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Lunga fase perturbata con tanta, tanta pioggia

Tra domenica 21 e lunedì 22 settembre, una saccatura proveniente dall'Atlantico ha causato la formazione di una zona di bassa pressione in quota che, come una trottola, ha ruotato rimanendo stazionaria sulla regione alpina per diversi giorni. Solo nella serata di ieri questa struttura si è definitivamente spostata verso sudest, portando un miglioramento delle condizioni atmosferiche su gran parte del Paese.

Sequenza delle analisi del modello ad alta risoluzione ECMWF (altitudine del geopotenziale, velocità del vento a 300 hPa sovrapposte a un’immagine del vapore acqueo del satellite Meteosat, altitudine geopotenziale, vento e temperatura a 500 hPa, altitudine del geopotenziale, velocità del vento e umidità a 700 hPa, pressione al suolo e temperatura a 850 hPa durante l’evento di forti precipitazioni tra il 21 e il 28 settembre 2025.
Sequenza delle analisi del modello ad alta risoluzione ECMWF (altitudine del geopotenziale, velocità del vento a 300 hPa sovrapposte a un’immagine del vapore acqueo del satellite Meteosat, altitudine geopotenziale, vento e temperatura a 500 hPa, altitudine del geopotenziale, velocità del vento e umidità a 700 hPa, pressione al suolo e temperatura a 850 hPa durante l’evento di forti precipitazioni tra il 21 e il 28 settembre 2025. (MeteoSvizzera)

Sgocciolamento

Lo sgocciolamento (o isolamento) di una saccatura si verifica quando, durante il suo movimento, questa figura barica si stacca dal flusso principale, formando una massa d'aria fredda, isolata più o meno circolare in quota. Questa "goccia fredda" può rimanere stazionaria per giorni o settimane, portando a precipitazioni intense e talvolta prolungate nella zona interessata, aumentando il rischio di alluvioni.

A causa del movimento antiorario delle correnti attorno alla zona di bassa pressione, l'afflusso di umidità sul versante sudalpino è stato influenzato dalla posizione del centro di questa struttura rispetto alla Svizzera. Quando il centro era spostato verso ovest, le correnti da sud risultavano più intense e le precipitazioni più abbondanti (lunedì e venerdì). Quando invece il centro si trovava esattamente sopra la Svizzera, l'afflusso di umidità era minore e i processi convettivi, stimolati dall'aria molto fredda in quota, hanno prevalso (martedì e giovedì), portando a schiarite alternate a rovesci sparsi.

Complessivamente, tra domenica 21 e sabato 28 settembre, gli accumuli di pioggia sul Ticino e sul Moesano sono stati compresi tra 150 e 280 mm. Nel Sottoceneri, alcuni pluviometri hanno registrato accumuli superiori ai 300 mm (Fig. 2). Il contributo principale a questi accumuli molto abbondanti è stato fornito dalla fase temporalesca della notte tra domenica e lunedì, durante la quale, in un intervallo di 12 ore, si sono accumulati tra 70 e 130 mm (Fig. 3).

Fig. 2. Accumuli di pioggia complessivi tra domenica 21 e sabato 28 settembre 2025.
Fig. 2. Accumuli di pioggia complessivi tra domenica 21 e sabato 28 settembre 2025. (MeteoSvizzera)
Fig. 3. Accumuli di pioggia sulle 12 ore tra domenica 21 settembre alle 21:00 e lunedì 22 settembre ore 09:00.
Fig. 3. Accumuli di pioggia sulle 12 ore tra domenica 21 settembre alle 21:00 e lunedì 22 settembre ore 09:00. (MeteoSvizzera)

Tempo da funghi

Condizioni meteorologiche favorevoli, come un'atmosfera umida e precipitazioni e temperature non troppo basse, sono un fattore cruciale per la crescita dei funghi. Le precipitazioni abbondanti della scorsa settimana hanno ulteriormente accentuato la già abbondante crescita di funghi della stagione 2025 in numerose regioni del sud delle Alpi. Indipendentemente dalla quota, dal tipo di bosco o dall'esposizione, numerose sono state le segnalazioni di fortunate raccolte. In alcune regioni la presenza di porcini superava addirittura la presenza di altre specie fungine.

Con l'abbassamento del limite delle nevicate e delle temperature in generale, è presumibile che quest'abbondante fioritura diminuisca in modo importante o, almeno alle quote più elevate, s'interrompa del tutto. L'autunno però non è ancora finito e anche nelle prossime settimane una passeggiata nel bosco potrebbe regalare ancora qualche soddisfazione.

