In Svizzera e a Sud delle Alpi, il mese di giugno 2025 si è rivelato il secondo più caldo dall’inizio delle misure, dopo quello del 2003. L’ondata di caldo è stata preceduta da diverse singole giornate canicolari, allertate con un livello 2. A Sud delle Alpi, il 24 giugno è stata poi emessa una preallerta di livello 3, confermata il giorno successivo e prolungata più volte nel corso della settimana, così da essere adattata all’evoluzione delle condizioni. L’allerta è stata infine revocata il 4 luglio 2025.
Analizziamo ora più nel dettaglio le fasi che hanno contraddistinto questa primo periodo canicolare.
Similmente a quanto già osservato durante i periodi canicolari negli ultimi anni, un robusto anticiclone si è esteso dal Marocco al Regno Unito, spostando gradualmente il suo centro verso la Francia e rimanendo stazionario per alcuni giorni. La regione alpina è stata interessata da una forte subsidenza che ha causato temperature elevate anche ad alta quota. Durante questa prima fase, l’ondata di caldo ha toccato il suo apice, in particolare nel fine settimana del 28 e 29 giugno 2025. In una massa d’aria secca, domenica 29 giugno a Biasca si sono misurati ben 36 gradi, mentre Stabio ha registrato 35 gradi; nelle altre stazioni le massime hanno raggiunto i 33-34 gradi.
Particolarmente significativo anche il record della quota dell’isoterma di zero gradi per il mese di giugno: sabato 28 giugno è stato misurato ad una quota di 5124.6 metri, la più alta mai registrata in un mese di giugno, seguita dai 5065 metri del giorno successivo. Anche la temperatura alla quota geopotenziale di 500 hPa (a circa 5900 m.s.l.m) ha segnato un primato per il mese di giugno, con -4.3 gradi il 28 giugno e al secondo posto il 29 giugno con -5.8 gradi.
A partire da lunedì 30 giugno, la dorsale anticiclonica si è poi spostata verso l’Europa orientale, permettendo a deboli correnti dal settore ovest, di convogliare aria più umida e instabile verso la regione alpina. Contemporaneamente nei bassi strati dell’Europa centrale si è formata una situazione con pressione al suolo livellata, che ha favorito l’attivarsi del ciclo diurno dei rovesci e temporali, presenti quasi ogni sera nelle Alpi e a tratti estesi fin sul Sottoceneri. In particolare, l’estesa attività di rovesci e temporali alla sera di martedì 1° luglio ha favorito un marcato rimescolamento della massa d’aria. Queste precipitazioni, con il ciclo diurno meno pronunciato di lunedì 30 giugno e mercoledì 2 luglio, hanno causato un’interruzione di 2 giornate (martedì 1° luglio e mercoledì 2 luglio) per quanto riguarda il periodo canicolare.
La seconda fase di questa ondata di caldo è stata quindi contraddistinta da temperature lievemente meno elevate, sia per quanto riguarda le minime, a causa di un parziale rimescolamento della massa d’aria nelle ore serali, sia per quanto riguarda le massime.
L’ultima fase dell’ondata di caldo si può identificare nelle giornate di giovedì 3 e venerdì 4 luglio, caratterizzate da un afflusso di aria nuovamente più calda da sudovest. In particolare, con il passaggio di un fronte freddo che ha portato la fine dell’allerta canicola al Nord delle Alpi, una debole ricaduta favonica nelle vallate alpine e una massa d’aria più secca, hanno portato ad un nuovo rialzo delle temperature. Tuttavia, con l’ulteriore indebolimento della dorsale anticiclonica sull’Europa orientale, la nuova umidificazione e il graduale aumento dell’instabilità a causa dell’avvicinamento di una perturbazione atlantica, l’attività temporalesca durante il fine settimana del 5-6 luglio si è gradualmente estesa a tutte le regioni, con un netto rimescolamento della massa d’aria anche a Sud delle Alpi. Di conseguenza, l'allerta è stata revocata alle 20:00 di venerdì 4 luglio.
Come già sottolineato all’inizio di questo blog, giugno 2025 è stato il secondo mese di giugno più caldo mai registrato in Svizzera e a sud delle Alpi. In particolare, il mese si è distinto per l’elevato numero di giornate tropicali consecutive: a Lugano ne sono state registrate 10 consecutive e 14 in totale. Sebbene la serie non rappresenti un primato assoluto, risulta comunque significativa.
Il primo periodo canicolare dell’estate 2025, sia per la stazione di Locarno-Monti che per Lugano, seppur relativamente precoce, non rappresenta in nuovo primato.
L’ondata di caldo è stata inoltre valutata in termini di intensità, considerando le medie giornaliere delle temperature minime, medie e massime su intervalli di 3 giorni consecutivi. I tre giorni più caldi a Lugano, calcolati con le temperature medie, si collocano al secondo posto per il mese di giugno e tra l’ottavo e il 13° nella serie di misure storiche completa; a Locarno-Monti al terzo posto per giugno. Tuttavia, in contrasto con quanto osservato nelle ondate di caldo degli ultimi anni, la prima canicola del 2025 è stata determinata soprattutto dalle temperature massime. I valori raggiunti risultano infatti essere piuttosto più significativi: a Lugano si è registrato un record per il mese di giugno e il quarto posto assoluto per quanto riguarda la temperatura massima, con 34 gradi, mentre alla stazione di Locarno-Monti la temperatura massima misurata risulta essere il terzo valore più alto mai registrato per il mese di giugno, con 32.9 gradi.
Durante il periodo canicolare, a Locarno-Monti sono stati rilevati 3 giorni consecutivi con temperatura media superiore ai 25 °C, mentre a Lugano i giorni sono stati 7. Anche in questo caso, la lunghezza delle serie non rappresenta un record assoluto: il primato è infatti di 16 giorni per Lugano e 14 per Locarno-Monti. Tuttavia, limitando il confronto ai soli mesi di giugno, la serie di 7 giornate consecutive di Lugano risulta più significativa: il record è detenuto dal giugno 2003 con 9 giornate consecutive, valore che rappresenta anche il primato per Locarno-Monti nello stesso mese.