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L'autunno 2023 a sud delle Alpi

MeteoSvizzera-Blog | 13 dicembre 2023

Soprattutto a causa dei mesi di settembre e ottobre molto miti, nella Svizzera italiana la stagione autunnale 2023 è terminata come la seconda più calda dall’inizio delle misure nel 1864. Le precipitazioni sono risultate attorno alla norma, nei Grigioni anche superiori ad essa. La stagione è stata molto soleggiata.

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Secondo autunno più caldo

A sud delle Alpi la stagione autunnale 2023, che comprende i mesi di settembre, ottobre e novembre, ha fatto registrare uno scarto dalla media 1991-2020 pari a +1.7 °C, risultando la seconda più mite dall’inizio delle misure nel 1864. La temperatura elevata della stagione autunnale 2023 è stata essenzialmente dovuta ai mesi di settembre e ottobre, che, con un’anomalia rispetto alla norma 1991-2020 di +2,9 °C, sono risultati rispettivamente il primo e il secondo più miti mai registrati. Il mese di novembre, invece, ha fatto registrare una temperatura media mensile di poco inferiore alla norma. Dall’epoca preindustriale a oggi l’autunno al Sud è diventato più mite di 1.5 °C.

Settembre e ottobre molto miti

In settembre la temperatura media giornaliera è stata inferiore alla norma solo il giorno 1 e fra il 22 e il 25 del mese. Le stazioni sudalpine alle basse quote di Locarno Monti e Lugano hanno registrato fra 13 e 15 giornate estive, cioè con temperatura massima di almeno 25 °C, a fronte di una norma 1991-2020 di 6 giornate estive. A Piotta la temperatura minima dell’8 settembre, pari a 15,4 °C, è stata la più elevata per il mese di settembre dall’inizio delle misure nel 1959. Sul Passo del Bernina, invece, il 4 settembre sono stati raggiunti 20,8 °C, valore più elevato per il mese di settembre dall’inizio delle misure nel 1972.

Le prime due settimane del mese di ottobre sono state eccezionalmente calde. Per le stazioni di Locarno Monti e Lugano, rappresentative delle basse quote sudalpine, si è trattato delle due settimane più calde mai registrate nel mese di ottobre dall’inizio delle misure nel 1864, con una temperatura media di circa 1 °C superiore a quella del precedente primato risalente all’ottobre 1997. Le anomalie di temperatura media giornaliera sono state costantemente comprese fra i +3 e i +5 °C, con punte fra +9 e +11 °C fra il 7 e il 10 ottobre. Durante questo periodo molto mite sono stati stabiliti nuovi primati per questo mese. Fra questi, le temperature media e massima dell’8 ottobre a San Bernardino, pari a 14.8 e 22 °C, sono i valori più alti per il mese di ottobre dall’inizio delle misure nel 1864. Anche le temperature minime hanno fatto registrare alcuni record, come ad esempio i 16,7 °C del 10 ottobre a Locarno Monti (inizio misure nel 1882). Fra l’8 e il 10 ottobre a Locarno Monti sono stati superati i 25 °C, si sono quindi verificate tre giornate estive a fronte di una media 1991-2020 di una giornata estiva ogni due anni per quanto riguarda il mese di ottobre. A Lugano, per contro, non sono state misurate giornate estive; in questa località la norma 1991-2020 è di una giornata estiva ogni tre anni.

A sud delle Alpi la temperatura media del mese di novembre è risultata inferiore alla norma 1991-2020 di 0,6 °C, anomalia negativa che risente delle temperature più basse della media soprattutto in montagna, mentre alle basse quote le temperature sono state in linea con la norma.

Precipitazioni nella norma

Mediata su tutto il versante sudalpino, la precipitazione totale dell’autunno 2023 è risultata in linea con la norma 1991-2020. Verso le vallate meridionali dei Grigioni la media è stata tuttavia superata in modo significativo. Per esempio Poschiavo ha registrato il 162 % della norma 1991-2020, San Bernardino il 142 % di essa. I mesi più piovosi sono stati settembre e ottobre, mentre a novembre le precipitazioni sono state deficitarie.

Le precipitazioni di settembre sono risultate inferiori alla media 1991-2020 in Valposchiavo, sul Mendrisiotto e fra l’alta Valle Maggia e la Val Bedretto. Altrove, il totale mensile ha superato la norma in modo consistente, in particolare in una fascia estesa fra il Locarnese, la Val Verzasca, la Riviera, la bassa Leventina e la Val di Blenio, dove è stato raggiunto il 140 – 180 % della norma. La prima metà del mese di ottobre è risultata asciutta. A partire dal giorno 18, invece, è piovuto tutti i giorni in qualche zona della Svizzera italiana, ad eccezione del giorno 28. Grazie a queste piogge il totale mensile mediato su tutto il territorio è risultato pari al 145 % della norma 1991-2020. Le anomalie positive più marcate sono state registrate nelle vallate meridionali dei Grigioni. A San Bernardino, con 375.5 mm, è stato registrato il nono mese di ottobre più piovoso dall’inizio delle misure nel 1901. In novembre le precipitazioni si sono verificate soprattutto nei primi dieci giorni del mese. A differenza del resto del Paese, al Sud la somma mensile delle precipitazioni è risultata inferiore alla norma 1991-2020. L’unica eccezione è stata la Valposchiavo, dove è stato registrato il 121 % delle precipitazioni normalmente attese. La zona più asciutta rispetto alla media è risultata quella compresa fra le Centovalli, la Valle Onsernone e la bassa e media Valle Maggia, dove non è stato raggiunto il 30% della pioggia normalmente attesa.

Autunno soleggiato

La stagione autunnale è risultata più soleggiata della norma, soprattutto sulle regioni più meridionali dove è stato raggiunto il 120 -125 % della norma 1991-2020. Lungo le Alpi, invece, non è stato superato il 105-110 % della media pluriennale.

A settembre Il numero totale delle ore di sole misurate è risultato dal 10 al 30 % superiore alla norma. Le anomalie positive maggiori sono state riscontrate lungo la cresta alpina principale e nel Mendrisiotto. Grazie alle prime due settimane estremamente soleggiate, la somma del numero di ore di sole di ottobre ha raggiunto il 105 – 120 % della norma 1991-2020. Le regioni meno soleggiate sono state il Ticino centromeridionale, le più soleggiate quelle alpine. A sud delle Alpi il mese di novembre è risultato in modo significativo più soleggiato della media, soprattutto sulle regioni più meridionali. Lungo le Alpi, invece, il soleggiamento è risultato inferiore alla norma, a causa della nuvolosità che ha spesso raggiunto queste regioni sospinta dalle correnti settentrionali. Per Lugano si è trattato del quinto mese di novembre più soleggiato dall’inizio delle misure nel 1961.