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Come misuriamo le precipitazioni
MeteoSvizzera-Blog | 13 aprile 2025

Visto l’arrivo delle precipitazioni, che ci accompagneranno su più giorni, vogliamo tematizzare oggi come queste vengono misurate, in particolare dalla rete di misurazioni al suolo SwissMetNet.

Il nostro assistente ci prova, ma la rete di misura automatica è più accurata (archivio CRS)
Il nostro assistente ci prova, ma la rete di misura automatica è più accurata (archivio CRS)
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Di precipitazioni ne troviamo molteplici, pioggia, pioviggine, neve, nevischio, e via dicendo. Tutte queste vengono misurate dalla nostra rete di misura al suolo e quantificate in mm/10min. Fondamentalmente le misure di precipitazioni si differenziano in due tipi in quanto non tutti gli strumenti riescono a considerare tutti i parametri:

  • Presenza e durata di precipitazioni
  • Quantità e intensità di precipitazioni

La presenza di precipitazioni viene segnalata da due strumenti:

  • L’ indicatore di precipitazioni, della ditta Thies, che segnala la presenza di precipitazioni al passaggio delle gocce, fiocchi, o altre idrometeore, che transitano attraverso la sua barriera luminosa ad infrarossi. Il valore ottenuto è computato in: minuti di precipitazioni / 10 min.
  • Lo strumento Present Weather PWD22 di Vaisala, che tramite il principio del disdrometro riesce a classificare la presenza ed il tipo di precipitazione, come anche l’intensità indicativa.

Questi due strumenti segnalano prontamente la presenza di precipitazioni, senza però misurare con precisione la loro quantità ed intensità.

Strumento Present Weather PWD22, sul ponte di misura di Biasca, Stazione SwissMetNet / REGA
Strumento Present Weather PWD22, sul ponte di misura di Biasca, Stazione SwissMetNet / REGA (nicopress)

Per conoscere esattamente quantità e intensità delle precipitazioni, MeteoSvizzera utilizza due ulteriori strumenti:

  • Il pluviometro Lambrecht, che misura le precipitazioni in corso tramite una bascula oscillante.
La bascula di misura all’interno del pluviometro Lambrecht, ogni oscillazione corrisponde a 0,1 mm di precipitazioni
La bascula di misura all’interno del pluviometro Lambrecht, ogni oscillazione corrisponde a 0,1 mm di precipitazioni (nicopress)
  • Il pluviometro OTT, che misura le precipitazioni in corso tramite la pesata di un contenitore di raccolta piazzato su di una bilancia di precisione.  L'incremento del volume pesato viene poi trasformato in millimetri di precipitazioni e sommato ogni 5 /10 minuti.
Pluviometro OTT, sulla rete pluviometrica SwissMetNet, installato a Mosogno
Pluviometro OTT, sulla rete pluviometrica SwissMetNet, installato a Mosogno (nicopress)

Questi due strumenti riescono a misurare anche le precipitazioni solide, il pluviometro Lambrecht facendo fondere la neve, tramite il riscaldmaneto della bocca e imbuto di misura, e misurandola sottoforma liquida. Il pluviometro OTT invece più semplicemente con lo stesso metodo in pesata, come le precipitazioni liquide. I due strumenti indicano le precipitazioni in mm/10min.

Ognuno di questi strumenti ha i suoi pregi, ma anche difetti. Ad esempio il sensore Thies misura la presenza di precipitazioni ma viene talvolta confuso da insetti parassiti. Il pluviometro Lambrecht in caso di precipitazioni molto deboli segnala il primo decimo di precipitazioni con ritardo, solo una volta che lo strumento è riuscito a svolgere la prima oscillazione di bascula. Inoltre la sua meccanica è molto sensibile e richiede una manutenzione accurata. Il pluviometro OTT, a pesata, sta invece sostituendo i sistemi a bascula di misura, ma il loro contenitore deve essere svuotato periodicamente.

Oltre agli strumenti automatici, descritti qui sopra, MeteoSvizzera si avvale anche di una rete di misurazione manuale, con circa 250 osservatori che giornalmente segnalano le precipitazioni giornaliere raccolte nei loro pluviometri manuali. Questi osservatori si occupano anche di raccogliere dati di misura relativi alla neve, osservazioni sinottiche dello stato del cielo, come anche osservazioni fenologiche.

Per quel che riguarda la grandine questa viene difficilmente misurata dagli strumenti, e spesso si ottengono più danni che misure affidabili. Per questo motivo in collaborazione con il Laboratorio Mobiliare sono stati piazzati 80 sensori Hailsens nelle regioni più toccate dal fenomeno. Questi strumenti riescono a quantificare il diametro della grandine tramite la frequenza data dall’impatto dei chicchi su una superficie di misura.

Sensore automatico di rilevamento della grandine con pannello fotovoltaico installato a Lugano.
Sensore automatico di rilevamento della grandine con pannello fotovoltaico installato a Lugano. (©Alessandro Hering, MeteoSvizzera)

Finora abbiamo parlato della misura di precipitazioni che raggiungono il suolo, ma un importante lavoro di misura viene anche svolto nella fase della loro caduta. Prima che le precipitazioni arrivino al suolo vengono monitorate in continuo dai 5 radar meteorologici di MeteoSvizzera. Per tutti i dettagli del loro funzionamento chissà che un giorno potremo proporvi un blog dettagliato redatto dai nostri colleghi radaristi.

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