Ambito dei contenuti

Si vedono nuovamente le montagne!
MeteoSvizzera-Blog | 15 giugno 2025

La spiccata attività temporalesca di ieri pomeriggio nella regione alpina ha determinato un netto cambiamento della massa d'aria sull'insieme del versante sudalpino. Calo delle temperature, atmosfera più limpida: ecco che le nostre amate montagne sono nuovamente visibili anche dalle basse quote. In questo blog proponiamo una breve retrospettiva di quanto successo ieri, una giornata meteorologicamente molto particolare.

Panorama dal Pizzo Matro, domenica 15 giugno 2025 ore 08:30. Fonte: Webcam Roundshot
Panorama dal Pizzo Matro, domenica 15 giugno 2025 ore 08:30. Fonte: Webcam Roundshot
  • Tempo

Piè di pagina

Navigazione top bar

Autorità federali svizzere

Navigazione di servizio

Contesto meteorologico

Durante la giornata di sabato 14 giugno 2025 la situazione meteorologica generale sull'Europa è stata contraddistinta dalla presenza di una dorsale anticiclonica in quota, il cui asse si è gradualmente spostato più a est rispetto alla Svizzera. A causa di questo spostamento, le correnti suono ruotate a sudovest convogliano aria ancora molto calda e umida, ma gradualmente più instabile.

Come evidenziato sulla serie di immagini sulla Fig. 1 (ovale rosso), un'onda secondaria, sospinta da queste correnti sudoccidentali, ha raggiunto e attraversato il nostro Paese nel corso del pomeriggio. La massa d'aria molto calda e potenzialmente instabile presente nella regione alpina era molto propensa allo sviluppo di temporali, anche di forte intensità. Un grande potenziale però che, senza un aiutino "esterno", non sarebbe riuscito a innescare le cellule temporalesche. Per fare una similitudine è come se la nostra auto ha il serbatoio pieno di carburante (o le batterie cariche), ma se non effettuiamo l'accensione con la chiave il motore non si mette in funzione. Tornando alla meteorologia: il passaggio dell'onda secondaria in questione ha rappresentato l'elemento determinante (nel gergo tecnico si parla di triggering) per il loro sviluppo dei temporali.

Fig. 1. Analisi del modello ad alta risoluzione ECMWF (geopotenziale, velocità del vento a 300 hPa sovrapposte a un’immagine del vapore acqueo del satellite Meteosat, geopotenziale e temperatura a 500 hPa, geopotenziale, velocità del vento e umidità a 700 hPa, pressione al suolo e temperatura a 850 hPa), 14.06.2025 ore 12:00 UTC (14:00 locali).
Fig. 1. Analisi del modello ad alta risoluzione ECMWF (geopotenziale, velocità del vento a 300 hPa sovrapposte a un’immagine del vapore acqueo del satellite Meteosat, geopotenziale e temperatura a 500 hPa, geopotenziale, velocità del vento e umidità a 700 hPa, pressione al suolo e temperatura a 850 hPa), 14.06.2025 ore 12:00 UTC (14:00 locali). (ECMWF-MeteoSvizzera)

Tuttavia, come molti dei lettori avranno notato, questo disturbo non è stato sufficiente per sviluppare i temporali nella fascia prealpina e nella vicina Pianura Padana. In queste regioni in effetti, nonostante una buona instabilità, la massa d'aria nei bassi strati era molto poco propensa per l'innesco dei temporali. Uno "stimolo" più forte sarebbe stato necessario.

Fig. 2. Accumuli di precipitazioni sulle 6 ore tra le 11:00 e le 17:00 (ore locali) del 14 giugno 2025. Algoritmo CombiPrecip.
Fig. 2. Accumuli di precipitazioni sulle 6 ore tra le 11:00 e le 17:00 (ore locali) del 14 giugno 2025. Algoritmo CombiPrecip. (MeteoSvizzera)
Fig. 3. Anche la parte meridionale della Valposchiavo è stata interessata da un temporale violento con un po' di grandine a Campocologno. Foto: viadotto elicoidale di Brusio, L. Nisi.
Fig. 3. Anche la parte meridionale della Valposchiavo è stata interessata da un temporale violento con un po' di grandine a Campocologno. Foto: viadotto elicoidale di Brusio, L. Nisi.

Fine della breve ondata di caldo

Come previsto, la breve ondata di caldo è arrivata rapidamente e altrettanto rapidamente se n'è andata. E questo grazie all'attività temporalesca di ieri pomeriggio che ha determinato un consistente rimescolamento della massa d'aria. E questo non solo nella fascia alpina ma, grazie alle discendenze di aria più fresca, anche nelle regioni della fascia prealpina e regioni adiacenti (fino a circa 50 km a sud del confine con l'Italia) dove non si sono verificati temporali.

La breve ondata di caldo si evidenziata maggiormente, ancora una volta (in modo simile ai periodi canicolari dell'estate 2024), per le temperature minime e l'alto tasso di umidità, piuttosto per le punte massime. Soprattutto ieri verso metà giornata tutti avranno notato quanto afosa era la massa d'aria.

