Ambito dei contenuti

Un tocco di primavera
MeteoSvizzera-Blog | 19 marzo 2025

Con l'avvicinarsi della primavera, alcuni segnali meteorologici indicano che la stagione è alle porte. Lo dimostra anche alcune immagini che ci avete trasmetto tramite le vostre segnalazioni meteo.

Piccole nubi cumuliformi sulle montagne di Dents-du-Midi, viste da Troistorrents. Fonte: Segnalazioni meteo tramite app di MeteoSvizzera
Piccole nubi cumuliformi sulle montagne di Dents-du-Midi, viste da Troistorrents. Fonte: Segnalazioni meteo tramite app di MeteoSvizzera
  • Tempo

Piè di pagina

Navigazione top bar

Autorità federali svizzere

Navigazione di servizio

Primi piccoli cumuli

La stagione invernale sta ormai volgendo al termine e i primi segnali che le cose stanno cambiando si manifestano nei nostri cieli. In effetti stanno facendo le loro prime comparse i cumuli sui rilievi, risultato di un maggior riscaldamento e dunque dell'attivazione di una debole convezione. La base di queste nubi cumuliformi fluttua in base all'umidità contenuta nella massa d'aria. Più alta è l'umidità, più basse sono le basi, mentre più secca è l'aria, più alte sono le basi. Le dimensioni dei cumuli saranno poi dettate dall'instabilità della massa d'aria; maggiore è l'instabilità, più tenderanno a crescere le nubi cumuliformi. Se la massa d'aria è sufficientemente instabile, le nubi cumuliformi potranno poi trasformarsi in grandi cavolfiori (cumulus congestus) e talvolta in temporali (cumulonimbus), ma questo è in genere un tema che ci riguarderà nella stagione più calda.

A nord delle Alpi, i cumuli prendono il posto degli strati

Qui di seguito, potete vedere un carosello di foto che mostrano come uno strato quasi compatto di nebbia lata possa essere gradualmente eroso durante il giorno come risultato del riscaldamento primaverile diurno e finire per evolvere in piccole nubi cumuliformi sul rilievo nel pomeriggio.

Ampie variazioni di temperatura

Un'altra caratteristica meteorologica dell'avvicinarsi della primavera è la presenza di forti escursioni termiche. Con la quantità di sole che aumenta rapidamente di giorno in giorno con la fine dell'inverno, la superficie terrestre si riscalda sempre di più, riscaldando per conduzione lo strato d'aria vicino al suolo. Inoltre, poiché la vegetazione non ha ancora indossato il suo abito verde, l'evapotraspirazione è ancora minima e le temperature dei laghi sono le più basse dell'anno. Questi ultimi due punti tendono a favorire masse d'aria relativamente secche durante le situazioni anticicloniche di questo periodo dell'anno. Le forti escursioni termiche tipiche dell'alta pressione primaverile sono quindi favorite da un forte aumento del soleggiamento e da aria spesso particolarmente secca. Ciò significa che le notti sono spesso fredde, con gelate e depositi di brina, mentre i pomeriggi sono molto miti, per cui si può sostituire il piumino con una maglietta. Queste escursioni termiche sono spesso meno accentuate in autunno, perché il fogliame e le temperature ancora elevate dei laghi aggiungono umidità alla massa d'aria, favorendo la formazione di stratus, a volte persistente, e limitando sia l'irraggiamento notturno che il riscaldamento diurno.

Qui sotto potete vedere un carosello di foto che illustrano l'ampia escursione termica tipica delle giornate anticicloniche primaverili, dove le mattine fredde lasciano il posto a pomeriggi estremamente miti.

L’arrivo della primavera, ma quale primavera?

Quest'anno l'equinozio di primavera arriva il 20 marzo alle 10:01. È il primo giorno della primavera astronomica, che dura fino al 21 giugno, primo giorno dell'estate astronomica. La primavera meteorologica è dal canto suo iniziata il 1° marzo e terminerà il 31 maggio.

Ulteriori informazioni:

Galleria delle segnalazioni meteo tramite app di MeteoSvizzera

Stagioni meteorologiche, astronomiche e quelle del calendario

Gelo al suolo