Climatologia e meteorologia associando i colori rosso e blu a caldo e freddo non hanno inventato nulla.
Per spiegarlo potremmo entrare in noiose, anche se pur sempre affascinanti, teorie del colore, ma preferiamo un accenno un po’ più poetico, o drammaturgico, che per i colori vale dai tempi dei tempi.
Vi lasciamo scegliere quale colore vi porta a sensazioni più forti, più intense, più violente, più pericolose.
Ora, in climatologia il rosso viene assegnato a temperature calde, o più correttamente quando esse si trovano oltre alla norma. Viceversa il blu simboleggia una temperatura sotto la norma.
Nella rappresentazione grafica sopra è rappresentata la temperatura media in Svizzera, striscia per striscia, anno per anno dal 1864, rispetto alla norma climatologica 1961-1990.
Ci scuseranno i daltonici, ma possiamo affermare senza dubbio che la tendenza è al rosso.
Eppure sembra che questo rosso non comporti ancora emozioni talmente forti, talmente intense, da rendersi conto globalmente che è ora di reagire, se non per risolvere il problema, innescato ormai svariati anni fa, perlomeno nell’affrontarlo e mitigarlo.
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