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Situazioni temporalesche: potenziale temporalesco, preallerta temporali e allerte temporali a corto termine

MeteoSvizzera-Blog | 04 luglio 2024
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Su mandato della Confederazione, MeteoSvizzera gestisce una rete di misure e strumenti meteorologici che sono disponibili in ogni momento per permettere di elaborare previsioni e allerte. Queste contribuiscono in maniera determinante alla sicurezza della popolazione svizzera e al buon funzionamento dell’economia e della società. Fra i fenomeni meteorologici per i quali MeteoSvizzera deve emettere allerte, i temporali restano i più complessi da prevedere. Il blog di oggi analizza in dettaglio la procedura in vigore a MeteoSvizzera in questo genere di situazioni.

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In caso di previsioni di maltempo, MeteoSvizzera emette dei preavvisi e delle allerte per informare le autorità e la popolazione sulle problematiche meteorologiche in gioco. A tal fine, i team di previsione analizzano ogni situazione potenzialmente pericolosa per poi comunicare, con un approccio probabilistico, il contesto meteorologico, i potenziali valori critici come pure l’incertezza relativa ai differenti parametri (esempio: distribuzione temporale e spaziale dell’evento previsto).

Per tutti i fenomeni meteorologici, non appena la probabilità di evenienza raggiunge il 40%, al più presto 72 ore prima dell’evento, è possibile inviare una preallerta alle autorità cantonali, agli organi di soccorso e alla popolazione attraverso la carta dei pericoli. Nel caso specifico dei temporali, la preallerta informa su un potenziale temporalesco o, in altre parole, indica la presenza di un numero significativo di ingredienti meteorologici che potrebbero portare alla formazione di temporali di una certa intensità. A causa della complessità della previsione dei temporali, descritta più avanti, questo tipo di preallerta viene emesso per grandi regioni, come ad esempio l'intero Altopiano, il Vallese o il Ticino. Una preallerta non significa dunque che tutte le regioni preallertate saranno toccate dai temporali, ma che vi è una probabilità di almeno il 40% che ciò accada. Per quanto riguarda il periodo di allertamento, le preallerte coprono l’intero periodo dell’evento, indicando l’intervallo in cui si prevedono le fasi più intense.

Esistono due gradi di pericolo per le preallerte di temporali: il grado 3 e il grado 4. A titolo indicativo, questi due gradi di pericolo sono associati a dei valori (soglie) potenziali, come descritto in dettaglio di seguito.

Gradi di pericolo per le preallerte di temporali violenti

Grado di pericolo 3 (pericolo marcato)

Temporali potenzialmente violenti: raffiche di vento di 90-120 km/h, chicchi di grandine con un diametro di 2-4 cm, precipitazioni di 30-50 mm in 1 ora.

Grado di pericolo 4 (pericolo forte)

Temporali potenzialmente molto violenti: raffiche di vento > 120 km/h, chicci di grandine con un diametro > 4 cm, precipitazioni > 50 mm in 1 ora.

Il seguito della procedura di allertamento per le situazioni temporalesche è diverso rispetto ad altri fenomeni meteorologici. Gli eventi di maltempo legati, ad esempio, al superamento delle soglie di vento o di precipitazioni, sono oggetto di un’allerta (dopo l’eventuale emissione di una preallerta) quando la probabilità di evenienza raggiunge il 70 % durante le 12-24 ore precedenti l’evento. Nel caso dei temporali, le preallerte restano attive fino alla fine del periodo di pericolo. A brevissimo termine (0-1 h prima del temporale) e unicamente se delle cellule temporalesche si sono già sviluppate e si stanno trasformando in temporali con caratteristiche che raggiungono le soglie per un pericolo di grado 3 o 4, vengono poi inviate in automatico le allerte di grado 3 (temporali violenti) o grado 4 (temporali molto violenti), comunemente chiamati “flash-orage”, per le regioni specifiche che si trovano nella loro zona di formazione o sulla loro traiettoria futura. Queste allerte vengono inviate direttamente alle autorità e alla popolazione tramite il sito web di MeteoSvizzera e le notifiche sull'applicazione mobile di MeteoSvizzera.

Questa procedura è stata messa in funzione per garantire un’efficace informazione preventiva relativa al possibile sviluppo di temporali violenti, considerando comunque la natura caotica, localizzata e difficilmente prevedibile di questi fenomeni.

