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Un altro inverno senza un vero freddo?
MeteoSvizzera-Blog | 15 febbraio 2025

Anche se l’inverno non è ancora finito, possiamo già trarre un primo bilancio, almeno per quanto riguarda le temperature. In questo articolo ci concentriamo sull’aria in quota, nella libera atmosfera, che non è mai risultata davvero fredda nella stagione in corso, così come non lo era stata neppure negli ultimi inverni.

Neve e gelo a Champoussin (VS) il 12 gennaio 2025.
Fig. 1: Neve e gelo a Champoussin (VS) il 12 gennaio 2025; la massa d'aria più fredda affluita quest'inverno. Fonte: Segnalazioni meteo tramite app di MeteoSvizzera.
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Da dove viene il freddo?

In inverno il freddo non ha sempre la stessa origine, soprattutto in pianura. Fa freddo ad esempio quando una massa d’aria affluisce da zone con temperature fredde verso le nostre regioni: da nord in provenienza dalle aree polari oppure da est, dall’Europa orientale e dalla Russia. In questi casi, la massa d’aria in quota ha una temperatura molto bassa e fa freddo sia in pianura che in montagna. In questo caso l'aria fredda è quindi trasportata verso le nostre regioni da conformazioni sinottiche che fanno sì che i venti provengano da nord oppure da est.

In pianura e nelle vallate (in particolare sui fondovalle) può fare freddo anche quando l’aria in quota è relativamente mite, come accaduto di frequente quest’inverno. In questi casi si parla del fenomeno dell’inversione termica, che si verifica in condizioni anticicloniche, quando il cielo è sereno e i venti sono deboli o assenti. In questi casi dunque il freddo viene "fabbricato in casa" e non viene "importato". L’aria si raffredda per irraggiamento a contatto con la superficie sopra la quale ristagna, e si deposita al suolo (dato che l’aria fredda è più densa e dunque pesante dell’aria calda). In inverno le notti sono più lunghe dei giorni e dunque vi è più tempo a disposizione per il raffreddamento rispetto alle ore in cui il sole può eventualmente riscaldare il terreno e dunque anche l'aria sovrastante. Nel frattempo l'alta pressione crea un movimento discendente negli strati superiori dell'atmosfera, la cosiddetta subsidenza, che dunque si riscalda gradualmente per compressione, in una sorta di sandwich fra l'alta pressione sopra e il volume di aria fredda stazionato nei bassi strati. Questa situazione permette la formazione di un’inversione termica, sinonimo di temperature più basse sulle pianure e nei fondovalle e spesso anche una visibilità ridotta (anche il pulviscolo e gli inquinanti rimangono intrappolati). Al contrario in montagna le temperature risultano più miti e si può godere di un buon soleggiamento e un’ottima visibilità.

Temperatura dell'aria nell'atmosfera libera

In questa parte dell'articolo ci interessiamo in particolare al primo caso, in cui una massa di aria fredda affluisce in quota da nord o da est verso le nostre regioni. Per comprendere queste situazioni, in particolare che tipo di aria ci sta per raggiungere, analizziamo le misure effettuate a 850 hPa (circa 1500 m slm) tramite la radiosonda liberata nell'atmosfera dalla stazione di Payerne. Il valore aggiunto di queste misurazioni consiste nel fatto che sono effettuate in atmosfera libera, il che significa che i parametri misurati (temperatura e umidità) non sono influenzati dalla vicinanza con la superficie terrestre.

Al contrario, una misura della temperatura effettuata ad una stazione di misura alla medesima quota, come ad esempio quella di Montana (1'423 m slm), non avviene in atmosfera libera, bensì a "soli" 2 metri dal terreno; in questo caso dunque il valore è "contaminato" dalle caratteristiche del suolo sopra il quale si trova (raffreddamento di notte e riscaldamento di giorno).

La temperatura più bassa finora misurata dalle radiosonde di Payerne in questo inverno 2024-2025

Dal 1° dicembre 2024 ad oggi, la temperatura più bassa misurata dalle radiosonde a circa 1500 m è stata di -9,24 °C il 12 gennaio 2025, durante un'incursione di aria fredda durata solo pochi giorni. Questo valore è simile a quelli misurati negli ultimi inverni (dal 2019). La figura 2 mostra che prima del 2019, la temperatura più bassa misurata durante l'inverno era spesso compresa tra i -10 e i -15 °C. Si può anche notare che la temperatura è scesa a -18,2 °C nel 2018 durante una breve ondata di freddo alla fine di febbraio e a -19 °C nel febbraio 2012 durante le prime due settimane dell'ondata di freddo. La temperatura più bassa misurata dal 1955 è stata di -27,2 °C durante l'ondata di freddo del febbraio 1956.

Grafico della temperatura minima (in °C) misurata ogni inverno dal 1955 al 2025 a 850 hPa (1500 m) dalla radiosonda di Payerne. Il valore per l'inverno 2024/2025 è provvisorio (dati fino al 12 febbraio).
Fig. 2: Temperatura minima (in °C) misurata ogni inverno dal 1955 al 2025 a 850 hPa (1500 m) dalla radiosonda di Payerne. Il valore per l'inverno 2024/2025 è provvisorio (dati fino al 12 febbraio 2025). (Fonte: MeteoSvizzera)

Temperatura media dell'inverno

Sempre in base alle misure di temperatura a circa 1500 m rilevate dalla radiosonda di Payerne, la figura 3 mostra che la temperatura media dell'inverno (dal 1° dicembre 2024 al 12 febbraio 2025) è stata di 1°C (0,99°C per la precisione). A questo punto, si tratterebbe del 5° valore più elevato dall'inizio delle misurazioni con radiosonde a Payerne nel 1955, dopo gli inverni del 1990, 2020, 2024 e 2007. Questo dato va però considerato con una certa cautela, poiché mancano ancora due settimane alla fine dell'inverno meteorologico e le statistiche possono ancora evolversi.

Da notare inoltre che, come spiegato in precedenza, il freddo che risentiamo alle basse quote è spesso legato al fenomeno delle inversioni termiche. Il rapporto sul clima dell'inverno 2024-2025, che verrà pubblicato a fine mese, potrebbe dunque giungere a una classificazione diversa della temperatura media rilevata dalla rete di stazioni di misura al suolo.

Il grafico mostra anche che esiste una notevole variabilità da un inverno all'altro e persino da un decennio all'altro (illustrata dalla media mobile (curva nera)). Tuttavia, la tendenza a lungo termine mostra un aumento della temperatura (linea rossa tratteggiata). Secondo questi dati, l'inverno più freddo è stato quello del 1963, con una temperatura media di -6,5°C, mentre quello più mite è stato quello del 1990, con una temperatura media di 1,5°C.

Grafico della temperatura media (in °C) misurata ogni inverno dal 1955 al 2025 a 850 hPa (1500 m) dalla radiosonda di Payerne.
Fig. 3: Temperatura media (in °C) misurata ogni inverno dal 1955 al 2025 a 850 hPa (1500 m) dalla radiosonda di Payerne. Il valore per l'inverno 2024/2025 è provvisorio (dati fino al 12 febbraio). La curva nera indica la media mobile di 10 anni e la linea rossa la tendenza a lungo termine (regressione lineare). (Fonte: MeteoSvizzera)