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Dopo sette giorni si conclude un periodo di canicola di grado 3 fra i più precoci mai misurati.

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Dopo sette giorni si conclude un periodo di canicola di grado 3 fra i più precoci mai misurati.
Il periodo di canicola si conclude con la giornata odierna. Durante il weekend una marcata instabilità segnata da rovesci e temporali, e l’attraversamento di un fronte freddo entro lunedì, farà abbassare le temperature in modo generale.
La giornata di sabato sarà ancora calda, attorno a 30 gradi di temperatura massima, ma grazie a delle minime inferiori torneremo al di sotto della soglia dei 25 gradi di temperatura media giornaliera, senza superarla nuovamente nei prossimi giorni.
La prossima settimana le temperature massime resteranno al di sotto dei 30 gradi, e le notti risulteranno più fresche. La soglia di temperatura media giornaliera di 25 gradi, per giustificare l’emanazione di un’allerta di canicola, non verrà più superata.
Nelle prossime settimane verrà fatta un’analisi approfondita sull’allerta attuale, ma da un primo riscontro questa è stata in gran parte giustificata. Solo per i primi due giorni di luglio le temperature medie sono restate sotto la media di 25 gradi. Da notare però che in quei giorni la sensazione di afa era più presente, grazie ad una maggiore umidità della massa d’aria. Anche se non considerata per l’emissione di un’allerta di canicola una maggiore umidità, e conseguente sensazione di afa, non hanno lasciato tregua a chi di caldo soffre.
La persistente situazione di canicola di grado 3, durata 7 giorni, e preceduta da alcuni giorni in grado 2, risulta fra le più precoci mai registrate. Solo nel 2003 la situazione era ancora più acuta, in grado 3, mentre nel 2019 si è passati ad un grado 4 prima della fine del mese di giugno.
Nella tabella sopra risulta evidente come la tendenza ad avere periodi di canicola sia in netto aumento negli ultimi decenni.
Le temperature elevate non erano solo riservate alla pianura, ma anche alla montagna. Con un limite di zero gradi che dopo aver toccato il valore storico di 5124 metri, misurato dai sondaggi di Payerne il 28 giugno, si è assestato attorno ai 4200 m. Anche chi cercava refrigerio in quota faticava a trovarlo, grazie in particolare al buon soleggiamento. Nella giornata di mercoledì, mentre i nostri tecnici si trovavano a Robiei per risolvere un guasto, la temperatura massima ha raggiunto 18.4 gradi quando, secondo la norma 1991-2020, mediamente si raggiungono solo i 14.7 gradi.
La risposta è ardua, ma la possibilità di ricadere a breve in un periodo di caldo intenso resta attualmente aperta.
Benché con le sue riserve di affidabilità, l’evoluzione per la temperatura per le prossime tre settimane a Sud delle Alpi ci porta a pensare che la prossima settimana, che risulterà più normale, sia solo una tregua prima del ritorno del caldo intenso.
Come possiamo vedere dalle tre proiezioni settimanali, vedi sopra, durante la prossima settimana (a sinistra) la tendenza ad avere una situazione normale sembra prevalere leggermente, nelle successive settimane (centro e destra) sarà nuovamente una tendenza al caldo a troneggiare.
La possibilità di un periodo fresco resta ormai relegata sotto il 10 %.
È tempo di farsene una ragione.