Le allerte
Nel 1996, negli Stati Uniti sono stati emesse allerte per temporali violenti e tornado (equivalenti ai nostri flash-orages) per intere "counties" (contee). Di conseguenza, questo tendeva a mettere in guardia troppe persone, poiché il temporale, con o senza tornado, spesso colpiva solo una parte della contea, trattandosi di un fenomeno locale. Nel 2007, il National Weather Service ha sviluppato avvisi più precisi, basati direttamente sulle estrapolazioni degli echi radar previsti nei successivi 30 minuti o 1 ora.
Oggi, negli Stati Uniti, data la loro vulnerabilità a questo fenomeno, il pubblico beneficia ora anche di diversi tipi di allerta tornado. Si basano sulla semplice identificazione di rotazioni all'interno del temporale (che non garantisce la formazione di un tornado al suolo) o sull'identificazione visiva di un tornado al suolo da parte di testimoni oculari. Questo fa scattare la cosiddetta “emergenza tornado” quando fenomeni potenzialmente distruttivi si avvicinano alle città. Oggi negli Stati Uniti il tempo medio di allerta è di 15 minuti (rispetto ai 3 minuti nel 1996). Questo lasso di tempo può sembrare molto breve, ma riflette la complessità della formazione di questo fenomeno, anche su terreni pianeggianti.
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