L'irruzione di aria fredda di domenica, in particolare a Nord delle Alpi, ha favorito il calo delle temperature durante la notte. A causa della massa d'aria secca e polare che è affluita, sono state registrate gelate al suolo e persino in aria (temperatura a 2 metri di altezza inferiore a 0 gradi) a seguito del raffreddamento notturno per perdita di calore in assenza del soleggiamento.
Anche la prossima notte sono previste gelate al suolo, per le quali sono state emesse delle relative allerte. Si parla di gelo al suolo quando la temperatura in prossimità del suolo (misurata a un’altezza di 5 cm dal terreno) scende sotto gli zero gradi. In tal caso, l’agricoltura e l’edilizia possono subire danni. In particolare la prima in questo periodo dell'anno in cui si parte con le semine primaverili.
Le allerte di gelo al suolo sono diramate soltanto per le basse quote (sotto i 600 m s.l.m.), nel periodo dal 15 marzo al 31 ottobre. Ovviamente il gelo al suolo si verifica anche durante la stagione invernale. Non trattandosi però di un fenomeno straordinario per questo periodo dell'anno, durante l'inverno non viene emanata alcuna allerta per gelo.

Esistono numerosi metodi per proteggere piante e fiori dal gelo. Da un lato, si può aumentare la temperatura dell'aria utilizzando delle fonti di calore come le candele antigelo. Esiste poi un metodo per rallentare l'irraggiamento e il raffreddamento ofuscando l'aria con il fumo.
Negli ultimi anni, tuttavia, è stata data sempre più importanza a un altro metodo di protezione dal gelo che sfrutta le proprietà fisiche dell'acqua. In particolare, la proprietà di rilasciare calore quando l'acqua congela. infatti, alcuni dei processi di trasformazione di stato dell'acqua richiedono energia (evaporazione, fusione), mentre altri rilasciano energia (condensazione, congelamento).
L'irrigazione antigelo si basa proprio sulla proprietà dell'acqua di rilasciare calore quando gela. L'acqua viene spruzzata sulle piante con gli irrigatori quando la temperatura è ancora appena sopra lo zero.

Non appena la temperatura scende sotto gli zero gradi, la pellicola d'acqua sulle piante inizia a congelare. Anche se la temperatura ambiente scende sotto gli zero gradi, il continuo congelamento rilascia calore. Di conseguenza, la temperatura nel ghiaccio (cioè nella pianta) si mantiene intorno a 0°C. Anche le cellule delle piante sono solitamente dotate di una protezione antigelo, che riduce in qualche modo la temperatura di congelamento della linfa cellulare. Ciò significa che non congelano a una temperatura di 0°C o addirittura appena inferiore. Tuttavia, l'irrorazione deve essere mantenuta per tutto il periodo di gelo, altrimenti l'intera pianta congelerebbe.

Questo metodo viene spesso utilizzato per gli alberi da frutto o per le colture vicine al terreno. Tuttavia, l'applicazione richiede alcune condizioni. La temperatura deve risalire al di sopra del punto di congelamento durante il giorno, altrimenti il ghiaccio potrebbe rompere le piante, per non parlare delle grandi quantità d'acqua necessarie. Per questo tipo di protezione dal gelo sono necessarie anche condizioni di assenza di vento e un'umidità sufficiente, perché altrimenti si disperde troppo calore attraverso l'evaporazione.
