Sebbene la parte alpina del Reno, il più grande affluente del Lago di Costanza, abbia trasportato molta acqua, il picco di portata è rimasto al di sotto dei 1000 metri cubi al secondo durante l'intero evento di forti precipitazioni del 31 maggio. Di conseguenza, il livello di pericolo 2 (rischio moderato d'inondazione) non è stato raggiunto. La portata è aumentata in modo significativo solo nei giorni seguenti. Per questo fiume, la causa dell'innalzamento non è quindi da ricercare principalmente nelle forti precipitazioni, ma piuttosto nella forte fusione del manto nevoso. Quest'ultima, risultata costante per diversi giorni, ha giocato un ruolo decisivo nell'aumento della portata d'acqua.
Il livello del lago di Costanza è aumentato di circa 80 centimetri in soli 4 giorni all'inizio di giugno. La nuova fase uggiosa a partire dal 9 giugno hanno fatto salire ulteriormente il livello dell'acqua.