Con l'arrivo di condizioni progressivamente più estive, nella regione alpina è iniziata la stagione dei temporali. Così come esistono diverse varietà di asparagi o di fragole, esistono anche diversi tipi di temporali.
In questo blog ci occupiamo dei temporali tipici delle calde giornate estive, i cosiddetti “temporali di calore”. Questi temporali si sviluppano generalmente in un luogo e vi rimangono, per questo li chiamiamo “stazionari”, a differenza di quelli che si spostano, a volte su lunghe distanze, e che vengono definiti “mobili”.
I temporali stazionari nascono da una configurazione localmente favorevole e hanno un impatto sulle condizioni meteorologiche nel punto in cui si sviluppano. La situazione di questi ultimi giorni illustra perfettamente il concetto di temporali stazionari.
Diamo un rapido sguardo alla situazione meteorologica di questi giorni, ulizzando la mappa della situazione generale qui sotto, sulla quale sono tracciate le isobare (linee di uguale pressione atmosferica, nero tratteggiato) e i fronti (colore). Questa mappa, disponibile sulla nostra App o sul nostro sito web, accompagnata da un testo che descrive la situazione generale, è un ottimo punto di partenza per una previsione.

Da diversi giorni, la Svizzera si trova in una vasta zona di distribuzione uniforme della pressione (pressione livellata), solo a tratti disturbata da fasi più pertutbate. In altre parole, il vento sulle Alpi è generalmente debole o nullo e il soleggiamento può essere piuttosto generoso. Di conseguenza, si può assistere ad un ciclo diurno, con nubi cumuliformi che si sviluppano soprattutto sui rilievi, a causa del notevole riscaldamento del suolo durante il giorno, come si può vedere nella foto qui sotto.
In questa foto, condivisa sabato tramite la nostra App, le nubi cumuliformi sembrano tendere a svilupparsi verso l'alto (come una colonna verticale), ma ad una certa quota la presenza di uno strato più stabile impedisce loro di crescere ulteriormente, noto anche come strato di “inversione”.

Quando l'atmosfera è molto instabile, queste nubi cumuliformi possono crescere e svilupparsi significativamente in altezza, dando luogo a rovesci o addirittura a temporali.
Durante gli scorsi giorni, le nubi cumuliformi si sono sviluppate in modo importante verticalmente: i cumuli si formano sul posto - preferibilmente sopra i pendii soleggiati e si dissolvono nello stesso punto. Questa osservazione ci dice che il vento è piuttosto debole sia in quota che al suolo. Se si sviluppano rovesci o temporali, molto probabilmente saranno stazionari.

Le previsioni del vento confermano l'ipotesi sviluppata dalle osservazioni delle nuvole. Sulla mappa dei venti in quota (4000 metri) qui sotto, si può notare che sulle Alpi svizzere il flusso dal settore sud è debole, con velocità medie di circa 20 km/h. I venti in quota sono quindi deboli e non trasportano le nubi, che rimangono perlopiù ferme sopra l'area su cui si sono sviluppate.

Per quale motivo è importante sapere se si ha a che fare con rovesci/temporali stazionari o mobili? Perché le conseguenze sul tempo e i pericoli associati sono molto diversi, così come i comportamenti da adottare!
Vale quindi la pena ricordare che i temporali stazionari sono generalmente:
Mentre i temporali mobili sono piuttosto:
La conseguenza pratica è che possiamo già prevedere che un cumulo che si sviluppa e diventa massiccio vicino alla nostra posizione oggi non dovrebbe minacciarci, perché rimarrà fermo. D'altra parte, come per qualsiasi sviluppo convettivo, non è possibile prevedere in anticipo la posizione esatta e la tempistica dei focolai temporaleschi; da qui la necessità di monitorare gli sviluppi in tempo reale osservando il cielo e utilizzando altri strumenti di monitoraggio in tempo reale come l'animazione radar, che fornisce le precipitazioni misurate.

Questo timelapse suggerisce che le nubi cumuliformi sempre più massicce che si sono formate sul Giura rilasceranno rovesci... sul Giura. Cumuli nella regione, rovesci per la regione! L'umidità sottratta alla regione dalla formazione dei cumuli (per condensazione del vapore acqueo trasportato verso l'alto dalle correnti ascensionali di aria calda) viene restituita alla regione sotto forma di precipitazioni. Un vero e proprio ciclo dell'acqua su piccola scala, i cui meccanismi fisici sono gli stessi che operano su scala globale. Bello, vero?

D'ora in poi, potreste trovarvi a pensare più spesso al tempo quando vedrete asparagi, fragole o qualsiasi altro prodotto delle nostre regioni, per le nostre regioni.