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„Twisters“ il film: cos'è cambiato in 30 anni

MeteoSvizzera-Blog | 28 agosto 2024

Il nuovo film “Twisters”, attualmente in programmazione nei cinema, mostra i cacciatori di tornado e gli scienziati che cercano di prevedere e descrivere meglio questi fenomeni. Cosa è cambiato realmente nella previsione dei tornado negli Stati Uniti in quasi 30 anni trascorsi dall'uscita del film originale nel 1996?

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La tecnologia

Nel 1996 i social network erano ancora agli albori e non erano ancora così utilizzati come oggi. Non c'erano Facebook, Instagram, X o TikTok e non c'era YouTube per mostrare i tornado in azione quasi nel momento in cui si verificano. Il primo social network, “Six Degrees”, fu lanciato nel 1996 e ci sarebbero voluti altri sette anni prima che fosse disponibile “MySpace”. Gli smartphone non erano ancora disponibili per seguire le animazioni delle precipitazioni sulle app meteorologiche, per ricevere allerte o condividere osservazioni in crowdsourcing. Il primo iPhone arrivò sul mercato solo 11 anni dopo.

La previsione

Lo "Storm Prediction Center" (SPC), che fa parte del National Weather Service (NWS) e della National Oceanic and Atmsopheric Administration (NOAA), si coordina con i centri di previsione regionali in tutto il Paese ed è responsabile dell'emissione di allerte per temporali e tornado. Nel 1996, questo centro non beneficiava ancora di una stretta collaborazione con i ricercatori scientifici. Solo poco tempo dopo il centro si è spostato da Kansas City a Norman (Oklahoma) per avere una più stretta sinergia con la comunità scientifica. All'epoca, l'SPC emetteva una previsione sul rischio di temporali forti (compresi i tornado) solo per i due giorni successivi. Oggi lo fa per i tre giorni successivi e fornisce anche una previsione approssimativa per i cinque giorni successivi.

In passato non era possibile lavorare con modelli di previsione numerica di insieme o probabilistici. Oggi, questi modelli consentono di includere vari scenari nelle previsioni per i giorni successivi. Non esistevano ancora nemmeno i modelli numerici che trattano esplicitamente i fenomeni temporaleschi (i cosiddetti CAMs - Convection Allowing Models). Sebbene questi modelli non siano sempre di grande aiuto nel prevedere i tornado o la loro formazione in un luogo specifico, spesso consentono di valutare meglio della futura pericolosità dei fenomeni temporaleschi su ampie regioni.

I radar

Negli Stati Uniti, la rete nazionale di radar meteorologici con tecnologia Doppler (NEXRAD) non era ancora stata completata quando uscì nelle sale il primo film “Twister”. Solo l'anno successivo (1997), i meteorologi poterono iniziare a utilizzare questa tecnologia per riconoscere meglio le rotazioni all'interno delle celle temporalesche. Oggi la tecnologia a doppia polarizzazione può essere utilizzata per identificare la forma delle idrometeore (gocce, grandine, fiocchi di neve) e anche dei detriti trasportati nella circolazione del tornado.

Il servizio meteorologico nazionale (National Weather Service) degli Stati Uniti dispone inoltre di nuove strategie di scansione radar, che consentono di riconoscere più rapidamente e meglio i cambiamenti dinamici all'interno dei temporali. Grazie a questi miglioramenti, il tempo di preavviso degli avvisi di tornado negli Stati Uniti è aumentato in media di 12 minuti negli ultimi 30 anni.

Maggiori informazioni sulla rete svizzera di radar meteorologici.

Le allerte

Nel 1996, negli Stati Uniti sono stati emesse allerte per temporali violenti e tornado (equivalenti ai nostri flash-orages) per intere "counties" (contee). Di conseguenza, questo tendeva a mettere in guardia troppe persone, poiché il temporale, con o senza tornado, spesso colpiva solo una parte della contea, trattandosi di un fenomeno locale. Nel 2007, il National Weather Service ha sviluppato avvisi più precisi, basati direttamente sulle estrapolazioni degli echi radar previsti nei successivi 30 minuti o 1 ora.

Oggi, negli Stati Uniti, data la loro vulnerabilità a questo fenomeno, il pubblico beneficia ora anche di diversi tipi di allerta tornado. Si basano sulla semplice identificazione di rotazioni all'interno del temporale (che non garantisce la formazione di un tornado al suolo) o sull'identificazione visiva di un tornado al suolo da parte di testimoni oculari. Questo fa scattare la cosiddetta “emergenza tornado” quando fenomeni potenzialmente distruttivi si avvicinano alle città. Oggi negli Stati Uniti il tempo medio di allerta è di 15 minuti (rispetto ai 3 minuti nel 1996). Questo lasso di tempo può sembrare molto breve, ma riflette la complessità della formazione di questo fenomeno, anche su terreni pianeggianti.

Ulteriori informazioni sulle previsioni ad alta risoluzione degli sviluppi meteorologici in Svizzera.

Analisi dei danni sul posto

L'intensità dei tornado viene valutata in base ai danni che provocano al suolo e classificata utilizzando la scala Fujita. Questa scala è stata sviluppata nel 1971 negli Stati Uniti dallo scienziato giapponese Theodore Fujita ed era già in uso nel 1996 per classificare l'intensità dei tornado da F0 a F5. A causa di alcune limitazioni della scala, nel 2007 scienziati e ingegneri ne hanno sviluppato una versione aggiornata, ora nota come Enhanced Fujita Scale (EF).

La versione migliorata della Scala Fujita tiene conto di una più ampia gamma di composizioni degli edifici e permette di far corrispondere meglio l'entità dei danni alle diverse strutture e alle velocità del vento che probabilmente li hanno causati. In Europa, date le diverse filosofie edilizie, è stata sviluppata una nuova scala chiamata “The International Fujita Scale”. Questa scala tiene conto delle normative edilizie delle diverse parti del mondo e dei diversi materiali utilizzati.

I tornado restano un fenomeno difficile da prevedere

Nonostante tutti i miglioramenti tecnologici degli ultimi decenni, i tornado rimangono un fenomeno difficile da prevedere. Nonostante il costante miglioramento dei modelli di previsione e le tecnologie sempre più potenti e moderne, lo sviluppo di un fenomeno così localizzato e spesso di breve durata rimane una sfida importante.

È un po' come la medicina e l'astrofisica. Più cerchiamo di analizzare e comprendere l'infinitamente piccolo, più diventa difficile. Poiché l'atmosfera è intrinsecamente caotica e più ci si allontana dallo zero (attrattore di Lorenz) più aumenta il disordine, l'incertezza, la dispersione. Lo stesso vale per la prevedibilità dei fenomeni su scala molto piccola. Tuttavia, i passi avanti già compiuti in questo campo permetteranno senza dubbio di comprendere e prevedere meglio i tornado in futuro, per quanto piccoli possano essere.

Per saperne di più sulla teoria del caos.