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Periodo di ritorno
Ne abbiamo parlato in occasione degli ultimi tragici eventi, ma cosa sono e dove posso consultare i periodi di ritorno delle precipitazioni?
Tempo
Ne abbiamo parlato in occasione degli ultimi tragici eventi, ma cosa sono e dove posso consultare i periodi di ritorno delle precipitazioni?
In statistica, il periodo di ritorno di un evento è il tempo medio che passa tra due eventi successivi di una intensità definita. In altre parole, è il tempo medio entro il quale un evento di una data intensità si verifica almeno una volta.
Il tempo di ritorno è usato in vari campi tecnici come l'ingegneria idraulica, l'idrologia, la geologia, la vulcanologia e la sismologia, al posto della probabilità di non superamento di un certo evento naturale.
Questi metodi aiutano a trovare la distribuzione di probabilità che meglio rappresenta il fenomeno naturale, permettendo di associare a ogni valore la frequenza con cui si verifica.
Sulla pagina web di MeteoSvizzera i periodi di ritorno possono essere calcolati in modo autonomo per tutte le stazioni di misura che dispongono di almeno di 25 anni di istoriato.
Facciamo un esempio pratico prendendo il record Svizzero di precipitazioni in un’ora registrato a Locarno Monti il 28 agosto 1997, con 91.2mm/h.
Immettendo nel sito il valore record e richiedendo il periodo di ritorno per la stazione di Locarno Monti otterrete 76 anni. Questo significa che mediamente un accumulo orario di precipitazioni così ingente si ripeterà entro 76 anni.
Attenzione però, si tratta di una probabilità, e di un valore medio, nulla può impedire che un evento estremo si ripeta prima dello scadere di periodo.
In meteorologia questa informazione è importante nel valutare l’intensità degli eventi estremi e collocarli nel tempo. A livello ingegneristico l’utilizzo dei periodi di ritorno viene utilizzato per dimensionare in modo corretto scarichi, condotte e quant’altro che convogliano le acque piovane da edifici, strade e superfici impermeabili.