Per ottenere un'ulteriore crescita del chicco di grandine, altre goccioline di acqua devono attaccarsi all'embrione di grandine. Ciò avviene soprattutto nell'area della corrente ascensionale, poiché il vento verticale può portare un numero particolarmente elevato di goccioline sopraffuse. La durata della permanenza dell'embrione di grandine nell'area delle goccioline sopraffuse è decisiva per la crescita del chicco di grandine. In particolare, i chicchi di grandine molto grandi possono formarsi nelle supercelle, poiché il lungo tempo di permanenza all’interno di una profonda corrente ascensionale in continua rotazione, porta un gran numero di gocce d'acqua sopraffuse, che possono accumularsi su un chicco di grandine. I chicchi possono poi anche cadere nella parte bassa della nuvola, dove il vapore acqueo presente si deposita su di essi, contribuendo ad aumentarne il volume.
Come si può notare dalla foto ad inizio articolo, i chicchi di grandine hanno un aspetto e una struttura diversi l’uno dall’altro. Ciò dipende dal fatto che il chicco di grandine cresca in un ambiente piuttosto secco o piuttosto umido. In caso di “crescita secca” (dry hail), le goccioline congelano immediatamente e piccole bolle d'aria rimangono intrappolate all’interno del chicco di grandine, risultando opaco e biancastro. In caso di “crescita umida” (wet hail), invece, la grandine diventa trasparente. Durante la formazione della grandine, si verifica spesso un'alternanza dei tipi di crescita sopra menzionati, in modo tale che un chicco sia composto da strati trasparenti e opachi.
Infine, quando il chicco di grandine diventa sufficientemente pesante e la forza gravitazionale (attrazione terrestre) supera la forza ascensionale che il chicco di grandine subisce a causa delle forti correnti verticali, esso cade verso la superficie terrestre con una velocità compresa, a dipendenza della dimensione, tra 30 e 200 km/h.