Era visibile in molti luoghi della Svizzera, incluso il versante sudalpino. Lo spettacolo di colori si è verificato nella seconda metà della notte, tra le 2 e le 6 circa. Il presupposto era una vista libera verso nord. Nell'Altopiano, la visibilità al di sotto dei 500 metri era limitata in alcune zone a causa della nebbia. A proposito, le webcam e naturalmente anche le fotocamere dei cellulari sono molto più sensibili alla luce dei nostri occhi e possono quindi vedere meglio l'aurora boreale. La notte scorsa, tuttavia, l'aurora boreale era visibile anche ad occhio nudo.
Video accelerato dell'aurora boreale della notte sul mercoledì, ripreso da Philippe Gyarmati da Heiligenschwendi.
Il Sole è soggetto a un ciclo di macchie solari della durata di 11 anni circa. Più macchie solari sono visibili, più il Sole è attivo. Attualmente ci troviamo in un periodo di massima attività. Ciò significa che le tempeste solari sono più frequenti e più intense e che le possibilità di vedere aurore boreali sono maggiori. Con un po' di fortuna, è possibile osservarle anche alle nostre latitudini.
Il fattore decisivo è il tempismo: un'eruzione solare deve avvenire in direzione della Terra affinché le particelle cariche possano raggiungerci. Il campo magnetico terrestre devia il vento solare verso i due poli. Nell'estremo nord, le aurore polari sono chiamate anche aurora boreale, mentre nell'emisfero sud aurora australe. Raramente le aurore polari possono essere osservate anche alle medie latitudini. Per farlo, occorre anche avere fortuna per quanto riguarda l'ora del giorno e una vista del cielo senza ostacoli.
Le aurore boreali della notte scorsa sono state causate dalle tempeste solari di domenica e lunedì. Il vento solare impiega un po' di tempo per raggiungere la Terra. Martedì mattina si è verificata una nuova forte tempesta solare. Secondo lo Space Weather Prediction Center della NOAA, è stata una delle più intense dell'attuale fase di massimo. Queste particelle sono attese per mercoledì sera e nella notte tra mercoledì e giovedì. Il cosiddetto indice K per le condizioni geomagnetiche mostra per le nostre latitudini un valore addirittura superiore a quello della notte scorsa.

Ci sono quindi buone possibilità che dopo il tramonto potremo osservare nuovamente un cielo colorato. Tuttavia, il cielo notturno non sarà più completamente sereno, poiché alcune velature potrebbero oscurare temporaneamente la vista dell'aurora boreale. Per fortuna, però, non ci saranno nebbie, perché la formazione di nebbia sull'Altopiano riprenderà solo nel corso della notte: saranno nuovamente interessate le zone dell'Altopiano al di sotto dei 500 metri. Per osservare l'aurora boreale è importante scegliere un luogo con il minor inquinamento luminoso possibile e una vista senza ostacoli verso nord.

L'atmosfera terrestre è composta principalmente da ossigeno e azoto. Quando le diverse molecole di gas vengono eccitate dal vento solare, emettono luce di diversi colori. La luce rossa, che possiamo osservare più spesso dalle nostre latitudini, proviene dall'ossigeno a un'altitudine di circa 200 km. A un'altitudine di circa 100 km, le particelle cariche del Sole incontrano un numero maggiore di molecole di ossigeno che emettono luce verde. Per eccitare l'azoto è necessaria ancora più energia: in questo caso si genera una luce viola, rosa o biancastra. Le immagini seguenti, scattate due settimane fa in Lapponia, offrono una panoramica di questa gamma di colori.