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L'oggetto misterioso
MeteoSvizzera-Blog | 23 maggio 2025

Spesso riteniamo che ciò che per noi è conosciuto ed evidente lo sia anche per gli altri, ma non è sempre così. Questa mattina abbiamo lanciato sui nostri social un piccolo enigma sull’impiego di un oggetto misterioso, che è rimasto irrisolto. Ve lo sveliamo in questo blog. Si tratta di un elemento piccolo, ma essenziale, della nostra rete di misura

Oggetto misterioso, cosa sarà mai?
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Ideato a Locarno Monti nel 1977, dal padre della rete di misura automatica e direttore storico del centro regionale a sud delle Alpi, Dottor J.Joss, questo oggetto ha evitato molti interventi sulla rete di misura, e migliorato la continuità delle misure.

Stiamo parlando di misure di precipitazione. L’oggetto misterioso è infatti il filtro che viene posto nell’imbuto di misura dei pluviometri, ancora in dotazione della rete SwissMetNet.

La misura dei pluviometri, ora prodotti da Lambrecht, viene effettuata per oscillazione di una bascula di misura posta sotto l’imbuto di raccolta. Ogni oscillazione segna 0,1mm di precipitazioni. La parte meccanica deve restare esente da corpi estranei, come insetti, fili d’erba, aghi di pino, per garantire un conteggio impeccabile delle precipitazioni.

Fig. 1: Bascula di misura di un pluviometro Joss-Tognini. Per evitare situazioni come quella mostrata in figura, è stato ideato il filtro: semplice ma geniale
Fig. 1: Bascula di misura di un pluviometro Joss-Tognini. Per evitare situazioni come quella mostrata in figura, è stato ideato il filtro: semplice ma geniale

Ed è qui che entra in gioco l’oggetto misterioso: il filtro viene posto sul fondo dell’imbuto per evitare che elementi estranei arrivino nella bascula. La sua costruzione a 6 fori passanti permette di avere sempre un passaggio libero senza impedimenti nel flusso, così da garantire una misura corretta.

Fig. 2: Progetto originale del filtro anti intasamento, 1977 J. Joss / E. Tognini
Fig. 2: Progetto originale del filtro anti intasamento, 1977 J. Joss / E. Tognini (Archvio storico Payerne)

Nel progetto originale possiamo leggere:

"Nel corso dell'ultimo anno, il nostro pluviometro (ASTA 59) si è bloccato sei volte a causa di insetti morti, escrementi di uccelli, foglie, ecc. Per evitare questi inconvenienti, abbiamo realizzato un filtro con lo scopo di aumentare la sicurezza di funzionamento e gli intervalli di manutenzione, senza ostacolare il deflusso dell'acqua, lo scioglimento della neve o la pulizia. Il filtro viene inserito manualmente con una leggera pressione (contatto caldo in inverno) nell'apertura dell'imbuto."

Con grande precisione di dettagli, come si può notare nel disegno tecnico originale di E. Tognini, era così nato il FILTRO ANTI-INTASAMENTO PER PLUVIOMETRO, oggetto che è tutt’ora in uso nei pluviometri a bascula della nostra rete di misura SwissMetNet.

Fig. 3: Durante la rimozione del filtro per la pulizia del pluviometro.  Il pluviometro è protetto dal frangivento installato negli strumenti di montagna e soggetti a forti venti laminari. Il panorama di Cimetta fa da splendida cornice al compito periodico.
Fig. 3: Durante la rimozione del filtro per la pulizia del pluviometro. Il pluviometro è protetto dal frangivento installato negli strumenti di montagna e soggetti a forti venti laminari. Il panorama di Cimetta fa da splendida cornice al compito periodico. (CMReg Sud, N.Gobbi)

Il filtro può essere facilmente asportato per la pulizia, effettuata periodicamente dai sorveglianti delle stazioni di misura.

Un piccolo elemento, il filtro dei pluviometri, che garantisce un’ottima continuità nelle misure.

I pluviometri a bascula vengono oggi progressivamente affiancati, o sostituiti, da dei sistemi a pesata. Le precipitazioni non vengono più conteggiate tramite le oscillazioni della bascula di misura ma pesati nel contenitore di raccolta e ricalcolati in millimetri. I problemi meccanici vengono così evitati, ma resta pur sempre necessaria una vuotatura periodica del contenitore posato sulla bilancia.

Infine possiamo ricordare con orgoglio che il sistema di misura dei pluviometri a bascula Joss-Tognini, oggi prodotti da Lambrecht, fu pensato e realizzato a Locarno Monti negli anni ‘70, durante lo sviluppo di una delle prime reti di misura.  Oggi lo strumento porta ancora il nome di pluviometro Joss-Tognini, ex direttore e ex collaboratore tecnico di quel che era l’Osservatorio meteorologico e bioclimatico ticinese.

Che si tratti di un filtro anti-intasamento o di una moderna bilancia, ogni elemento della nostra rete racconta una storia di ingegno e cura. E chissà: quale sarà il prossimo oggetto misterioso?