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Pollini in Europa
MeteoSvizzera-Blog | 24 giugno 2025

Ti bruciano gli occhi? Hai il naso che cola? I pollini delle graminacee sono nell'aria. Vengono misurati in tempo reale in tutta Europa, dall'estremo sud della Spagna al nord della Finlandia, dal livello del mare fino a 3571 m sullo Jungfraujoch.

Stazione meteorologica alpina con osservatorio a cupola in inverno
Vista della stazione di misurazione automatica dei bioaerosol di MeteoSvizzera presso l'Osservatorio Sphynx sullo Jungfraujoch. (Immagine: Swisens AG)
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Informazioni in tempo reale per milioni di persone affette da allergie ai pollini

Oltre il 20% della popolazione svizzera e più di 100 milioni di europei sono allergici al polline. Nell'ambito del progetto europeo SYLVA, vengono testati dispositivi di misurazione automatici in condizioni estreme in tutto il continente: dalle pianure calde e polverose del Mediterraneo, al freddo e esposto Colle della Jungfrau nelle Alpi svizzere. MeteoSvizzera è uno dei principali partecipanti a questo progetto e fornisce alla popolazione svizzera informazioni in tempo reale sul polline.

I limiti vengono testati in condizioni estreme

Il progetto SYLVA, coordinato dall'Istituto meteorologico finlandese e finanziato dal programma Horizon dell'UE, sviluppa tecnologie e infrastrutture all'avanguardia per il monitoraggio delle particelle biologiche presenti nell'aria, tra cui pollini, spore fungine e alcune alghe e batteri.
«SYLVA sviluppa e testa tecnologie di monitoraggio all'avanguardia che forniscono dati quasi in tempo reale sui bioaerosol. Da campagne precedenti sappiamo che questi dispositivi funzionano in condizioni normali. Quest'anno li testeremo in condizioni estreme», afferma il professor Mikhail Sofiev dell'Istituto meteorologico finlandese, coordinatore di SYLVA.

Comprendere la composizione biologica dell'aria

I bioaerosol, ovvero minuscole particelle sospese nell'aria di origine biologica, costituiscono solo una piccola parte di ciò che è presente nell'aria, ma hanno conseguenze significative. Un quinto della popolazione svizzera è allergico al polline e i costi sanitari ammontano a oltre 1 miliardo di franchi all'anno. I metodi tradizionali di monitoraggio del polline sono obsoleti e lenti. La tecnologia automatizzata di SYLVA risolve questa sfida fornendo dati rapidi, affidabili e specifici per ogni località in tutta Europa.

I bioaerosol non solo provocano starnuti e altri sintomi allergici, ma hanno anche un impatto significativo sull'agricoltura e la silvicoltura. Ogni anno causano perdite di raccolto per milioni di euro, che si tratti di grano, patate o altri alimenti di base. Poiché vengono rilasciati dall'ambiente naturale, i bioaerosol sono fortemente influenzati dai cambiamenti climatici e, a loro volta, influenzano il clima attraverso il loro ruolo nella formazione delle nuvole. Contribuiscono quindi a uno dei maggiori fattori di incertezza nelle previsioni sui cambiamenti climatici.

Testare tecnologie innovative dalle vette delle montagne alle pianure del Mediterraneo

Nell'ambito del progetto SYLVA sono stati allestiti siti di prova in tutta Europa. In queste stazioni si sta testando l'affidabilità delle nuove tecnologie automatiche in diverse regioni biogeografiche e climatiche, dal sud della Spagna al nord della Finlandia e dalle pianure alle stazioni alpine ad alta quota.

«Questi test sul campo dimostreranno come le innovazioni SYLVA possano fornire nuove informazioni per la salute pubblica, l'agricoltura e la silvicoltura. I dati saranno accessibili al pubblico in poche ore tramite l'infrastruttura IT SYLVA. Inoltre, stiamo effettuando una caratterizzazione dettagliata dei bioaerosol utilizzando le più recenti tecniche di sequenziamento del DNA per integrare le misurazioni in tempo reale», spiega Mikhail Sofiev.

Le tecniche di misurazione e, in particolare, l'infrastruttura informatica sviluppata da SYLVA costituiscono la spina dorsale tecnologica della rete EUMETNET AutoPollen, che riunisce team provenienti da tutta Europa e coordina lo sviluppo a lungo termine del monitoraggio e della modellizzazione in tempo reale dei bioaerosol. MeteoSvizzera gestisce questo programma come uno dei preziosi contributi a EUMETNET, l'associazione dei servizi meteorologici europei.

Stazione di misurazione con sensori per dati meteorologici in alta montagna.
Il monitor di bioaerosol in tempo reale sviluppato dalla società svizzera Swisens, utilizzato nella rete nazionale di misurazione del polline di MeteoSvizzera, è installato sul Jungfraujoch dal maggio 2024. Finora il dispositivo ha funzionato molto bene in condizioni di freddo estremo e vento forte. Attualmente è il monitoraggio automatico dei bioaerosol più alto al mondo, situato a 3571 m sul livello del mare. (Immagine: Swisens AG)

I vantaggi per MeteoSvizzera

Dal 2023, MeteoSvizzera misura il polline in tempo reale e mette a disposizione del pubblico osservazioni orarie e previsioni basate su queste misurazioni. In qualità di pioniere in questo campo, MeteoSvizzera apporta a SYLVA un ricco bagaglio di esperienza e ha installato sul Jungfraujoch la stazione di monitoraggio dei bioaerosol automatica più alta mai realizzata. Il sito, situato a 3751 m s.l.m., sarà operativo per due anni. Finora, dopo un anno di funzionamento, il dispositivo ha funzionato molto bene nonostante il freddo estremo e il vento. Ciò conferma chiaramente che la rete di monitoraggio dei bioaerosol di MeteoSvizzera si basa su uno strumento molto robusto, un risultato che non sarebbe stato possibile senza il progetto SYLVA.

Primo piano di cristalli di neve al microscopio.
La stazione di monitoraggio situata sullo Jungfraujoch non ha solo fornito dati sulla concentrazione di pollini nell'aria, ma anche informazioni molto interessanti per la ricerca climatica. Queste immagini olografiche di cristalli di neve offrono una visione unica dei processi di formazione delle nuvole e consentono di comprendere meglio l'impatto dei bioaerosol sul clima. (Immagine: MeteoSchweiz)

Le misurazioni sono di grande interesse anche per la ricerca climatica, poiché i dispositivi di monitoraggio hanno fornito immagini eccellenti dei cristalli di neve e ghiaccio (vedi sopra). Queste immagini offrono una visione unica dei processi di formazione delle nuvole e hanno il potenziale per migliorare la nostra comprensione degli effetti dei bioaerosol sul cambiamento climatico. Il contributo di MeteoSvizzera al progetto Horizon Europe SYLVA è finanziato dalla Segreteria di Stato per la formazione, la ricerca e l'innovazione (SBFI).