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SwissMetNet il lavoro non manca mai

MeteoSvizzera-Blog | 06 novembre 2024
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La nostra rete di misura al suolo SwissMetNet viene continuamente monitorata, sorvegliata e mantenuta in perfetto stato. Facciamo un breve riassunto degli interventi delle ultime settimane a sud delle Alpi.

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Se talvolta la mancanza, o errore di misura, di parametri importanti viene immediatamente riscontrata e anche notata dagli utenti, in altri casi serve un po’ più di attenzione nel trovare un difetto. Sia il centro di sorveglianza di Payerne, che si avvale anche di algoritmi di controllo automatici, come anche chi sorveglia la qualità delle misure in entrata della banca dati, e non da ultimo l’esperienza degli utilizzatori dei dati in sala previsione, fanno sì che un errore venga immediatamente riscontrato.

"Mi sembra che Grono abbia la temperatura massima un po’ alta, il vento di Lugano segna troppi intervalli di calma, a Biasca ci sono delle raffiche di vento sospette, Stabio non ha segnato precipitazioni durante una fase di pioggia che ha toccato tutto il Ticino"

Da queste comunicazioni informali viene attivata una richiesta di intervento, presso la stazione designata, dal nostro servizio di sorveglianza o dai centri di manutenzione regionale. In una prima analisi il parametro in questione viene bloccato per evitare di divulgare misure errate.

L’intervento viene assegnato al centro di manutenzione regionale che valuta dapprima da remoto i possibili errori o guasti. Alcuni errori di misura possono essere gestiti da remoto, come nel caso di Biasca dove un errore di lettura della misura di riferimento interna dello strumento portava a delle raffiche di vento troppo elevate. In questo caso è possibile passare in modalità provvisoria da remoto e continuare le misure prima dell’intervento sul posto, nel frattempo un nuovo anemometro è già in viaggio per il Ticino per essere immediatamente sostituito.

In altri casi, come le elevate temperature di Grono dovute ad un difetto della ventilazione dello strumento, le misure devono essere interrotte fino alla sostituzione urgente dello strumento.

Per Lugano invece le misure erano da considerare accettabili, ma l’anemometro risultava essere affaticato, troppa frizione in caso di vento debole, ed è stato sostituito. Le misure ufficiali saranno nuovamente valutate prima e dopo l’intervento, e eventualmente corrette.

Spesso ci avvalliamo anche degli osservatori sul posto, che sorvegliano e mantengono le stazioni di misura, come è stato il caso di Stabio, dove nel pluviometro erano caduti degli aghi di pino marittimo bloccando il bilanciere di misura, e impedendo così le registrazioni. Una volta rimossi, e verificato l’invio dei dati in collaborazione con il centro di manutenzione, le misure sono state nuovamente messe in servizio. Le misure mancanti saranno ricostruite, dai collaboratori di Zurigo responsabili della qualità dei dati, grazie alle misurazioni radar e stazioni di misura vicine, in questo caso Coldrerio.

Nel frattempo tutti gli interventi per guasti sono stati risolti con successo, e anche la manutenzione di Lugano è stata archiviata per il 2024.

Non ci resta che pianificare le ulteriori manutenzioni in scadenza, una vuotatura del pluviometro a pesata OTT di Cevio ormai pieno, e sperare in pochi guasti.

CMReg Sud SwissMetNet

Il centro di manutenzione Sud è responsabile di 21 stazioni di misura a sud delle Alpi, della loro manutenzione come anche delle rotazioni di strumenti per la loro calibrazione, dei contatti con i sorveglianti locali e del servizio guasti sulla rete. Il centro di manutenzione è inoltre attivo in sostegno di lavori sulle stazioni di misura, come il rinnovo o l’aggiunta di sensori, come anche il contatto con i proprietari dei siti di misura in caso di nuovi progetti o dislocazioni. Attualmente due stazioni di misura sono in progetto, San Bernardino dove è prevista la costruzione di un nuovo palo anemometrico e Lugano dove la stazione di misura completa dovrà essere dislocata visto i progetti di rifacimento legati alla sede attuale presso il Palazzetto delle Scienze.

A sud delle Alpi solo due persone si occupano a tempo parziale di questo compito per un totale di 0.6 unità di personale.