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Come si forma la grandine?

MeteoSvizzera-Blog | 20 giugno 2024
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Domani, venerdì 21 giugno al Sud delle Alpi sono attesi fenomeni temporaleschi localmente anche di forte intensità e una delle principali preoccupazioni da parte della popolazione riguarda la possibilità di avere delle grandinate, che in alcuni casi possono causare danni considerevoli. Ma come si forma la grandine e quali condizioni devono essere presenti perché si verifichi?

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La grandine è un evento meteorologico che, come descritto in uno dei precedenti blog, può provocare ingenti danni a edifici, veicoli e terreni agricoli per effetto dell'elevata energia cinetica che possono raggiungere i chicchi in caduta.

La grandine di grandi dimensioni si forma solo in celle temporalesche altamente organizzate e a forte sviluppo verticale, come supercelle, multicelle, linee temporalesche o sistemi convettivi a mesoscala (Mesoscale Convective System - MCS). Gli ingredienti principali per lo sviluppo di tali nubi temporalesche sono una marcata instabilità dell’atmosfera, molta umidità e forti correnti ascensionali. Di conseguenza, i chicchi di grandine possono avere un lungo tempo di permanenza nella nube e acquisire grandi dimensioni.

Perché in una prima fase si sviluppi un chicco di grandine, è necessario che nell'atmosfera si formino piccole particelle di ghiaccio. Questa fase è chiamata nucleazione. Le particelle di ghiaccio possono formarsi già a temperature appena inferiori a 0 °C, quando le gocce d'acqua congelano in nuclei di ghiaccio. Affinché i piccoli chicchi di grandine (nuclei) continuino a crescere, sulla sua superficie devono accumularsi altre gocce o particelle di ghiaccio. Questo processo è chiamato accrezione.

Per ottenere un'ulteriore crescita del chicco di grandine, altre goccioline di acqua devono attaccarsi all'embrione di grandine. Ciò avviene soprattutto nell'area della corrente ascensionale, poiché il vento verticale può portare un numero particolarmente elevato di goccioline sopraffuse. La durata della permanenza dell'embrione di grandine nell'area delle goccioline sopraffuse è decisiva per la crescita del chicco di grandine. In particolare, i chicchi di grandine molto grandi possono formarsi nelle supercelle, poiché il lungo tempo di permanenza all’interno di una profonda corrente ascensionale in continua rotazione, porta un gran numero di gocce d'acqua sopraffuse, che possono accumularsi su un chicco di grandine. I chicchi possono poi anche cadere nella parte bassa della nuvola, dove il vapore acqueo presente si deposita su di essi, contribuendo ad aumentarne il volume.

Come si può notare dalla foto ad inizio articolo, i chicchi di grandine hanno un aspetto e una struttura diversi l’uno dall’altro. Ciò dipende dal fatto che il chicco di grandine cresca in un ambiente piuttosto secco o piuttosto umido. In caso di “crescita secca” (dry hail), le goccioline congelano immediatamente e piccole bolle d'aria rimangono intrappolate all’interno del chicco di grandine, risultando opaco e biancastro. In caso di “crescita umida” (wet hail), invece, la grandine diventa trasparente. Durante la formazione della grandine, si verifica spesso un'alternanza dei tipi di crescita sopra menzionati, in modo tale che un chicco sia composto da strati trasparenti e opachi.

Infine, quando il chicco di grandine diventa sufficientemente pesante e la forza gravitazionale (attrazione terrestre) supera la forza ascensionale che il chicco di grandine subisce a causa delle forti correnti verticali, esso cade verso la superficie terrestre con una velocità compresa, a dipendenza della dimensione, tra 30 e 200 km/h.

Testo tradotto e adattato da: Wie entsteht Hagel?

Diplom Meteorologe Marcel Schmid
Deutscher Wetterdienst
Vorhersage- und Beratungszentrale
Offenbach, den 18.06.2024
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