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Come si fotografano i fulmini?

MeteoSvizzera-Blog | 24 maggio 2024
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Le foto dei fulmini sono di solito molto spettacolari e affascinanti. Come si fa a catturare uno spettacolo naturale che si svolge in frazioni di secondo? La persona dietro la macchina fotografica deve semplicemente premere il pulsante di scatto al momento giusto?

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Foto di lampi - fortuna o metodo?

L'autore di questo blog è appassionato di fotografia di fulmini. Come meteorologo, vorrebbe naturalmente essere in grado di prevedere dove si verificherà il prossimo fulmine, in modo da poter impostare e allineare la sua fotocamera in tutta tranquillità. Ma naturalmente non può farlo (se il vostro meteorologo di fiducia sostiene il contrario: un po' di scetticismo verso le sue previsioni sarebbe del tutto appropriato 😊).

La stragrande maggioranza delle foto di fulmini non viene scattata premendo il pulsante di scatto esattamente al momento giusto: per un evento che in genere dura solo pochi centesimi di secondo, ci vorrebbe davvero una fortuna sfacciata. Sarebbe stato forse possibile per il fulmine con la durata più lunga registrata fino ad oggi: è durato ben 17 secondi e si è verificato il 18 giugno 2010 in Sud America.

Anche se esistono dei dispositivi da collegare allo scatto, in grado di reagire al lampo in pochi millesimi di secondo, i cacciatori di fulmini ricorrono solitamente al trucco della lunga esposizione. A tale scopo non è indispensabile una fotocamera professionale: anche un cellulare può scattare foto di fulmini con le giuste impostazioni o con la giusta applicazione.

Impostazione manuale della fotocamera

È importante che parametri come ISO (sensibilità alla luce del sensore di immagine), apertura, tempo di esposizione e messa a fuoco possano essere impostati manualmente sulla fotocamera. Inoltre, la lunghezza focale dell'obiettivo dovrebbe essere piuttosto corta, ad esempio 24 mm (equivalente a 35 mm). A meno che non si voglia catturare il flash più lungo mai registrato: il 7 febbraio 2022, un fulmine lungo 767 km (all'incirca la distanza da Zurigo a Londra) ha attraversato gli stati americani del Texas, Louisana e Mississippi. In questo caso nemmeno un obiettivo "fish-eye" sarebbe stato sufficiente per catturarlo interamente!

Poiché l'otturatore della fotocamera resta aperto per un periodo di tempo lungo (ad es. da 20 a 30 secondi) in condizioni di scarsa illuminazione ambientale (di notte), un treppiede è d'obbligo. Può essere utile anche un telecomando o un autoscatto (scatto ritardato), per evitare che la fotocamera tremi quando si preme il pulsante.

Tutto ciò che serve è un temporale e un pizzico di fortuna che un fulmine si verifichi nell'inquadratura dell'immagine mentre la fotocamera sta registrando. E, idealmente, che sul posto non stia piovendo. Le impostazioni tipiche della fotocamera possono essere riassunte come segue (per la fotografia notturna dei fulmini):

  • ISO: di solito sono sufficienti valori piuttosto bassi, da 100 a 400.
  • Tempo di esposizione: a seconda dell'ISO e dell'apertura selezionata, di solito da 20 a 30 secondi (più a lungo si espone, più alta è la possibilità che un fulmine colpisca durante questo lasso di tempo)
  • Messa a fuoco: manuale, impostata su "infinito"
  • Lunghezza focale: da 17 a 50 mm (equivalente a 35 mm): più ampio è l'angolo, più ampio è il campo visivo (ma più piccolo è il fulmine che appare nella foto)
  • Apertura: in genere fra f/4 e f/8
  • Altre impostazioni della fotocamera: attivazione del ritardo di scatto (1-3 secondi), disattivazione dello stabilizzatore d'immagine, formato immagine RAW (se l'immagine deve essere elaborata in post-produzione)

A vostro rischio e pericolo: se possedete una fotocamera compatta Canon e se avete aspirazioni da "hacker", potete provare ad installare il software alternativo CHDK: una delle funzioni è un rilevatore di movimento, sufficientemente rapido da scattare la foto di un lampo al momento giusto. Disclaimer: si declina ogni responsabilità e non si fornirà alcun supporto!

Fotografare i fulmini di giorno

Fotografare i fulmini è possibile anche di giorno. Tuttavia, ciò richiede un ulteriore aiuto sotto forma di un cosiddetto filtro a densità neutra, che viene applicato all'obiettivo. Questo tipo di filtro lascia passare solo una piccola quantità di luce, in modo da poter effettuare esposizioni più lunghe durante il giorno. È utile un filtro molto scuro, come un filtro ND1000 (o ND3.0). Questo filtro lascia passare solo lo 0,1% della luce. Le esposizioni possono quindi essere 1000 volte più lunghe che senza filtro.

Dove andare per fotografare i fulmini?

Le migliori possibilità di fotografare un fulmine in Svizzera si hanno in Ticino. Non sorprende che la frequenza dei fulmini sia maggiore nei mesi estivi (soprattutto luglio e agosto, anche di notte). Sul versante settentrionale delle Alpi, i temporali si verificano con relativa frequenza lungo le Prealpi e nel Giura (più frequentemente in giugno e luglio). Maggiori informazioni al riguardo sono disponibili alla pagina Frequenza dei temporali e dei fulmini in Svizzera. Per conoscere la situazione a livello mondiale, consultare la pagina Fulmini: Le regioni del mondo maggiormente toccate dai fulmini.

Ma attenzione!

È importante ricordare a questo punto che fotografare un fulmine non è privo di pericoli! Scegliete con cura la posizione e non lasciate che il temporale si avvicini troppo. È bene sapere anche che i fulmini possono colpire la terra relativamente lontano dal centro del temporale. Buona (e sicura) caccia!