Il gelo al suolo può causare gravi danni all’agricoltura. Il fenomeno è ovviamente più frequente in inverno, ma in quel periodo gli alberi sono in fase di riposo e i campi non sono ancora seminati.
Il periodo più critico per l’agricoltura è quello primaverile, quando le verdure sono ancora giovani e delicate. Se anche la temperatura a 2 m diventa negativa, anche gli alberi da frutto possono subire danni se non sono adeguatamente protetti.
In caso di pericolo di gelo al suolo sotto i 600 m di quota, nel periodo fra il 15 marzo e il 31 ottobre MeteoSvizzera dirama un avviso di livello 2 (giallo). Si distinguono avvisi di gelo moderato (fra 0 e -4 °C) e gelo forte (temperatura inferiore ai -4 °C).
Fortunatamente esistono misure di protezione più o meno efficaci contro le gelate:
Maggiori dettagli sulle condizioni favorevoli alle gelate, alle misure di protezione e agli avvisi si possono trovare qui.
Dopo un periodo molto mite, da circa una settimana una massa d’aria nettamente più fredda di origine polare ha raggiunto la Svizzera. Questa è però solo una delle condizioni necessarie ad avere forti gelate. Il Sud delle Alpi era spesso sotto l’influsso di una corrente favonica, che riscalda l’aria grazie al suo moto discendente e - grazie alla turbolenza - ostacola la formazione di inversioni termiche a livello del suolo. Durante le ore notturne, tuttavia, il favonio si è a tratti calmato; in aria molto secca e cielo poco nuvoloso le temperature sono così potute scendere localmente sotto lo zero, soprattutto sulle pianure e negli avvallamenti (ad esempio sul Piano di Magadino).
Nella notte sulla domenica 21.4 il favonio potrebbe di nuovo calmarsi e i cieli saranno poco nuvolosi: i modelli (dopo una post-elaborazione statistica) prevedono ancora una debole gelata al suolo, con minime a 5 cm attorno a -1 °C.
La notte seguente, quella sul lunedì, sarà molto nuvolosa: non sono previste gelate. Il gelo, perlopiù debole, tornerà probabilmente a caratterizzare le notti successive per buona parte della settimana.