I fenomeni meteorologici sono generati da due fonti energetiche principali:
- Il sole
- Il vapore acqueo
Il principale contributo del sole all'energia atmosferica è quello di consentire alle masse d'aria di muoversi. Lo fa riscaldando in modo non uniforme la Terra tra le regioni tropicali e polari, generando così differenze di temperatura e densità, e quindi di pressione, tra queste masse d'aria. Per cercare di ristabilire l'equilibrio idrostatico tra queste regioni, l'aria si muove sotto forma di vento.
Il contributo energetico del vapore acqueo interviene in un secondo momento, quando l'aria inizia a muoversi verticalmente. Sollevandosi l'aria si raffredda permettendo alle molecole d'acqua, presenti sotto forma di vapore, di unirsi per formare delle goccioline. Questo processo, chiamato “condensazione”, genera una grande quantità di energia.
L'energia presente in un temporale
I movimenti verticali dell'atmosfera sono quindi all'origine di due processi apparentemente contraddittori:
- Consentono all'atmosfera di raffreddarsi (per decompressione) fino a raggiungere la saturazione e produrre acqua liquida.
- Questa produzione di acqua liquida (condensazione) si traduce a sua volta nel rilascio di una grande quantità di energia sotto forma di calore recuperato dall'atmosfera circostante.
Ma allora la domanda sorge spontanea: quando sale, l'aria si raffredda o si riscalda?
La risposta è la seguente: l'aria si raffredda sempre quando sale, ma più produce acqua liquida, più si raffredda lentamente. L'aria perfettamente secca perderà circa 1 °C ogni 100 m, mentre l'aria satura perderà in media solo 0,6 °C.
La quantità di calore riassorbita dall'atmosfera in una porzione di aria ascendente satura dipende quindi dalla quantità di acqua presente sotto forma di vapore acqueo in quella stessa porzione.
Che cos'è il vapore acqueo? Si tratta di molecole d'acqua talmente agitate che rimbalzano l'una sull'altra senza riuscire ad “attaccarsi” tra loro. Questo movimento molecolare ha un nome: calore. Più le molecole di vapore acqueo sono agitate, più è possibile inserirne un gran numero in un volume d'aria senza che si uniscano a formare delle goccioline.
Si può quindi riassumere il concetto nel modo seguente:
- Più l'aria è calda, più può contenere vapore acqueo, di conseguenza più energia può essere rilasciata durante la condensazione.
- A parità di temperatura, maggiore è la quantità di vapore acqueo contenuta in una massa d'aria, maggiore è l'energia che può essere rilasciata durante la condensazione.
Poiché un'immagine vale più di mille parole, cercheremo di illustrare il concetto con l'ausilio di alcuni radiosondaggi.
CAPE: l'energia presente in una particella ascendente
Quando una massa d'aria perfettamente secca si raffredda, segue una delle curve inclinate riportate di seguito in funzione della sua temperatura iniziale; il tasso di raffreddamento è relativamente costante, circa 1 °C ogni 100 m di altitudine. Prendiamo ad esempio una temperatura iniziale di 20 °C: