Sull'Atlantico subtropicale è tornata la stagione degli uragani. Sabato 16 agosto sopra i Caraibi l'uragano denominato «Erin» si è trasformato in modo eccezionalmente rapido in un ciclone tropicale di categoria 5, la più alta. Nel frattempo, come uragano di categoria 4, sta passando a nord delle isole caraibiche e, secondo le previsioni, devierà verso l'Atlantico settentrionale al largo della costa orientale degli Stati Uniti. Lì, nel corso della prossima settimana, dovrebbe trasformarsi da ciclone tropicale a depressione extratropicale.
La trasformazione dei cicloni tropicali in depressioni extratropicali pone sempre molteplici sfide nell’elaborazione delle previsioni, poiché molti processi diversi agiscono nello sviluppo meteorologico su larga scala. Avevamo già spiegato in un blog dello scorso 8 ottobre come avviene una tale trasformazione.

Una previsione meteorologica a medio termine, ovvero per un periodo compreso tra circa 4 e 10 giorni, è per sua natura soggetta a maggiori incertezze rispetto a una previsione a breve termine. Se poi nell'Atlantico settentrionale, la zona da cui provengono tipicamente le strutture meteorologiche che raggiungono poi le nostre regioni, si verifica una trasformazione extratropicale, la previsione diventa ancora più complicata. Perché?
È chiaro che la trasformazione dei cicloni tropicali in depressioni extratropicali agisce come un «moltiplicatore del caos» nelle previsioni meteorologiche già complesse. Anche piccole variazioni nelle condizioni iniziali o nello sviluppo possono avere grandi ripercussioni sull'evoluzione meteorologica futura (vedi anche effetto farfalla).

L’inizio dell’attuale settimana risulta ancora all’insegna del sole, delle tempere calde e dunque dal carattere estivo; nella seconda metà della settimana si profila un periodo instabile e più fresco. Le previsioni sono abbastanza certe, le previsioni ensemble della temperatura mostrano una dispersione minima, tutti i modelli sono molto simili tra loro. Solo l'esatta quantità di precipitazioni è ancora incerta, ma in ogni caso il tempo sarà piovoso su gran parte del territorio.

A partire dal fine settimana e soprattutto nell'ultima settimana di agosto, il quadro sarà diverso. I vari scenari proposti dai modelli di previsione divergono notevolmente fra loro. Da un tempo più fresco a un ritorno dell'estate calda, tutto sembra possibile, anche se la maggior parte dei modelli prevede un riscaldamento. Sulla scia dell'ex uragano «Erin», aria calda subtropicale verrebbe in questo caso convogliata in direzione della regione alpina. Tuttavia, come detto, le previsioni sono all’insegna dell’incertezza, anche a causa dei fattori presentati in questo blog.