Ideato a Locarno Monti nel 1977, dal padre della rete di misura automatica e direttore storico del centro regionale a sud delle Alpi, Dottor J.Joss, questo oggetto ha evitato molti interventi sulla rete di misura, e migliorato la continuità delle misure.
Stiamo parlando di misure di precipitazione. L’oggetto misterioso è infatti il filtro che viene posto nell’imbuto di misura dei pluviometri, ancora in dotazione della rete SwissMetNet.
La misura dei pluviometri, ora prodotti da Lambrecht, viene effettuata per oscillazione di una bascula di misura posta sotto l’imbuto di raccolta. Ogni oscillazione segna 0,1mm di precipitazioni. La parte meccanica deve restare esente da corpi estranei, come insetti, fili d’erba, aghi di pino, per garantire un conteggio impeccabile delle precipitazioni.

Ed è qui che entra in gioco l’oggetto misterioso: il filtro viene posto sul fondo dell’imbuto per evitare che elementi estranei arrivino nella bascula. La sua costruzione a 6 fori passanti permette di avere sempre un passaggio libero senza impedimenti nel flusso, così da garantire una misura corretta.

Nel progetto originale possiamo leggere:
"Nel corso dell'ultimo anno, il nostro pluviometro (ASTA 59) si è bloccato sei volte a causa di insetti morti, escrementi di uccelli, foglie, ecc. Per evitare questi inconvenienti, abbiamo realizzato un filtro con lo scopo di aumentare la sicurezza di funzionamento e gli intervalli di manutenzione, senza ostacolare il deflusso dell'acqua, lo scioglimento della neve o la pulizia. Il filtro viene inserito manualmente con una leggera pressione (contatto caldo in inverno) nell'apertura dell'imbuto."
Con grande precisione di dettagli, come si può notare nel disegno tecnico originale di E. Tognini, era così nato il FILTRO ANTI-INTASAMENTO PER PLUVIOMETRO, oggetto che è tutt’ora in uso nei pluviometri a bascula della nostra rete di misura SwissMetNet.

Il filtro può essere facilmente asportato per la pulizia, effettuata periodicamente dai sorveglianti delle stazioni di misura.
Un piccolo elemento, il filtro dei pluviometri, che garantisce un’ottima continuità nelle misure.
I pluviometri a bascula vengono oggi progressivamente affiancati, o sostituiti, da dei sistemi a pesata. Le precipitazioni non vengono più conteggiate tramite le oscillazioni della bascula di misura ma pesati nel contenitore di raccolta e ricalcolati in millimetri. I problemi meccanici vengono così evitati, ma resta pur sempre necessaria una vuotatura periodica del contenitore posato sulla bilancia.
Infine possiamo ricordare con orgoglio che il sistema di misura dei pluviometri a bascula Joss-Tognini, oggi prodotti da Lambrecht, fu pensato e realizzato a Locarno Monti negli anni ‘70, durante lo sviluppo di una delle prime reti di misura. Oggi lo strumento porta ancora il nome di pluviometro Joss-Tognini, ex direttore e ex collaboratore tecnico di quel che era l’Osservatorio meteorologico e bioclimatico ticinese.
Che si tratti di un filtro anti-intasamento o di una moderna bilancia, ogni elemento della nostra rete racconta una storia di ingegno e cura. E chissà: quale sarà il prossimo oggetto misterioso?