Tab. 1. Temperature minime, medie, massime e umidità relativa minima giornaliera misurati presso le stazioni da bassa quota a Sud delle Alpi. Evidenziato in rosso le notti tropicali (Tmin uguali o superiori a 20°C) e le giornate tropicali (Tmax uguali o superiori a 30 °C). In giallo i superamenti delle soglie canicolari (Tmean uguale o superiore a 25 °C), in giallo chiaro le temperature che si sono avvicinate alle soglie (tolleranza 0.5 °C).
Tab. 1. Temperature minime, medie, massime e umidità relativa minima giornaliera misurati presso le stazioni da bassa quota a Sud delle Alpi. Evidenziato in rosso le notti tropicali (Tmin uguali o superiori a 20°C) e le giornate tropicali (Tmax uguali o superiori a 30 °C). In giallo i superamenti delle soglie canicolari (Tmean uguale o superiore a 25 °C), in giallo chiaro le temperature che si sono avvicinate alle soglie (tolleranza 0.5 °C). (MeteoSvizzera)

Nei grafici sotto risulta però evidente come, considerando le regioni non toccate dei temporali, il rimescolamento della massa d'aria sia stato più efficiente nel Ticino centrale rispetto al Sottoceneri. In effetti nella giornata di sabato le temperature medie sono risultate leggermente sotto le soglie a Locarno-Monti, mentre la giornata è risultata ancora canicolare a Lugano.

Fig. 4a e 4b. Temperatura minima, media e massima per Lugano (sopra) e Locarno-Monti (sotto). Osservazioni e previsione data4web. Evidenziato in rosso i superamenti delle soglie canicolari, in blu l'effetto del rimescolamento dei temporali pomeridiani a Locarno-Monti nel pomeriggio di ieri e in nero le temperature massime previste per domani causate dalla corrente favonica.
Fig. 4a e 4b. Temperatura minima, media e massima per Lugano (sopra) e Locarno-Monti (sotto). Osservazioni e previsione data4web. Evidenziato in rosso i superamenti delle soglie canicolari, in blu l'effetto del rimescolamento dei temporali pomeridiani a Locarno-Monti nel pomeriggio di ieri e in nero le temperature massime previste per domani causate dalla corrente favonica. (MeteoSvizzera)

Inquadramento climatologico

La breve ondata di caldo che ha caratterizzato questo inizio estate, risulta, nonostante la sua durata limitata nel tempo, relativamente precoce. Anche se i periodi canicolari sono sempre più frequenti anche all'inizio e alla fine della stagione estiva, uno superamento delle soglie per due giorni consecutivi prima della metà del mese di giugno risulta un evento ancora piuttosto raro. Non parliamo però di record: singoli superamenti (anche dovuti a correnti favoniche) sono già avvenuti nella tarda primavera in passato. Nel 2003 invece, un prolungato periodo canicolare (livello 3, secondo le attuali soglie di allertamento) è iniziato già il 10 giugno.

Previsione temperature prossimi giorni

Dai grafici sulla Fig. 4 risultano evidenti le temperature massime della giornata di lunedì. Dopo l'arrivo del fronte freddo a nord delle Alpi nella serata di oggi domenica, che causerà una marcata situazione temporalesca soprattutto a nord delle Alpi, la pressione al suolo aumenterà causando un gradiente di pressione nord-sud. Dopo qualche rovescio o temporale anche a sud delle Alpi, a partire dalla serata-notte le vallate alpine saranno interessate da una moderata corrente favonica. Domani in giornata il gradiente barico nord-sud (differenza di pressione Kloten-Lugano) toccherà gli 8 hPa: è molto probabile che nel corso della giornata la corrente favonica toccherà quindi anche le pianure del Ticino centro-orientale. Le temperature massime toccheranno nuovamente valori sopra i 30 °C (presumibilmente fino a 31-32 °C), ma con un tasso di umidità molto più basso. Giornata ancora calda quindi, ma non più afosa. In seguito la previsione delle temperature di data4web (previsioni automatiche che vedete sull'App di MeteoSvizzera o sul sito web) mostra un graduale rialzo, sfiorando o superando lievemente le soglie canicolari a livello locale. Tuttavia al momento i meteorologi considerano questo aumento troppo rapido e quindi le temperature risultano presumibilmente sovrastimate dal sistema automatico: fino al prossimo fine settimana i superamenti delle soglie canicolari risultano poco probabili.

Bye bye al pulviscolo legato agli incendi canadesi e polveri sahariane

Il rimescolamento della massa d'aria nella giornata odierna non ha contribuito solo all'abbassamento delle temperature e dell'umidità, ma anche al miglioramento della visibilità. La Fig. 4 mostra in modo evidente questo aspetto. Inizialmente la regione alpina era stata interessata da un denso pulviscolo legato ai vasti incendi in Canada e in seguito anche dall'afflusso di polveri sahariane.

Fig.5. Panorama dalla webcam del Monte Tamaro. Confronto tra la mattina dell'11 giugno 2025 e la mattinata odierna.
Fig.5. Panorama dalla webcam del Monte Tamaro. Confronto tra la mattina dell'11 giugno 2025 e la mattinata odierna. (Roundshot)

Ulteriori informazioni: