La depressione in quota che già da un paio di giorni si trovava sulla Francia si è ieri ulteriormente avvicinata alla regione alpina. Questo ha favorito il rinforzo delle correnti sudoccidentali, che hanno convogliato aria viepiù umida, fresca e instabile lungo il versante sudalpino.

I primi rovesci e temporali hanno già cominciato a svilupparsi nelle ore centrali della giornata, complice il sollevamento dinamico dovuto all'orografia. In questa prima fase negli strati medio-alti dell'atmosfera si trovava ancora una fascia piuttosto secca, dunque l'ambiente in cui le celle temporalesche si sviluppavano non era proprio favorevole per poter garantire uno sviluppo verticale ben marcato.

Col proseguire del pomeriggio e l'avvicinamento della summenzionata depressione in quota le condizioni sono però gradualmente diventate più favorevoli allo sviluppo verticale delle celle temporalesche.
Oltre a ciò, l'aumento della velocità del vento in quota ha causato dei forti tagli di vento, ingrediente fondamentale per lo sviluppo di un temporale di tipo supercellulare.
Una cella temporalesca con queste caratteristiche ha cominciato a svilupparsi in Valsesia, per poi proseguire in direzione Verbania, La cella ha poi "virato" a destra lungo la propria direzione di marcia. Il suo nucleo è poi transitato dapprima sul Malcantone e in seguito sul Golfo di Lugano. Per questa cella nelle regioni da essa interessate erano state emesse diverse allerte di livello 3 e 4 per temporali violenti. Lo sviluppo temporale della cella temporalesca è rappresentato nel seguente video, che mostra diverse misure radar.
Nel video in sequenza da sinistra in alto: 1 intensità orarie, 2 altezza riflettività 15 dBz, 3 altezza riflettività 45 dBz, 4 riflettività massima, 5 probabilità di grandine, 6 dimensioni stimate della grandine.
Per quanto riguarda le misure delle nostre stazioni SwissMetNet si sono osservati alcuni valori di rilievo, tra cui i 78 km/h misurati a Lugano e gli oltre 60 mm caduti a Stabio in un'ora (51,3 di cui caduti in una sola mezzora). In quest'ultima stazione i 23,6 mm di pioggia caduti sull'arco di 10 minuti corrispondono al secondo valore più alto per il mese di luglio dall'inizio delle misure nel 1981, al quarto più elevato considerando tutti i mesi dell'anno.
Presso la stazione di misura cantonale di Bioggio, sono stati misurati ben 30.2 mm in 10 min, valore che corrisponde ad un periodo di ritorno di 20-30 anni.
I temporali sono un fenomeno molto locale: nel raggio di pochi chilometri o di pochi minuti i loro effetti a livello di impatto sul territorio possono essere molto eterogenei.
I seguenti meteogrammi mostrano l'andamento di ieri alle stazioni di misura di Lugano e Stabio.
In conclusione vi proponiamo una raccolta di immagini inviateci da chi ci segue.