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Nel cuore della notte scorsa è transitata sopra le nostre regioni una saccatura in quota che ha destabilizzato l'atmosfera dando origine ad alcuni rovesci e temporali, in particolare sul Ticino centrale e meridionale.

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Nel cuore della notte scorsa è transitata sopra le nostre regioni una saccatura in quota che ha destabilizzato l'atmosfera dando origine ad alcuni rovesci e temporali, in particolare sul Ticino centrale e meridionale.
Del passaggio perturbato notturno si sono accorti forse in pochi, ma in particolare nei pressi di Stabio e nelle zone fuori confine verso Varese i rovesci e temporali sono risultati di una certa intensità, basti pensare all'accumulo di 19,8 mm in 10 minuti misurato appunto alla stazione di Stabio fra le 02:50 e le 03:00, nonché i 38,5 mm in mezzora fra le 02:40 e le 03.10 alla medesima stazione.
Consultando i dati dell'archivio emerge come questo valore di 19,8 mm in 10 minuti si inserisce al 12° posto per quanto riguarda gli accumuli su 10' minuti misurati alla stazione di Stabio dall'introduzione dei rilevamenti sistematici su questo lasso di tempo, dunque dal 1982. Il valore massimo è stato misurato il 18.9.2023 con 28.8 mm in 10 minuti; in quell'occasione l'accumulo su mezzora fu di 59.5 mm. Si ricordano a tal proposito i numerosi allagamenti domestici, i problemi al traffico nonché l’esondazione del Laveggio e l’allagamento del piazzale della stazione di Stabio.
Non si è trattato dunque del classico evento temporalesco estivo, in cui il soleggiamento durante il giorno favorisce il sollevamento della massa d'aria e lo sviluppo di fenomeni serali. Questa volta il sollevamento è sopraggiunto nella notte, sottoforma di una piccola saccatura in quota all'interno della quale era presente aria più fredda, che ha dunque risucchiato dall'alto l'aria più calda e instabile presente in particolare sul Ticino centrale e meridionale. Se guardiamo l'immagine qui sopra vediamo come il confine fra le zone toccate dalle precipitazioni e le regioni rimaste perlopiù all'asciutto è piuttosto netto. Questo è probabilmente dovuto al fatto che nelle valli superiori il vento da nord aveva contribuito nelle ore precedenti ad asciugare l'atmosfera, mentre più a sud era ancora presente una massa d'aria caldo-umida e instabile.
Per chi preferisce le immagini statiche, proponiamo nella figura 3 qui sotto la rappresentazione dei campi di geopotenziale a 300 hPa (linee nere) della scorsa notte alle ore 00 UTC (02:00 ora locale). Con la freccia arancione abbiamo voluto indicare il "disturbo" in quota che ha provocato le precipitazioni della scorsa notte a sud delle Alpi.