All’origine delle linee di precipitazione quasi stazionarie come quella che si è verificata nelle ultime ore c’è l’interazione fra i venti alle diverse quote e l’orografia della regione del Lago Maggiore. Infatti il vento sudorientale in arrivo dalla Pianura Padana trasporta aria umida e mite verso le Alpi. La forma particolare dell’orografia della regione del Lago Maggiore, che mostra una specie di imbuto rovesciato, favorisce il sollevamento dell’aria sui primi rilievi prealpini piemontesi, in particolare a nordovest del Lago Maggiore o a volte anche più verso sudovest fin verso l’Eporediese. In altre parole, il sollevamento avviene laddove il vento incontra la catena alpina perpendicolarmente ad esso.
Il sollevamento orografico porta alla formazione delle nuvole e delle precipitazioni che, crescendo, salgono di quota incontrando venti dapprima da sud e poi da sudovest. In questo modo le precipitazioni sono trasportate verso nordovest, andando ad interessare le zone poste fra l’Alto Piemonte e la Valle Maggia dove ritroviamo il massimo climatologico menzionato sopra. L’aria in arrivo dalla pianura molto spesso è anche un po’ instabile, questo vuol dire che oltre al sollevamento meccanico dato dalle montagne vi è anche un sollevamento di carattere termodinamico. Senza entrare nei dettagli più tecnici, l’instabilità accentua il sollevamento e quindi la formazione delle precipitazioni e degli eventuali temporali.