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L'ex uragano «Kirk» raggiunge l'Europa occidentale
MeteoSvizzera-Blog | 08 ottobre 2024
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Mercoledì l'ex uragano Kirk si sposterà verso est lungo la costa settentrionale della Penisola iberica e dovrebbe approdare sulla costa atlantica della Francia, influenzando il tempo anche sulla Svizzera.

L'immagine satellitare del 3 ottobre 2024 mostra l'uragano Kirk quando si trovava a circa 2000 km a sud-ovest dell'arcipelago delle Azzorre. Fonte: Unione Europea, Copernicus Sentinel-3
L'immagine satellitare del 3 ottobre 2024 mostra l'uragano Kirk quando si trovava a circa 2000 km a sud-ovest dell'arcipelago delle Azzorre. Fonte: Unione Europea, Copernicus Sentinel-3
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Prima di parlare degli effetti di Kirk sul tempo in Svizzera, diamo una breve occhiata a come è nato.

Il lungo viaggio attraverso l'Atlantico

L'uragano Kirk è stato classificato per la prima volta come tempesta tropicale alla fine di settembre. Si è originato a circa 800 chilometri a ovest di Capo Verde. Al centro dell'Atlantico, la depressione tropicale è stata in grado di estrarre energia dalle calde acque marine e, indisturbata dalle masse terrestri, si è rapidamente sviluppata in un uragano di livello 4. La pressione atmosferica al suo centro è scesa sotto i 940 hPa, con venti stimati oltre i 200 km/h.

Animazione satellitare dell'Atlantico settentrionale a inizio ottobre.
Animazione satellitare dell'uragano Kirk. I colori rappresentano la temperatura della sommità delle nubi. Il rosso significa che le nubi stanno raggiungendo e addirittura superando la tropopausa. Ciò è dovuto alla forte convezione intorno all'uragano (Meteosat)

Kirk ha poi viaggiato verso nord fino alle medie latitudini, dove si è integrato nella corrente occidentale principale. Da allora è stato esposto ai gradienti di temperatura, ai tagli di vento e alla corrente a getto, perdendo così le sue caratteristiche tropicali (nucleo caldo e alta simmetria, vedi anche infobox). Nel frattempo, l'(ex-)uragano Kirk ha percorso oltre 4000 km.

Transizione da cicloni tropicali a extratropicali

I cicloni tropicali come "Kirk" sono denominati "uragani" nell'Atlantico settentrionale. Si differenziano fondamentalmente dalle aree di bassa pressione che si verificano in Europa. I cicloni tropicali hanno un nucleo caldo e una circolazione simmetrica. Le aree di bassa pressione extratropicali, invece, hanno un nucleo freddo. Inoltre, la struttura è caratterizzata da fronti e quindi è sempre asimmetrica.

Quando un'area di bassa pressione tropicale raggiunge le medie latitudini, assume gradualmente le caratteristiche di una depressione extratropicale. In questa fase di transizione, può presentare caratteristiche sia tropicali sia extratropicali, diventando così un sistema ibrido.

Anche "Kirk" è attualmente ancora una tempesta ibrida. Avrà ancora un nucleo caldo fino a domani, mercoledì, ma la sua struttura è già chiaramente asimmetrica e il sistema di bassa pressione ha già fronti chiaramente riconoscibili.

Mappa climatologica che mostra il percorso dei cicloni tropicali. Una parte relativamente grande dei sistemi si sposta verso nord e si integra nel flusso occidentale come minimo extratropicale indebolito. Il percorso approssimativo di Kirk è indicato in nero.
Mappa climatologica che mostra il percorso dei cicloni tropicali. Una parte relativamente grande dei sistemi si sposta verso nord e si integra nel flusso occidentale come minimo extratropicale indebolito. Il percorso approssimativo di Kirk è indicato in nero (NOAA, Robert Rohde)

Venti tempestosi sull'Europa occidentale

Come mostra la seguente animazione, "Kirk" raggiungerà la regione della Galizia domani mattina. Si prevede poi che si sposterà attraverso il Golfo di Biscaglia verso la Francia occidentale.

Animazione che mostra il percorso di "Kirk" (linea nera), le frecce del vento e le raffiche massime (oltre i 60 km/h).
Animazione che mostra il percorso di "Kirk" (linea nera), le frecce del vento e le raffiche massime (oltre i 60 km/h). (MeteoSvizzera, ECMWF)

"Kirk" porterà con sé molta umidità e causerà quindi forti precipitazioni in alcune zone. Anche il vento aumenterà notevolmente: è probabile che sia particolarmente tempestoso nel nord della Penisola iberica. "Kirk" potrebbe essere tempestoso anche nelle valli orientali dei Pirenei (effetti di foehn) e nella Francia occidentale. Tuttavia, ci sono ancora grandi incertezze per quanto riguarda la velocità del vento. Ad esempio, i picchi di vento previsti per Santiago de Compostela in Galizia variano tra i 70 e i 140 km/h, a seconda della soluzione del modello IFS.

E in Svizzera?

Anche in Svizzera il tempo sarà fortemente influenzato da "Kirk" a partire da domani, mercoledì. Avvicinandosi da ovest, un marcato calo di pressione si instaurerà a nord delle Alpi. Insieme a un rafforzamento delle correnti in quota da sud-ovest, questo provocherà forti raffiche di foehn nelle valli nordalpine, con raffiche previste di oltre 100 km/h. Nella notte sul giovedì "Kirk" transiterà a nord-ovest della Svizzera e dirigerà il suo sistema frontale sulle Alpi. In questa fase anche le restanti aree del versante settentrionale delle Alpi saranno toccate da venti a tratti tempestosi. Secondo le ultime simulazioni, il vento potrebbe raggiungere i 60-90 km/h nelle pianure a nord delle Alpi.

Dopo una pausa, da mercoledì sera anche il versante sudalpino risentirà del passaggio di "Kirk": le forti correnti sudoccidentali convoglieranno di nuovo molta umidità verso le Alpi. Fra il Ticino e le valli meridionali dei Grigioni è attesa una fase con precipitazioni intense, ma di durata più breve rispetto all'evento di oggi, martedì: con l'allontanamento di "Kirk", la pressione atmosferica a nord delle Alpi si rialzerà rapidamente, formando sulle Alpi un gradiente barico che nel pomeriggio di giovedì indurrà una fase di vento da nord, con un rapido passaggio a tempo asciutto e lo sviluppo di schiarite.

Nota: alcune parti di questo blog sono state tratte dal blog di MeteoSuisse Ouragan "Kirk": impact sur les prévisions pour la semaine prochaine.

Aggiornamento sull'allerta pioggia di martedì 8.10

Al momento della stesura di questo blog, l'evento di precipitazioni intense a sud delle Alpi, allertato con un livello 3 (si veda anche il blog di ieri lunedì), era ancora in corso. I quantitativi di pioggia caduti fino alle 16 di martedì sono compresi fra 60 e 90 mm circa, leggermente inferiori a quanto previsto; manca però ancora la fase finale delle prossime ore.

Accumuli di precipitazione stimati dal radar combinato con le misure pluviometriche al suolo
Accumuli di precipitazione stimati dal radar combinato con le misure pluviometriche al suolo (MeteoSvizzera)