In modo simile all’evento alluvionale della Mesolcina del 21 giugno 2024, anche l’alluvione nell’Alta Vallemaggia si contraddistingue per la persistenza delle forti precipitazioni temporalesche piuttosto che per singoli accumuli di precipitazione estremi sul brevissimo periodo: su un periodo di 10 minuti il pluviometro di Bignasco (il più vicino all’epicentro) ha fatto segnare un massimo di 13.6 mm. Questo quantitativo rappresenta “solo” il quarto valore più elevato registrato durante l’evento: i pluviometri di Chironico, Maggia e Acquarossa, durante le ultime fasi delle precipitazioni in Alta Vallemaggia, in concomitanza con lo spostamento della linea di convergenza verso est, hanno registrato valori sui 10 minuti più elevati (fino a 15.0 mm). Inoltre, questo valore, pur indicando un’elevata intensità delle precipitazioni, è nettamente inferiore al valore record svizzero misurato a Losanna nel 2018 (41.0 mm) o al record per il Ticino misurato a Locarno-Monti nel 2003 (33.6 mm) e superato a Cadenazzo pochi giorni dopo l’evento oggetto di questo rapporto, con ben 37.1 mm, durante il passaggio di un violento temporale grandinigeno il 12 luglio 2024.
Ciò significa che le precipitazioni cadute sui brevi intervalli (10 minuti) sono state significative, ma non estreme. L’eccezionalità dell’evento è piuttosto da ricercare nella persistenza delle intensità elevate di pioggia su un lasso di tempo di 6 ore circa con due fasi distinte: la prima caratterizzata da una certa variabilità dell’intensità delle precipitazioni a causa del frequente passaggio di cellule temporalesche (fase 1), la seconda dalla persistenza di precipitazioni intense, senza più interruzioni o temporanee attenuazioni, dovuta alla presenza del fronte temporalesco stazionario (fase 2). È soprattutto in questa seconda fase, la quale ha causato ingenti quantitativi di pioggia in un terreno già saturo e con i corsi d’acqua già in piena, che il pluviometro cantonale di Cavergno/Bignasco e quello di MeteoSvizzera posizionato a Cevio hanno rilevato una sequenza di vari intervalli consecutivi di 10 minuti con un'intensità molto elevata (Tab. 1).
L'analisi degli accumuli di precipitazione in 10 minuti presso le stazioni di rilevamento automatiche sul versante sud delle Alpi mostra che quantità di precipitazione superiori a 10 mm in 10 minuti per un pe-riodo di 30 minuti o più sono un evento osservato piuttosto raramente per le stazioni delle valli alpine meridionali, compresa le stazioni di MeteoSvizzera di Cevio. Se consideriamo tutte le stazioni disponibili per l'analisi, troviamo che su un totale di 454 “anni osservati” tale sequenza è stata osservata solo in 28 eventi (incluso le recenti due sequenze consecutive registrate a Grono il 21 giugno 2024).