Ulteriori condizioni favorevoli:
- Topografia: l'aria fredda, essendo più densa, scorre per effetto della gravità verso il basso lungo i pendii e accumulandosi negli avvallamenti.
- Poco vento, per evitare che l’aria negli strati più vicini al suolo non si mescoli con quella più calda soprastante.
- Notte serena, in quanto favorisce il raffreddamento dell’aria per effetto dell’irraggiamento.
- Aria secca, per far sì che nel corso della notte non si formi nebbia o nebbia alta che andrebbe a ridurre o ostacolare il raffreddamento per irraggiamento.
Prime gelate al suolo
A nord delle Alpi, in pianura le prime gelate al suolo della stagione autunnale si osservano di regola a partire da settembre. Tuttavia, nelle stazioni di misura di Ginevra e Payerne che dispongono entrambe di una lunga serie di dati della temperatura a 5 cm, la prima gelata al suolo dell’autunno si verifica prevalentemente nel mese di ottobre, solo in casi rari essa si fa attendere fino a inizio novembre.
Anche nelle stazioni con serie di misura più brevi, ovvero con inizio nel 1981, la prima gelata al suolo dell’autunno si osserva di regola in ottobre. Fa eccezione la stazione di misura di Berna dove la prima gelata si verifica spesso in settembre, occasionalmente anche già alla fine di agosto.
Nelle pianure del versante meridionale delle Alpi, la prima gelata al suolo si verifica in media nella seconda metà di ottobre. Nella stazione di misura di Lugano, essendo essa situata in prossimità del lago, la prima gelata al suolo si osserva di regola solo in novembre o addirittura in dicembre.