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Il versante sudalpino ha vissuto un mese di maggio di poco più caldo della norma con precipitazioni frequenti, seppur senza fenomeni estremi.

Clima
Il versante sudalpino ha vissuto un mese di maggio di poco più caldo della norma con precipitazioni frequenti, seppur senza fenomeni estremi.
Mediata su tutto il versante sudalpino, la temperatura media di maggio è risultata di 0,6 °C superiore alla norma 1991-2020. All’interno delle lunghe serie storiche iniziate nel 1864, si tratta del 23° mese di maggio più mite dall’inizio delle misure nel 1864. Nel clima di oggi il mese di maggio è di 2,4 °C più mite rispetto al clima del trentennio preindustriale 1871-1900. A differenza degli altri mesi dell’anno, tuttavia, negli ultimi 25 anni circa maggio non ha fatto registrare un netto aumento della temperatura media mensile e l’andamento climatico (linea rossa nella figura 1) è abbastanza costante.
In maggio le giornate più calde rispetto alla norma sono state registrate nei primi tre e negli ultimi tre giorni del mese, con anomalie positive che hanno raggiunto i 4 – 6 °C. Alle basse quote a inizio mese le temperature massime hanno toccato i 26 – 28 °C, ma non sono stati misurati valori che rientrano fra i 10 più elevati per maggio dall’inizio delle misure. Negli ultimi tre giorni del mese, invece, sono stati sfiorati i 29 °C di massima con qualche valore degno di nota: a Piotta la temperatura massima di 27,6 °C, misurata il 30 maggio, corrisponde al sesto valore più alto dal 1970, mentre i 21,3 °C registrati a San Bernardino costituiscono l’ottavo valore più elevato dal 1968. Sul Passo del Bernina, fra la Valposchiavo e l’Engadina, il 31 maggio sono stati raggiunti 17,1 °C, quarto valore più alto dal 1972. A sud delle Alpi fra il 5 e il 10 e fra il 22 e il 24 maggio le temperature medie giornaliere sono risultate inferiori alla media di 1 – 4 °C, ma non sono stati registrati valori fra i 10 più bassi per il mese di maggio. Gli altri giorni hanno visto temperature in linea con le medie del periodo.
A sud delle Alpi il totale mensile delle precipitazioni di maggio ha mostrato importanti differenze regionali: mentre sul Ticino centro-meridionale, sul Moesano e in Valposchiavo è piovuto più della norma, con valori fino al 170 – 180 % della norma 1991-2020, sul Ticino nordoccidentale non è stato superato il 60 % circa della precipitazione media pluriennale.
A Lugano sono caduti 327 mm, sedicesimo valore mensile più elevato dall’inizio delle misure nel 1864, mentre a Stabio 293 mm, settimo valore più alto dal 1981. A Poschiavo sono stati misurati 148 mm, decimo valore più alto dal 1959.
In maggio il tempo grigio e piovoso è stato frequente. I periodi con precipitazioni si sono verificati fra il 4 e il 9, fra l’11 e il 13, fra il 20 e il 22 e fra il 26 e il 28 maggio.
Il 4 maggio a Lugano sono stati misurati 117.8 mm, terzo valore più elevato per il mese di maggio dal 1864. La somma mensile su tre giorni, fra il 4 e il 6 maggio, ha totalizzato 201 mm, secondo valore più alto per maggio come somma di pioggia su tre giorni. Fra il 4 e l’8 maggio sono stati misurati 225.2 mm, valore più elevato per quanto riguarda la somma di pioggia su 5 giorni.
Nonostante le molte giornate piovose, a sud delle Alpi la durata del soleggiamento di maggio è risultata superiore alla media pluriennale e compresa fra il 105 e il 125 % della norma 1991-2020.