Ambito dei contenuti

La calma dopo le "tempeste"

MeteoSvizzera-Blog | 31 gennaio 2025

Gli ultimi quindici giorni sono stati caratterizzati da una forte attività depressionaria sull'Atlantico occidentale. Mentre la Svizzera è stata colpita solo marginalmente, le tempeste sono state devastanti più a ovest. Ne parliamo in questo blog, dando anche uno sguardo verso il periodo di stabilità atmosferica previsto per settimana prossima.

  • Tempo

Piè di pagina

Navigazione top bar

Autorità federali svizzereAutorità federali svizzere

Settimana movimentata sull'Atlantico

Durante la settimana che sta volgendo al termine, sull'Europa occidentale si sono susseguite diverse depressioni. Dopo il passaggio di "Eowyn" la scorsa settimana, le depressioni denominate "Herminia" e "Ivo" sono poi seguite "a ruota" nei giorni seguenti. Questa importante attività depressionaria può essere spiegata con la presenza di una forte corrente a getto, alimentata da un marcato contrasto termico sul Nord Atlantico. La situazione si è rivelata particolarmente delicata sull'Europa occidentale.

Tra domenica 26 e lunedì 27 gennaio, il sistema di bassa pressione ha spazzato la costa atlantica francese con venti tempestosi - che localmente hanno superato i 130 km/h - e forti precipitazioni totali che sono cadute su terreni già ampiamente saturi. Le inondazioni causate da questa situazione di maltempo hanno privato molte case dell'elettricità. Più a sud, la perturbazione ha coinvolto in modo importante la parte occidentale della penisola iberica, con precipitazioni per un totale di oltre 180 mm tra domenica e martedì, raffiche di vento superiori a 170 km/h e onde alte più di 18 metri sull'Atlantico a nord-ovest della Spagna e verso il Portogallo.

La depressione denominata "Ivo" si è spostata lungo la costa atlantica francese nella seconda metà della settimana, posizionandosi sulla Spagna settentrionale. Questa perturbazione è stata accompagnata da forti venti che hanno superato i 120 km/h in Spagna, ma soprattutto ha generato notevoli quantitativi di pioggia e una certa attività convettiva. Il fronte freddo associato alla depressione ha dato origine a temporali che si sono rafforzati spostandosi verso sud giovedì 29 gennaio. In serata, la linea di temporali ha raggiunto la massima intensità alle porte del Mediterraneo, scaricando 27 mm di pioggia in pochissimo tempo su Tangeri, nel Marocco settentrionale, e scatenando impressionanti alluvioni lampo nella città e nell'area circostante.

In seguito si è formata una depressione mediterranea a sud della Francia, alimentata dalla goccia fredda che si era configurata in relazione alla depressione Ivo. L'attività temporalesca che ne è seguita è stata piuttosto vigorosa per la stagione, con grandinate e precipitazioni totali superiori a 80-100 mm in 24 ore nella zona della catena montuosa delle Cévennes. In Costa Azzurra sono stati misurati tra i 50 e i 60 mm in 24 ore nella regione di St-Tropez, quantitativi che hanno causato allagamenti nelle aree urbane.

Tregua anticiclonica

Il passaggio di queste depressioni sulle nostre regioni non ha avuto effetti così importanti, ma il tempo è comunque risultato piuttosto movimentato e variato. A partire da domenica una zona di alta pressione tenderà ad espandersi dall'Atlantico verso l'Europa centrale, portando una graduale stabilizzazione delle condizioni meteorologiche nella regione alpina. A nord delle Alpi farà la sua ricomparsa la nebbia alta, per il resto avremo una settimana ricca di sole.