La Conferenza europea sui Radar in meteorologia e idrologia (ERAD) si svolge ogni 2 anni, ed è un momento molto atteso dal gruppo radar di MeteoSvizzera e da tutta la comunità della radarmeteorologia perché mette in contatto il mondo accademico, l’industria e i servizi meteorologici. Questa collaborazione a livello internazionale è unica ed essenziale perché permette di scambiarsi idee ed avere un confronto diretto fra chi lavora nel mondo accademico e chi invece in quello operazionale. La prima edizione dell’ERAD si tenne nel 2000 a Bologna e da allora si ripete a ritmo biennale, in maniera itinerante, attraversando da nord a sud, da est a ovest il continente europeo. Nel 2022 si era svolta a Locarno e quest’anno, dal 9 al 13 settembre, si è svolta la 12esima edizione dell’ERAD a Roma, alla quale hanno partecipato diversi rappresentati del gruppo radar di MeteoSvizzera.
La conferenza era divisa in sessioni tematiche che affrontavano i diversi aspetti della radarmeteorologia:
L’ERAD rappresenta quindi una grande opportunità per tutti gli scienziati e i servizi meteorologici di confrontarsi sia con il mondo della ricerca accademica che con le aziende per conoscere gli ultimi progressi tecnologici e nuove applicazioni meteorologiche.
Presso la sede regionale di Locarno-Monti, sono impiegati un gruppo di specialisti di radarmeteorologia, che vanta oltre 60 anni di esperienza nell’ambito della meteorologia radar in un territorio complesso e alpino, sia per l’uso operazionale dei radar, sia nel campo della ricerca e dello sviluppo.
I primi radar in Svizzera sono stati installati nel 1959, sulla stazione di La Dôle e Albis. Questi radar di prima generazione erano analogici e operavano nella banda di frequenza X (8-12 GHz). A distanza di 50 anni, nel maggio 2011, è stato commissionato il primo sistema della rete radar di quarta generazione di MeteoSvizzera, che combina le nuove tecnologie e 50 anni di esperienza su come ottimizzare la configurazione hardware e l’elaborazione dei dati per l’uso operativo dei radar in un paese alpino. Oggi in Svizzera sono operativi 5 radar, tutti con le stesse tecnologie, a banda C (5.4 GHz). Le stazioni si trovano su La Dôle, Albis, Monte Lema, Weissfluhgipfel e Plaine Morte e forniscono 24 ore su 24 dati per l’elaborazione in tempo reale delle immagini a colori che offrono informazioni sulle aree delle precipitazioni, sulla loro intensità e sulla direzione in cui esse si muovono.