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Rientro da est
Sabato la massa d’aria in Ticino era calda, ma ancora secca. Nella notte sulla domenica correnti sud-orientali hanno riportato maggior umidità, facendo aumentare temporaneamente anche l’instabilità.
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Sabato la massa d’aria in Ticino era calda, ma ancora secca. Nella notte sulla domenica correnti sud-orientali hanno riportato maggior umidità, facendo aumentare temporaneamente anche l’instabilità.
Negli scorsi giorni, nonostante le temperature massime ancora oltre i 30 gradi, l’afa era più sopportabile: grazie ad una tendenza favonica e ai temporali che si sono sviluppati giovedì e venerdì scorsi, il tasso di umidità era infatti piuttosto basso, favorendo anche un calo di alcuni gradi delle temperature notturne. Anche ad occhio si era notata una diminuzione della foschia e una base più alta della nuvolosità cumuliforme rispetto ai giorni precedenti.
Sabato sera è iniziato il cambiamento: correnti da sudest negli strati bassi dell’atmosfera hanno portato aria di nuovo più umida verso il Ticino. Secondo le simulazioni del modello ICON, i venti sud-orientali soffiavano sulla Pianura Padana ad una velocità di circa 20 nodi (36 km/h) attorno ad una quota di 750 m circa. I venti da sudest hanno portato aria un po’ più umida e un po’ meno calda verso il Ticino meridionale. Sul Sopraceneri era per contro ancora presente una debole tendenza favonica da nord: si è così venuta a creare una convergenza di venti.
A quote più alte, attorno ai 6000 m, nel corso della notte è inoltre transitato un piccolo cavo d’onda (o saccatura), accompagnato da un leggero raffreddamento: nella stagione estiva, questi transiti causano un aumento dell’instabilità.
Si tratta di fenomeni sottili, che non sempre hanno effetti marcati. In questo caso, tuttavia, i nostri occhi e i nostri strumenti se ne sono accorti.
Stamattina, domenica, l’umidità relativa sul Ticino centro-meridionale era sensibilmente più alta rispetto a 24 ore prima, in particolare alle medie quote. Sulla cartina qui sotto notiamo, ad esempio, un rialzo di circa 40 punti percentuali per le stazioni di Cimetta e del Monte Generoso (entrambe a circa 1600 m di quota). Anche se meno marcata, un’umidificazione è stata misurata anche alle basse quote.
Nelle valli del Sopraceneri, invece, grazie all’aria favonica, l’umidità è addirittura diminuita.
Anche nella temperatura si rileva un calo di 1-2 gradi sul Ticino centrale e meridionale, mentre non ci sono stati cambiamenti di rilievo nelle valli del Sopraceneri.
La combinazione di diversi elementi (umidificazione, convergenza di venti, sollevamento orografico, raffreddamento ad alta quota) ha favorito la formazione alcuni temporali verso l’alba, specialmente attorno al passo del Monte Ceneri. Il radar stima accumuli di quasi 50 mm in una mezz’ora poco prima delle 6.
Domenica mattina le correnti da sudest si sono rapidamente indebolite, mentre ad alta quota è affluita aria più calda: quest’ultima ha agito da stabilizzante ed ha portato velature perlopiù sottili. Per oggi e domani le condizioni sono poco favorevoli allo sviluppo di nuovi temporali.
L’umidità arrivata nella notte ci farà compagnia anche nei prossimi giorni: essa determinerà una parziale copertura nuvolosa notturna che ostacolerà il calo delle minime, che nei prossimi giorni resteranno in generale sopra i 20 °C alle basse quote. Con temperature massime di 31-33 gradi, la sensazione di afa sarà ben avvertibile, soprattutto sul Ticino centrale e meridionale.
La probabilità di temporali pomeridiani o serali, legati al riscaldamento diurno, resterà in generale trascurabile per tutta la settimana entrante, ma sarà un po’ più marcata martedì e mercoledì.
L'allerta canicola di livello 3 per il Sud delle Alpi è valida fino a venerdì 9 agosto, ma con i dati attuali non si esclude un ulteriore prolungamento.