caso di studio della Città di Berna. Fra il 2018 e il 2024, sono state misurate le temperature in 55 stazioni di misura all’interno della Città. Queste misurazioni mostrano che nel periodo 2018-2024 in periferia non si sono verificate notti tropicali, mentre in città sono state registrate fino a cinque notti tropicali all’anno. Questi dati consentono di elaborare anche future proiezioni del clima per i centri urbani. Come mostra il caso di studio, nelle zone urbane impermeabilizzate e densamente edificate come nel centro cittadino, con il clima futuro occorre prevedere il doppio delle notti tropicali rispetto alle superfici urbane verdi, come ad esempio nei parchi e nei boschi. In un mondo a una temperatura media globale di +3 °C, nelle aree urbane verdi della Città di Berna si prevedono fino a dieci e nel centro cittadino fino a 21 notti tropicali all’anno.

Tre cartine della città di Berna per il periodo di osservazione 2018-2024, per un mondo con una temperatura media globale di 1,5 °C in più e uno con 3 °C in più. Le carte mostrano la media annuale del numero di notti tropicali in 55 stazioni. Con il progressivo riscaldamento globale, il numero di notti tropicali aumenta e nelle stazioni dei centri cittadini la media delle notti tropicali è superiore di quella delle stazioni situate in zone più rurali.
Media annuale del numero di notti tropicali nella città di Berna nel clima attuale (2018-2024) e nel clima futuro con GWL1.5 e GWL3.0. I valori indicano la media prevista (mediana di tutte le simulazioni). (Adattamento di MeteoSwiss & ETH Zurich (2025), capitolo 3)

Lo stress sempre più intenso dovuto alle elevate temperature risulta evidente anche considerando i giorni in cui la temperatura media giornaliera raggiunge o supera i 25 °C. Con il clima attuale, oggi MeteoSvizzera emana un’allerta canicola di livello 2 quando sono previsti uno o due giorni con questa situazione climatica. Se la temperatura media giornaliera raggiunge o supera i 25 °C per almeno tre giorni consecutivi, l’allerta canicola diramata è di livello 3. Questi livelli di allerta sono sempre emessi per l’intera regione in cui la temperatura prevista raggiunge il valore soglia. Anche per il clima del futuro è possibile prevedere i giorni con un’allerta canicola teorica, determinando, in base agli scenari, il numero di giorni che possono raggiungere i rispettivi valori soglia.

Tre carte della Svizzera che mostrano la media annuale del numero di giorni con un’allerta canicola teorica di livello 3. La prima carta indica il numero di giorni per il periodo di riferimento 1991-2020, la seconda per un mondo a una temperatura media globale di +1,5 °C e la terza per un mondo a +3 °C. Si può osservare il chiaro aumento del numero di giorni con un’allerta canicola teorica di livello 3 con il progressivo riscaldamento globale.
Media annuale del numero di giorni con un’allerta canicola teorica di livello 3 (ovvero con una temperatura media giornaliera che raggiunge o supera i 25 °C per almeno tre giorni consecutivi) nel clima attuale (1991-2020), in un mondo a +1,5 °C (GWL1.5) e in uno a +3 °C (GWL3.0). (MeteoSvizzera e ETH Zurigo, Clima CH2025)

Come mostrano le osservazioni, nel clima attuale in Svizzera i giorni con un’allerta canicola di livello 3 sono rari. Fino a tre di questi giorni si possono verificare soprattutto negli agglomerati. Le simulazioni dei modelli climatici mostrano che nel clima futuro occorrerà invece aspettarsi un netto aumento di questi giorni: in un mondo a +1,5 °C fino a dieci giorni e in uno a +3 °C fino a 20 giorni. Inoltre, le soglie per un’allerta canicola di livello 3 saranno raggiunte su regioni più grandi. In un mondo a +3 °C risulterebbero colpiti il Ticino, quasi tutta la Svizzera occidentale, settentrionale e nord-orientale, come pure le valli vallesane.

Il numero di giorni in cui la temperatura media giornaliera raggiunge o supera i 25 °C per un periodo di almeno tre giorni consecutivi può essere determinato anche per alcune coppie di stazioni in cinque città svizzere. Questo consente di rilevare con maggiore precisione il prolungato stress generato dalle elevate temperature nelle zone più urbane e confrontarlo con quello nelle rispettive zone più rurali. Ad esempio, nella stazione di periferia di Zurigo Fluntern la media odierna (periodo di riferimento 1991-2020) di questi giorni è di circa un giorno all’anno. In un mondo a +1,5 °C si prevedono circa tre giorni e in uno a +3 °C addirittura 12 giorni all’anno. Con il clima odierno, nella stazione urbana di Zurigo Kaserne si contano in media al massimo quattro giorni con una temperatura media giornaliera ≥25°C all’anno. Con un riscaldamento globale di 1,5 °C e 3 °C, il loro numero aumenterebbe a circa otto, rispettivamente a 23 giorni all’anno. Nelle altre quattro città svizzere (Basilea, Berna, Ginevra, e Losanna) si può osservare una tendenza analoga (cfr. tabella).

Numero di giorni con un’allerta canicola (livello di allerta 3)

Periodo di riferimento 1991-2020GWL1.5GWL3.0
PeriferiaCentro cittàPeriferiaCentro cittàPeriferiaCentro città
Basilea24561519
Berna0214916
Ginevra286111928
Losanna24581823
Zurigo14381223

Media dei giorni con una temperatura media giornaliera ≥25°C per un periodo di almeno tre giorni consecutivi per cinque città svizzere nel clima odierno (1991-2020) e nel clima futuro con GWL1.5 e GWL3.0 (mediana).