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Energia della grandine

MeteoSvizzera-Blog | 19 aprile 2024
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I danni causati dalla grandine dipendono dal diametro dei singoli chicchi che colpiscono un determinato oggetto. Chicchi più grossi causano ovviamente danni maggiori. Ma quanto maggiori?

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Per la precisione, i danni da grandine dipendono dall’energia cinetica totale dei chicchi che colpiscono un oggetto. I fattori in gioco sono parecchi e un calcolo preciso non è semplice. Ad esempio, in una grandinata troviamo chicchi di varie forme e dimensioni, contenenti più o meno bollicine d’aria intrappolate nel ghiaccio; inoltre, la densità dell'aria varia con l'altitudine; ci può essere vento più o meno forte. Per un calcolo approssimativo, qui ci limitiamo a considerare un singolo chicco di grandine sferico e di densità uniforme che cade in aria con densità indipendente dalla quota, senza vento significativo.

Energia cinetica

L'energia cinetica K di un corpo è definita dalla formula seguente:

K = 1/2 * m * v^2

dove m è la massa del corpo e v è la sua velocità.

Massa

La massa di un corpo dipende dal suo volume e dalla sua densità. Il volume di una sfera, come noto, è uguale al suo diametro D al cubo, moltiplicato per pi greco e diviso per 6. Per un chicco di grandine sferico di 2 cm di diametro, il volume è di circa 4.2 cm3. Le densità del ghiaccio è di circa 0.9 g/cm3: il nostro chicco avrà dunque una massa di circa 3.8 g, mentre un chicco di 4 cm avrà una massa 8 volte maggiore, cioè 33.5 g. Tralasciando il valore assoluto, il volume e la massa sono dunque proporzionali al cubo del diametro.

Velocità terminale

Un chicco di grandine che cade subisce l’accelerazione dovuta alla forza di gravità, ma è anche frenato dalla resistenza aerodinamica, resistenza che dipende dalla velocità. Quando le due forze sono in equilibrio, il chicco cadrà a velocità costante, detta velocità terminale. Per una sfera che cade in un fluido, la velocità terminale si calcola con la formula:

v = sqrt(2*m*g/(Cd*rho*A))

dove m è la massa, g l’accelerazione di gravità, Cd il coefficiente di resistenza aerodinamica, rho la densità dell’aria, A l’area della sezione di sfera (che dipende dal quadrato del diametro D). Per semplicità supponiamo che la densità dell’aria sia costante: la velocità terminale è perciò proporzionale alla radice quadrata del diametro D.

Secondo questa formula, un chicco di grandine di 4 cm potrebbe teoricamente cadere a oltre 100 km/h; in condizioni reali la velocità è probabilmentge inferiore (si veda ad esempio https://www.nssl.noaa.gov/education/svrwx101/hail/ ).

Conclusione

Più che il valore assoluto dell'energia, ci interessa qui quello relativo: quanto aumenta l'energia con l'aumentare dal diametro?

Sostituendo nella formula dell’energia cinetica quanto appena visto, possiamo concludere che l’energia è proporzionale al diametro D alla quarta potenza: la massa contribuisce con D al cubo, la velocità (al quadrato) con D.

Ossia: raddoppiando il diametro del chicco di grandine, l’energia cinetica (e quindi il potenziale danno) sarà 16 volte maggiore.

Diametro necessario per rompere un vetro

Le assicurazioni sono ovviamente molto interessate ai danni causati dalla grandine e raccolgono una quantità di dati interessanti. Secondo laMobiliare, la rottura dei vetri delle finestre e dei parabrezza delle automobili è possibile con chicchi di grandine a partire dai 4 cm.