Chiaramente vestirsi adeguatamente e adattarsi alla situazione meteorologica fa parte del nostro essere “evoluti”. In base alla temperatura, al soleggiamento o alle precipitazioni partiamo infatti da casa perfettamente equipaggiati. Se però il tempo è variabile o cambia in modo repentino ci troviamo in difficoltà. Cosa mi metto oggi? Prendo l’ombrello? Bici o bus?

Finora abbiamo considerato di uscire comunque di casa con qualsiasi tempo, adattandoci.
Esiste però una larga fascia di popolazione che preferisce rinunciare ad affrontare il tempo meteorologico. Ecco quindi che la passeggiata è posticipata, la corsetta la faccio domani, non esco con questa pioggia. D'altronde non è solo questione di ombrelli: la pioggia può spegnere l’entusiasmo, mentre un cielo sereno ci spinge a fare di più.
Ci sono poi tutte quelle attività all’esterno, sia professionali che private, che non possono essere svolte con tempo perturbato. Attività come dipingere facciate, asfaltare strade o tagliare l’erba si fermano con il maltempo.

Il tempo incide quindi in modo significativo nelle nostre attività. Lo accettiamo positivamente adattandoci alla situazione, o in certi casi rinunciando forzatamente ad alcune attività. A volte invece adottiamo un approccio rinunciatario, dando alla meteo la colpa di ogni cosa, anche quando il problema non è il tempo, ma la voglia.

Oltre al tempo meteorologico attuale, anche quello futuro influisce sui nostri comportamenti e programmi, e qui entriamo in gioco noi con le previsioni meteorologiche. La grigliata di sabato la facciamo? Le manifestazioni all’aperto potranno essere svolte? La gita in alta montagna si farà? I lavori al tetto potranno cominciare?
Purtroppo nella pianificazione in base alle previsioni dimentichiamo spesso che queste non sono certezze. Una decisione prematura, basata su previsioni ancora incerte, può così portare a delusioni in caso di cambiamenti della situazione meteorologica.

Ammettiamolo, quante volte con poca voglia di organizzare una festa, svolgere una gara, o salire ai monti a fare legna, ci siamo appoggiati ad una previsione meteorologica per rimandare.
E invece quante manifestazioni, confermate proprio grazie a previsioni soleggiate, hanno avuto un successo strepitoso?
Sta a voi fare il bilancio: quanto la meteo – reale o prevista – guida davvero le vostre scelte?
Bilancio positivo o negativo?