Approfondimento tecnico
A sud delle Alpi le precipitazioni saranno causate dalle correnti meridionali, che sospingeranno contro le Alpi una gran quantità di aria umida. In questi casi l’intensità delle precipitazioni dipende dalla velocità delle correnti da sud e dalla predisposizione dell’atmosfera a favorire i moti verticali che portano allo sviluppo delle nuvole e degli eventuali temporali, caratteristica che viene denominata instabilità atmosferica. Velocità del vento e instabilità atmosferica alle varie quote sono visibili in modo chiaro nelle simulazioni dei radiosondaggi effettuate dai modelli numerici. Diamo quindi uno sguardo a quelle previste fino a domani mattina.
Il radiosondaggio previsto sulla zona di Chiasso per le ore 02 locali mostra che in quota, oltre i 5 km circa, le correnti soffieranno da sudovest con un’intensità di 30-50 nodi, mentre sotto i 3 km dal settore sud e con intensità molto più blande, dell’ordine dei 5-10 nodi. Il profilo verticale del vento è visibile nel radiosondaggio dalle barbule che si trovano a destra della curva di temperatura. Nei casi di precipitazioni orografica come quello che ci apprestiamo a vivere, la velocità delle correnti alle quote più basse è fondamentale nel determinare l’apporto di umidità verso le Alpi e quindi la “ricarica” di umidità per i temporali che si sviluppano proprio a ridosso delle montagne. Nella prima parte della notte, queste correnti saranno piuttosto deboli. Nella seconda parte della notte esse tenderanno invece ad intensificarsi, infatti alle 8 locali il modello simula una corrente da sud fino a 25 nodi circa, seppur senza raggiungere valori molto elevati. Per approfondire questo aspetto, si veda il blog riguardo la famosa linea temporalesca.
Come accennato sopra, la stabilità è il secondo fattore importante da monitorare. Nei radiosondaggi della figura 3 si può stimare la stabilità confrontando la curva blu con quella nera di destra, che descrive l’andamento della temperatura. L’area compresa fra le due curve rappresenta infatti il potenziale che hanno a disposizione i temporali per svilupparsi, chiamato in gergo tecnico CAPE (Convective Available Potenzial Energy). Per approfondire, si veda questa nostra pagina. In questo evento di pioggia avremo valori sull’ordine dei 400-800 J/kg, che sono piuttosto moderati, seppur sufficienti per sostenere lo sviluppo di importanti temporali.