Fenomeni complessi

Come spiegato in un precedente blog, i processi fisici all’origine dei temporali sono complessi e coinvolgono numerosi “ingredienti” atmosferici quali, ad esempio, la temperatura dell’aria in superficie e in quota (nonché il gradiente con cui la temperatura diminuisce con la quota), la variazione della direzione e della velocità del vento con l'altitudine e l'umidità dell'aria al suolo e in quota. Oltre che dallo stato dell'atmosfera, la formazione dei temporali dipende molto dalle condizioni locali molto variabili di temperatura e umidità del suolo, influenzate dalla natura del terreno, dalla presenza di neve sulle montagne, dal tipo di vegetazione e anche dalla configurazione del rilievo.

Un temporale si sviluppa in un arco di tempo breve (da poche decine di minuti a qualche ora) e interessa un'area geografica limitata (poche decine di chilometri). Ciò significa che una valle può essere gravemente colpita da un temporale mentre un'altra, a pochi chilometri di distanza, è solo marginalmente interessata dallo stesso temporale. Allo stesso modo, un temporale può spostarsi molto rapidamente o rimanere stazionario in un luogo per diverso tempo, il che rende difficile la previsione della localizzazione precisa di questi fenomeni.

Le procedure in caso di preallerta per temporali violenti

Quando viene emessa una preallerta per temporali potenzialmente violenti, inviata anche alle autorità, a MeteoSvizzera si mette in moto una catena di processi. Come prima cosa, fin dal primo giorno di emissione della preallerta, i team di previsione invitano le autorità cantonali interessate a un briefing informativo. Di norma, questo incontro si tiene una volta al giorno fino alla fine dell'allerta. Durante questo briefing, i team di previsione di MeteoSvizzera e, in alcuni casi, dell'UFAM, presentano la situazione meteorologica, gli elementi chiave delle previsioni, possibili quantità di precipitazioni, possibili raffiche di vento, ecc. Le autorità cantonali e locali dispongono così degli elementi rilevanti (con le relative incertezze) che consentono loro di adottare misure adeguate per gestire la situazione (ad esempio, chiusura di strade o evacuazioni).

Le collaboratrici e i collaboratori di MeteoSvizzera si tengono pure a disposizione del grande pubblico e dei media per rispondere a tutte le domande legate alla preallerta emessa. A Zurigo e Ginevra il personale è presente in sala previsioni 7/7 giorni, 24/24 ore. A Locarno il team di previsione è raggiungibile 7/7 giorni dalle 6 del mattino alle 18.

L'emissione a corto termine dei cosiddetti "flash orage" viene fatta, come indicato in precedenza, in modo completamente automatico, grazie a sistemi che sorvegliano ogni 5 minuti, 24/24 h, l'evoluzione delle cellule temporalesche sulla base dei dati forniti dalla rete di radar meteorologici di MeteoSvizzera.

Tuttavia, durante il periodo di previsione dei fenomeni temporaleschi, l'evoluzione a breve termine della situazione - nota come nowcasting - viene monitorata anche da ciascuno dei centri regionali. I previsori analizzano le immagini radar e satellitari e i dati di misurazione delle stazioni per identificare il più precocemente possibile lo sviluppo dei temporali. In questo modo, sono sempre in grado di intervenire per fornire un supporto mirato a partner e clienti, o di attivare manualmente le allerte per le regioni interessate se si prevede che il sistema automatico non funzioni correttamente. Esistono anche altre allerte a breve termine legate al passaggio dei temporali, come gli avvisi di venti forti o tempestosi su laghi e aeroporti.

Quando gli ingredienti necessari per la formazione di temporali non sono più presenti e il rischio è nuovamente basso, la preallerta viene revocata. Questa fase è particolarmente importante per le autorità, che il più delle volte sono ancora alle prese con le conseguenze dei temporali e che quindi si rivolgono ai team di previsione per verificare l'evoluzione della situazione a breve termine a livello locale.

L'ultima tappa consiste nell'assicurare un seguito per fornire tutte le informazioni richieste dalle autorità, dalla popolazione e dai media. Inoltre a MeteoSvizzera si effettuano analisi di dettaglio post-evento per tutte le allerte/preallerte di livello 3 e superiore. Questo permette di trarre insegnamenti da ogni situazione e contribuisce a migliorare i nostri servizi.

Venerdì 28 giugno 2024, il potenziale temporalesco è stato valutato come molto importante per sabato 29, il che ha portato all'emissione di una preallerta di grado 3 e 4 per gran parte del territorio svizzero. Durante la giornata del 29 giugno, i temporali hanno effettivamente interessato gran parte delle regioni oggetto di allerta, con diversi gradi di intensità e impatto in tutte le regioni. I Cantoni Ticino e Vallese sono stati particolarmente colpiti. Un'analisi più dettagliata di questi eventi, che hanno causato ingenti danni a persone e cose, sarà oggetto di un rapporto tecnico che verrà pubblicato nei prossimi mesi.