Calo del limite delle nevicate

Con l'arrivo di aria nettamente più fredda e l'effetto denominato in tedesco "Niederschlagsabkühlung", ovvero il la diminuzione della temperatura causato dalla fusione dei fiocchi di neve (processo che necessità energia, sottratta dall'atmosfera), che risulta particolarmente significativo nel caso di forti intensità di precipitazione, ha fatto calare temporaneamente il limite delle nevicate nell'Alto Ticino nel pomeriggio di ieri fin verso i 1000-1200 metri. Nell'animazione sottostante (Webcam RSI Dötra, in Valle di Blenio) è visibile il temporaneo abbassamento del limite delle nevicate al passaggio dei rovesci più intensi. In seguito, il limite delle nevicate si è nuovamente alzato e il terreno relativamente caldo di fine stagione estiva ha fuso rapidamente la spolverata di neve presente al suolo.

Fig. 5. Giof in Valle Leventina ieri pomeriggio, a 1380 metri di altitudine. Foto: N. Gobbi.
Fig. 5. Giof in Valle Leventina ieri pomeriggio, a 1380 metri di altitudine. Foto: N. Gobbi.

Le nevicate al di sopra dei 2000 metri circa sono risultate abbondanti, soprattutto nel Ticino nordoccidentale. Nella sola giornata di ieri, sulle 24 ore, si sono accumulati fino a 30 cm di neve fresca (Fig. 5).

Fig. 6. Accumuli di neve fresca il 27 settembre 2025 secondo l'algoritmo INCA.
Fig. 6. Accumuli di neve fresca il 27 settembre 2025 secondo l'algoritmo INCA. (MeteoSvizzera)

Dopo tanto grigio, le prime schiarite

Durante la giornata di ieri, sabato 27 settembre, le precipitazioni a sud delle Alpi si sono attenuate molto lentamente. Al mattino sono risultate copiose, nel tardo pomeriggio le prime timide schiarite hanno fatto capolino.

Fig. 6. Accumuli di precipitazione venerdì e sabato 26-27 settembre secondo l'algoritmo CombiPrecip e le misure dei pluviometri sul territorio.
Fig. 6. Accumuli di precipitazione venerdì e sabato 26-27 settembre secondo l'algoritmo CombiPrecip e le misure dei pluviometri sul territorio. (MeteoSvizzera)

Come ben visibile dall'animazione sotto che illustra la situazione di ieri pomeriggio nel Locarnese (time-lapse by Lorenzo Di Marco) gradualmente i rovesci hanno lasciato spazio alle schiarite, gradualmente più ampie. Con la rotazione dei venti in quota a nord, l'arrivo di aria più secca ha poi causato una decisa diminuzione della nuvolosità già a partire dalla serata.

A causa del buon raffreddamento notturno, al di sopra dei 900 metri di quota circa si è verificata la prima gelata della stagione. Un utente della nostra App questa mattina ci ha mandato degli splendidi fiori di ghiaccio su che si sono formati nella notte su un lucernario di una casa ad Ambrì (Fig. 7). Per chi fosse interessato a queste curiose formazioni, rimandiamo al blog dedicato alla formazione dei fiori di brina pubblicato qualche mese fa.
Sulle pianure del Ticino centro-meridionale invece non si è osservato ghiaccio, ma si sono formati degli estesi banchi di nebbia, che si sono poi gradualmente dissolti nel corso di domenica mattina.

Fig. 7. Fiori di ghiaccio su un lucernario di una casa ad Ambrì.
Fig. 7. Fiori di ghiaccio su un lucernario di una casa ad Ambrì. (Segnalazioni utenti App MeteoSwiss)

Evoluzione per i prossimi giorni?

Dopo questa fase molto dinamica e ricca di spunti meteo-climatologici, la domanda su come evolverà il tutto è più che lecita. La risposta, almeno per il momento, è semplice:

Fig. 8. Cielo limpido con velature ad alta quota e qualche piccolo cumulo sui rilievi...almeno fino a martedì. Da mercoledì rientro da est con banchi nuvolosi più estesi sul Ticino centro-meridionale.
Fig. 8. Cielo limpido con velature ad alta quota e qualche piccolo cumulo sui rilievi...almeno fino a martedì. Da mercoledì rientro da est con banchi nuvolosi più estesi sul Ticino centro-meridionale. (Foto: Luca Nisi)

A conclusione di questo Blog ci teniamo a ringraziare tutti gli utenti dell'App di MeteoSvizzera che puntualmente ci inviano delle fotografie dandoci molti spunti per i contributi sui nostri canali social e il Blog.