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Gelo

Temperature inferiori al punto di congelamento (vale a dire nelle usuali condizioni in Natura al di sotto di 0 °C) portano allo sviluppo di una situazione di gelo. In meteorologia si distingue fra „gelo“ (con la temperatura misurata a 2 m dal suolo) e „gelo al suolo“ (con la temperatura misurata a 5 cm dal suolo).

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Gelo

Quando parliamo semplicemente di gelo, facciamo riferimento al valore della temperatura dell’aria misurata a 2 m dal suolo, come da procedura standard internazionale. Sotto cieli sereni e in assenza di vento di notte l’aria a contatto con il terreno si raffredda più rapidamente e in modo più marcato rispetto all’aria sovrastante. L’aria fredda, essendo più densa, si accumula negli strati più bassi; per questo motivo la temperatura a 2 m dal suolo è di notte solitamente superiore a quella misurata in prossimità del terreno.

Gelo al suolo

Durante le notti serene e senza vento l’aria fredda si accumula in prossimità del suolo, di conseguenza la temperatura dell‘aria aumenta allontanandosi dal terreno. È quindi possibile che si verifichino delle situazioni in cui, nonostante la temperatura dell’aria a 2 m dal suolo sia positiva (dunque sopra gli 0 °C), si osserva del gelo al suolo.

Giorno di gelo

Quando la temperatura minima dell’aria a 2 m dal suolo scende al di sotto degli 0 °C, si parla di un giorno di gelo.

Se la temperatura dell‘aria a 2 m dal suolo rimane durante l’intera giornata al di sotto degli 0 °C, allora si parla di un giorno di ghiaccio.