Nel corso della giornata di sabato, una depressione sulla penisola iberica si avvicinerà rapidamente alla regione alpina. La depressione in quota visibile nell'animazione circolerà sui Pirenei, innescando successivamente un sistema di bassa pressione sul sud della Francia. Questo minimo barico si sposterà verso la Svizzera e provocherà un calo di pressione nelle Alpi. Nei bassi strati dell'atmosfera a nord delle Alpi si instaurerà la bise, mentre il favonio si intensificherà nelle vallate nordalpine.
L'avvicinamento della saccatura in quota verso le Alpi favorirà il sollevamento di una massa d'aria già molto instabile. Allo stesso tempo, l'arrivo in Svizzera di aria calda e molto umida, con valori fino a 21°C intorno ai 1500 metri di quota, insieme al riscaldamento diurno nel pomeriggio, contribuirà alla notevole instabilità della massa d'aria. I valori di MUCAPE, uno dei campi meteorologici rilevanti per l'analisi dell'instabilità, stimati dai modelli di previsione potranno raggiungere valori amche superiori a 4000 J/kg. In genere, forti temporali sono attesi a partire da 2000 J/kg di MUCAPE. In particolare a nord delle Alpi, valori superiori a 3000 J/kg non si vedono spesso, mentre sono più tipici nella zona mediterranea.
Con il rafforzamento dei venti aumenterà in modo marcato il gradiente del vento (wind shear) nei bassi strati, visibile nell'animazione sottostante sotto forma di diverse orientazioni delle frecce del vento alle varie quote, il quale potrà favorire l'organizzazione dei temporali in strutture a supercella, propensi a sviluppare a forti raffiche di vento e episodi di grandine.
Si tratta di una combinazione di fattori favorevoli per lo sviluppo di temporali violenti, composto da umidità a bassa quota, estrema instabilità, un meccanismo di sollevamento e, infine, un forte wind shear in quota, sia in termini di velocità che di direzione.
Il rischio di grandine è particolarmente elevato nella regione del Lago di Ginevra e nel Giura. Più i temporali si spostano verso est, più il rischio di grandine diminuisce, ma la grandine è possibile fino alla Svizzera nord-orientale. Verso est aumenta la probabilità di forti raffiche di vento, che potrebbero verificarsi relativamente prima della cella temporalesca vera e propria. Nelle Alpi e sul versante sudalpino invece il principale pericolo riguarda le forti piogge associate ai temporali.
A partire da venerdì sera, aria carica di polvere del Sahara raggiungerà le Alpi e potrà creare qualche sorpresa. Il soleggiamento e di conseguenza le temperature massime di sabato potranno essere leggermente ridotte, rispetto alle attuali previsioni, ma possiamo comunque aspettarci temperature massime di 29-30 gradi su gran parte del Paese, fino a 32 gradi nelle zone con favonio. D'altra parte, la polvere del Sahara influenza la formazione dei temporali favorendo la condensazione di goccioline d'acqua che compongono le nubi.
Secondo le previsioni attualmente disponibili, il tempo di sabato sarà inizialmente generalmente soleggiato e molto caldo, anche afoso. Il potenziale per lo sviluppo di temporali aumenterà dal primo pomeriggio, inizialmente sulla Svizzera occidentale e sul versante settentrionale delle Alpi, successivamente anche nelle regioni del versante centrale e orientale delle Alpi e al Sud.
Riteniamo che lo scenario descritto sopra sia il più probabile. Tuttavia, siamo ben consapevoli che l'intera previsione è caratterizzata da una grande incertezza, come illustrato nella figura seguente.
Raccomandazioni di comportamento
Bollettino dei pericoli naturali
Maggiori informazioni e immagini sulla situazione temporalesca in arrivo sabato sono disponibili nei seguenti blog dei collegi di Ginevra e Zurigo: