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Neve: come siamo messi?

MeteoSvizzera-Blog | 20 gennaio 2025

Questa mattina ci siamo svegliati con circa 5-10 centimetri di neve fresca al di sopra dei 1000 metri: le nostre stazioni di misura SwissMetNet hanno registrato 11 centimetri a Bosco Gurin, 5 a San Bernardino e 4 ad Altanca. Entro la serata di oggi sono attesi altri 2-5 centimetri di neve fresca sopra i 900-1100 metri. La situazione meteorologica dei prossimi giorni non si prospetta però favorevole per un ulteriore innevamento. Facciamo insieme il punto della situazione!

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Qualche fiocco al Sud delle Alpi

L’immagine sottostante mostra gli accumuli di neve fresca delle ultime 24 ore: in Ticino sono caduti tra i 5 e i 10 centimetri di neve; entro la fine dell’evento sono attesi ulteriori 2-5 centimetri sopra i 900-1100 metri.

Stato dell’innevamento a Sud delle Alpi

Nonostante i pochi centimetri caduti nella scorsa notte e quelli previsti fino a domani, il versante sudalpino, dal Ticino fino all’Engadina, continua a registrare un deficit di neve rispetto alla norma. La mappa realizzata dall’SLF, l'Istituto per lo studio della neve e delle valanghe, lo evidenzia chiaramente. Attualmente, l’innevamento in Ticino, in Valle Bregaglia, in Val Müstair e in Engadina si attesta tra il 30% e il 60% rispetto alla media pluriennale, con valori ancora più critici nella Val Poschiavo.

Anche la catena alpina principale che, dopo le abbondanti nevicate avvenute prima di Natale presentava un innevamento superiore al 150%, si è ora stabilizzata su valori attorno alla media.

Le immagini sottostanti mostrano l’altezza media della neve per il periodo dall’1 al 20 gennaio per le stazioni di Bosco Gurin (dal 1961), San Bernardino (dal 1968) e Segl-Maria in Engadina (dal 1953).

Nelle stazioni di Segl-Maria, Bosco Gurin e San Bernardino, l'attuale altezza media della neve risulta essere relativamente bassa, ma questo non è insolito per il mese di gennaio. Ad esempio, dall'1 al 20 gennaio 2017, Segl-Maria registrava un'altezza media di circa 5 centimetri, mentre quest'anno siamo intorno ai 25 centimetri nello stesso periodo. Situazioni simili si osservano anche nelle stazioni di Bosco Gurin e San Bernardino. Addirittura, nella stazione di Bosco Gurin, l’innevamento attuale è maggiore rispetto a quello per lo stesso periodo dell’anno scorso.

Al momento non si può riconoscere un vero e proprio trend nell’andamento dell’altezza media della neve per il periodo: le variazioni annuali dipendono principalmente dalle condizioni atmosferiche, che possono favorire o meno le nevicate. Quest'anno, nonostante le temperature fossero favorevoli per delle abbondanti nevicate, è mancato l'apporto di umidità e il supporto delle correnti in quota, che ci hanno quindi lasciato in deficit.

Confrontando l’altezza della neve attuale con quella dell’inverno 2023/2024 per la stazione di San Bernardino non si osserva una grande differenza: al 20 di gennaio 2024 vi erano circa 10 centimetri in più rispetto ad oggi, ed eravamo al di sotto della media 1991-2020. Un surplus di neve rispetto alla norma è però arrivato a partire da fine febbraio, che ha visto un’altezza della neve superiore alla media per i mesi di marzo, aprile e maggio.

Una depressione in risalita verso nord e poi?

Un considdetto cutoff (ovvero una zona di bassa pressione distaccata dalla circolazione zonale) con centro sul Mediterraneo sta risalendo verso Nord, favorendo l’afflusso di aria umida a ridosso del versante sudalpino e causando una debole situazione di sbarramento da sud, iniziata nella notte su domenica 19 gennaio e che terminerà questa sera, con il riassorbimento della bassa pressione nella circolazione zonale.

Per quando riguarda l’evoluzione dei prossimi giorni, le condizioni atmosferiche saranno piuttosto variabili: si prospetta un’alternanza di giornate più soleggiate a giornate più nuvolose con anche la possibilità di qualche goccia in pianura, rispettivamente qualche fiocco in montagna. Tuttavia a queste perturbazioni mancano degli elementi fondamentali per portare nevicate considerevoli per il Sud delle Alpi: da un lato l’umidità e un maggiore sostegno di correnti da sud-sudovest in quota.

Per il momento quindi nessuna copiosa nevicata in vista, ma la speranza è l’ultima a morire e magari anche quest’anno ci sarà un recupero verso fine stagione!