L’uso di valori climatici normali, calcolati secondo procedure standardizzate, permette di confrontare il clima di località diverse fra loro. I valori climatici normali permettono pure di inquadrare un determinato fenomeno meteorologico, in relazione alla norma climatica riferita al periodo e alla regione in cui il fenomeno si manifesta. Il confronto dei valori effettivamente misurati con i valori climatici normali permette, ad esempio, di affermare se un determinato periodo è stato più o meno caldo, più o meno secco o più o meno soleggiato rispetto al clima normale.
Ogni 10 anni viene aggiornato il periodo di riferimento e grazie a ciò si assicura che i valori climatici normali descrivano adeguatamente il clima attuale di una regione nonostante il progressivo cambiamento climatico. Da gennaio 2022 viene utilizzata come riferimento la nuova norma 1991-2000.
In riferimento ai cambiamenti climatici e all’evoluzione del clima a lungo termine, l’OMM raccomanda di utilizzare come riferimento il periodo 1961-1990. Il periodo di riferimento preindustriale (per la Svizzera quello che va dal 1871 al 1900) è usato per determinare l’impatto delle attività umane sul clima a livello globale.