Le temperature in pianura sono rimaste ben al di sotto di 0°C, con valori compresi tra -3°C e -6°C, garantendo un deposito di neve leggera e polverosa, molto rara in pianura. Questa neve, soffiata dalla bise, ha formato grandi cumuli.
Più a nord, la copertura nevosa è stata molto più modesta, con “solo” 17 cm a Neuchâtel (collegato a questo episodio) e un tempo generalmente asciutto sull'Altopiano della Svizzera tedesca.
Impatto sul territorio
Gli accumuli di neve causarono danni ingenti alle aziende agricole, con il crollo di serre e tunnel in plastica. Anche molte strutture sportive, in particolare le coperture dei campi da tennis, subirono danni ingenti.
Fortunatamente l'evento si verificò durante un fine-settimana, che in molti cantoni segnava l'inizio delle vacanze scolastiche di febbraio; questo ha dato alle autorità un po' di tempo per organizzarsi. Nonostante ciò, il caos ha regnato per gran parte della settimana, con il traffico stradale e ferroviario praticamente fermo e molti villaggi isolati.
L'esercito fu chiamato a sgomberare le strade e la città di La Chaux-de-Fonds mise gentilmente a disposizione di Ginevra le attrezzature per lo sgombero della neve. Come già detto, questo lavoro di sgombero della neve è stato reso molto difficile anche dai cumuli di neve che si formavano continuamente a causa del vento sostenuto, che è durato per diversi giorni.
Un evento non previsto con questa intensità
Il modello europeo dell'epoca (ECMWF), la cui risoluzione era molto grossolana, prevedeva effettivamente un'area di forti precipitazioni, che però erano localizzate principalmente sulle Alpi meridionali e verso la Costa Azzurra, con la Svizzera romanda interessata solo marginalmente. Le previsioni ufficiali per sabato menzionavano solo la possibilità di qualche debole nevicata. In realtà la zona con forti precipitazioni era più piccola e spostata più a nord.