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Al Sud sono attese abbondanti precipitazioni
MeteoSvizzera-Blog | 20 luglio 2025

Fra domenica sera e lunedì a metà giornata sulle regioni del Ticino centro-meridionale, il Moesano, il centro dei Grigioni e parte delle regioni lungo il versante nordalpino sono attese piogge intense, a tratti a carattere temporalesco. Per questo motivo a partire dalle 21:00 di domenica 20 luglio fino alle 12:00 di lunedì 21 luglio è attiva un’allerta di livello 3 per forti piogge.

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Situazione meteorologica attuale

Come già ben descritto nel blog di ieri, sabato 19 luglio, la regione alpina si trova davanti ad una zona di bassa pressione sulle Isole Britanniche ed è interessata da una corrente in quota da sudovest che nel corso di domenica convoglia verso il nostro Paese aria gradualmente più instabile e molto umida. Domenica sera un marcato fronte freddo raggiungerà il Nord delle Alpi e le Alpi, lunedì anche il versante sudalpino. Davanti al fronte nell'aria umida e instabile si svilupperanno alcune importanti precipitazioni temporalesche.

Animazione satellitare MTG TrueColour RGB con riflettività radar (OPERA MaxRef) dalle 05:30 UTC alle 09:30 UTC, che mostra la zona di bassa pressione sull'Irlanda con la linea temporalesca associata al suo fronte freddo.
Animazione satellitare MTG TrueColour RGB con riflettività radar (OPERA MaxRef) dalle 05:30 UTC alle 09:30 UTC, che mostra la zona di bassa pressione sull'Irlanda con la linea temporalesca associata al suo fronte freddo. (EUMETSAT / OPERA)

Forti piogge e temporali al Sud delle Alpi

A sud delle Alpi le precipitazioni si intensificheranno nel corso di domenica sera; la fase più intensa è attesa dopo la mezzanotte e fino al mattino di lunedì. Gli accumuli di precipitazione totali saranno compresi fra circa 50 e più di 100 mm, ma con importanti differenze regionali. Infatti, gli accumuli totali più elevati sono attesi sul Ticino centro-meridionale, mentre le regioni prossime alla cresta alpina principale vedranno probabilmente valori inferiori. Gli accumuli su 1 ora potranno raggiungere i 10-30 mm e solo localmente superare questi valori. Nel corso della mattinata di lunedì le precipitazioni si attenueranno gradualmente a partire dal Locarnese.

Cartina delle allerte di MeteoSvizzera.
Cartina delle allerte di MeteoSvizzera. (MeteoSvizzera)

Approfondimento tecnico

A sud delle Alpi le precipitazioni saranno causate dalle correnti meridionali, che sospingeranno contro le Alpi una gran quantità di aria umida. In questi casi l’intensità delle precipitazioni dipende dalla velocità delle correnti da sud e dalla predisposizione dell’atmosfera a favorire i moti verticali che portano allo sviluppo delle nuvole e degli eventuali temporali, caratteristica che viene denominata instabilità atmosferica. Velocità del vento e instabilità atmosferica alle varie quote sono visibili in modo chiaro nelle simulazioni dei radiosondaggi effettuate dai modelli numerici. Diamo quindi uno sguardo a quelle previste fino a domani mattina.

Il radiosondaggio previsto sulla zona di Chiasso per le ore 02 locali mostra che in quota, oltre i 5 km circa, le correnti soffieranno da sudovest con un’intensità di 30-50 nodi, mentre sotto i 3 km dal settore sud e con intensità molto più blande, dell’ordine dei 5-10 nodi. Il profilo verticale del vento è visibile nel radiosondaggio dalle barbule che si trovano a destra della curva di temperatura. Nei casi di precipitazioni orografica come quello che ci apprestiamo a vivere, la velocità delle correnti alle quote più basse è fondamentale nel determinare l’apporto di umidità verso le Alpi e quindi la “ricarica” di umidità per i temporali che si sviluppano proprio a ridosso delle montagne. Nella prima parte della notte, queste correnti saranno piuttosto deboli. Nella seconda parte della notte esse tenderanno invece ad intensificarsi, infatti alle 8 locali il modello simula una corrente da sud fino a 25 nodi circa, seppur senza raggiungere valori molto elevati. Per approfondire questo aspetto, si veda il blog riguardo la famosa linea temporalesca.

Come accennato sopra, la stabilità è il secondo fattore importante da monitorare. Nei radiosondaggi della figura 3 si può stimare la stabilità confrontando la curva blu con quella nera di destra, che descrive l’andamento della temperatura. L’area compresa fra le due curve rappresenta infatti il potenziale che hanno a disposizione i temporali per svilupparsi, chiamato in gergo tecnico CAPE (Convective Available Potenzial Energy). Per approfondire, si veda questa nostra pagina. In questo evento di pioggia avremo valori sull’ordine dei 400-800 J/kg, che sono piuttosto moderati, seppur sufficienti per sostenere lo sviluppo di importanti temporali.

Incertezza

Rimane comunque incertezza specialmente riguardo all’intensità e alla localizzazione dei temporali.

Per quanto riguarda il primo fattore d’incertezza, l’immagine sottostante mostra come la dispersione dei quantitativi di precipitazione su 12 ore previsti dal modello ICON-CH2-EPS sia ancora notevole: lo scenario meno piovoso mostra per le regioni più toccate, ovvero in una fascia tra il Ticino centro-meridionale e l’Alto Moesano accumuli intorno agli 80-100 mm, mentre quello più piovoso indicherebbe degli accumuli sui 120-150 mm. Anche per quanto riguarda gli accumuli orari sono presenti alcuni scenari più piovosi di quelli descritti sopra, con valori che in alcuni momenti potranno superare i 30 mm e spingersi fin verso i 40-50 mm.

Anche l’esatta localizzazione dell’epicentro delle precipitazioni è ancora piuttosto incerta. Il modello ICON-CH2-EPS mostra l’epicentro in una fascia tra il Locarnese e l’Alto Moesano, tuttavia in relazione ai dati mostrati dai radiosondaggi discussi sopra, questo si troverà probabilmente un po’ più a sud, quindi piuttosto in una fascia tra il Ticino centro-meridionale e l’Alto Moesano.

Allerta forti piogge anche al Nord delle Alpi

Domenica pomeriggio, ancora prima del fronte freddo, si svilupperanno alcuni temporali isolati in montagna, più estesi verso sera. Nel corso della serata e nella notte su lunedì al nord e nelle Alpi sono attese precipitazioni estese in parte temporalesche. Lunedì mattina a nord delle Alpi e nelle Alpi le precipitazioni cesseranno a partire da ovest, lunedì pomeriggio il fronte freddo si sposterà verso est, ma dato che il Nord delle Alpi resterà comunque all'interno di una massa d'aria instabile, si potranno sviluppare comunque locali rovesci, ma non sono attese precipitazioni estese e abbondanti.

Fra domenica sera e lunedì a metà giornata nelle regioni allertate con livello 3 lungo le Prealpi e sul vicino Altopiano sono attesi da 40 a 70 mm di pioggia. Nel centro dei Grigioni fra il tardo pomeriggio di domenica e lunedì a mezzogiorno cadranno da 50 a 80 mm. Nelle regioni limitrofe allertate con un livello 2 sono attesi da 20 a 40 mm.