Una vasta zona di bassa pressione si estende attualmente dalla Scandinavia attraverso l'Europa centrale fino alla regione mediterranea. All'interno di un flusso moderato dai quadranti settentrionali, aria fredda di origine polare, a tratti umida e instabile, affluisce in questi giorni verso la Svizzera. L'apporto di pacchetti di aria umida si esaurisce nel corso della serata odierna, lasciando posto allo sviluppo di schiarite nella prossima notte. Di conseguenza le temperature potranno scendere in modo diffuso al di sotto dello zero, in particolare nei luoghi più esposti e in prossimità del suolo.
Si parla di gelo al suolo quando la temperatura in prossimità del terreno (il sensore è posizionato a 5 cm dal suolo) scende sotto lo zero. In questi casi la vegetazione che si è già "risvegliata" può subìre danni da gelo.
Se si prevedono gelate al suolo, MeteoSvizzera emette una relativa allerta di livello 2. Nell'allerta di distingue fra gelate al suolo deboli o moderate (temperatura prevista a 5 cm dal suolo che può fariare da 0 °C a -4 °C) oppure gelate al suolo forti (temperatura prevista in prossimità del terreno inferiore ai -4 °C).
Le allerte di gelo al suolo sono diramate soltanto per le basse quote (sotto i 600 m s.l.m.), dal 15 marzo al 31 ottobre. Ovviamente il gelo al suolo si verifica anche durante la stagione invernale. Non trattandosi però di un fenomeno straordinario, durante questo periodo non viene emanata alcuna allerta.
Se non specificato altrimenti, le temperature indicate nelle previsioni meteorologiche in generale, ma anche quando si parla di valori di temperatura misurata, sono da intendersi come la temperatura a 2 metri dal suolo. Questo in modo da considerate il più possibile la temperatura dell'aria senza che questa sia influenzata dalla temperatura del suolo. Questo principio vale sia nella stagione fredda che nella stagione calda.
Nel caso del gelo al suolo, come descritto sopra, si vuole invece andare a capire quale sarà la temperatura vicino al terreno, pericolosa per certe colture ma anche ad esempio per il gelo sulle strade.
Quando il gelo coinvolge anche lo strato di aria fino ai 2 metri dal suolo o più, non sono sole le piante vicine al terreno a subìre eventuali danni da gelo, ma anche altre colture, ad esempio le piante da frutta. Il gelo può infatti danneggiare i giovani germogli, i fiori e persino i giovani frutti.
Quasi ogni anno, in particolare a nord delle Alpi, si registra almeno un evento con gelo al suolo nel corso del mese di maggio. Quando si verificano queste gelate tardive si parla dei cosiddetti "Santi di ghiaccio"
La temperatura a 5 cm dipende, tra l'altro, dalla massa d'aria, dal grado di copertura nuvolosa, dal vento e dalla topografia. Il fattore più importante è la presenza di una massa d'aria fredda e secca. Inoltre l'ideale è che la notte sia serena e senza vento. In questo modo la radiazione a onde lunghe funziona in modo particolarmente efficiente e l'aria fredda vicina al suolo può in seguito accumularsi in eventuali avvallamenti, conche oppure sulle pianure senza subìre un costante rimescolamento.
I pendii e le zone collinari sono meno colpiti dalle gelate al suolo, poiché l'aria fredda scorre via costantemente a causa della gravità.
A nord delle Alpi questa mattina in molti si sono risvegliati immersi in un paesaggio invernale, con una nevicata che ha coinvolto anche le pianure. Grazie alla cosiddetta "Niederschlagsabkühlung" (raffreddamento della massa d'aria dovuto all'intensità delle precipitazioni) il limite delle nevicate è sceso gradualmente fino a raggiungere le basse quote nelle prime ore di questa mattina. In particolare in una linea che va dalla regione di Berna, attraverso l'Altopiano centrale fino nella zona di Zurigo, le nevicate questa mattina sono risultate a tratti di moderata intensità, con grandi fiocchi che fanno sempre il loro effetto.